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candidature multiple

Intanto spuntano le candidature multiple

Sono perfettamente d’accordo con Alessandro Gilioli (ma anche Pippo Civati e la “renziana” Cristiana Alicata, per dire) sulla vergogna delle candidature multiple all’interno della nuova legge elettorale. Per questo firmo e vi invito a firmare l’appello qui:

Nella discussione sulla riforma elettorale in corso alla Camera il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano vuole inserire, all’interno dei listini bloccati, la possibilità che una stessa persona si candidi in più circoscrizioni, cioè appunto in più listini bloccati.

Questa ipotesi ha già ottenuto il placet di Forza Italia ed è ora sul tavolo della possibile mediazione con le altre forze politiche.

Aldilà di qualsiasi valutazione sul resto della proposta Italicum, la candidatura plurima è inaccettabile e vergognosa.

Essa ha scopi ed effetti evidenti, per quanto indicibili da chi la propone.

Primo, serve a garantire alla lista l’effetto civetta: si mette il nome noto e popolare in alto per trascinare il simbolo, anche se questo nome noto poi opterà per un altro collegio; si inganna quindi l’elettore, facendogli credere di essere rappresentato da una persona che in realtà rappresenterà altri.

Secondo, serve a conservare la poltrona in Parlamento ai big: con l’attuale sistema di redistribuzione dei seggi, i big dei partiti temono che alla fine l’elezione di un loro parlamentare scatti in collegi in cui loro non si sono presentati; quindi – per non rischiare – preferiscono candidarsi in più posti.

Terzo, serve ad aumentare il potere dei segretari e dei vertici: che con la loro opzione (cioè con la loro scelta sulle circoscrizioni in cui lasciare il posto al candidato successivo) possono cooptare ulteriormente gli ‘yes men’ a loro più vicini.

Quarto, serve a portar dentro gli amici impresentabili: li si mette al quarto o quinto posto nel listino in modo che non risaltino e poi, con il meccanismo delle opzioni, questi amici impresentabili entrano in Parlamento.

I firmatari di questo appello, pur nella loro diversità per visione politica e nel giudizio complessivo sull’Italicum, chiedono con la massima decisione a tutte le forze politiche e a tutti i parlamentari che questa proposta vergognosa venga bloccata sul nascere.