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far west

Caro pensionato di Vaprio d’Adda, tu sei solo la pistola del loro far west

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Ognuno ha nel cuore la speranza di diventare un simbolo o una celebrità (anche solo per qualche giorno) con tutta la vanità di chi vive in un Paese in cui l’anonimato è considerato una colpa o una gabbia da cui riscattarsi: è in televisione, caro Francesco, c’è davvero lei dentro quella scatola che le ha instillato per bene sotto pelle tutto il cattivismo bullo che oggi si ritrova a rappresentare, celebrato dai fomentatori della paura che esultano per avere trovato un pollo così pollo da prendersi la briga di indossare i panni dell’iperbole, credendosi legittimo. Caro Sicignano, lei è la cartuccia consumabile del gioco sporco di chi fabbrica mostri, lei è la vittima di chi ha trovato una pistola da esibire ovunque senza bisogno nemmeno di un’arma perché è lei la pistola di questa storia: lei è l’indicibile a forma di tranquillizzante pensionato, lei è un errore che diventa potabile per quella sua faccia così splendidamente contrita e arrabbiata. Sappia, signor Sicignano, che arriverà presto il tempo in cui avrà esaurito la sua forza propulsiva per essere notizia e tornerà ad essere un cittadino processato per omicidio, lasciato solo dentro i fili di un processo, tradito come si è sentito tradito fino adesso ma senza più cartucce da sparare. Finirà, signor Sicignano, anche lei abbandonato sulla spiaggia come i suoi nemici “immaginari” che sono gli stessi scarti di un consumismo politico che ha bisogno di casi umani essendo incapace di elaborare delle idee.

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Il far west nel cervello di De Corato

decoratoCi interessa molto quando De Corato dice che “ormai siamo al Far West: in 7 mesi 5 morti“. E’ molto interessante questa parola, “Far West“. Non la sentivamo dal 1999, dall’anno in cui, a gennaio, ci furono 9 morti in 9 giorni. E chi è che c’era, all’epoca, a vigilare sulla sicurezza dei milanesi? Ma che domande, proprio Riccardo De Corato.

E a proposito di rapine in gioielleria, chissà se il consigliere comunale d’opposizione ma consigliere regionale di maggioranza De Corato ricorda il nome di David Moneypenny, ovvero il killer del gioielliere Ezio Bartocci, ammazzato in via Padova, nel suo negozio, nell’estate dello stesso anno,

Anche allora, chi c’era a far rispettare l’ordine in città? Ancora lui, Riccardo De Corato.

Il giochino della strumentalizzazione fatta sul sangue, oltre a fare schifo, è anche molto pericoloso, come si vede. Si finisce per fare delle figure tali da dover correre a nascondersi.

La sicurezza è un tema molto serio, forse il più serio di tutti. Proprio per questo, certa gente andrebbe immediatamente isolata, e a farlo dovrebbero essere i suoi – molto più responsabili – compagni di partito.

Notevole I Hate Milano nel suo post di oggi. De Corato ora è consigliere regionale. Io mi vergogno di questa maggioranza in Consiglio regionale.