Insomma questa mattina leggendo i giornali tutti scoprono Pippo Civati. Anzi, pensa, si stupiscono del buonsenso che da anni tutti hanno provato a fare apparire banale, inconsueto e poco funzionale. Civati dice le stesse cose da tempo, le stesse, declinate magri prima a livello regionale e poi nazionale ma comunque sempre dalla “stessa parte”. Ha anche presumibili difetti dagli stessi anni ma la meraviglia di questa mattina dimostra che poi alla fine bisogna sgomitare per riuscire a farsi ascoltare (soprattutto se non si cede alla politica per “spot”. E quindi, pensavo proprio questa mattina, le regole di un congresso sono fondamentali e il loro rispetto è la prima prova di maturità e democrazia per un partito. E, volendoci pensare, per un giornalismo intellettualmente onesto.