Immagina uno stadio leggere il diario di Anna Frank
“L’ultimo rivolo del bitume fascista che ci tocca quest’anno sta tutto nella vicenda dei tifosi della Lazio che hanno pensato bene di imbrattare la curva dello Stadio Olimpico, quella abitualmente riservata ai tifosi romanisti, di scritte antisemite (“Romanista ebreo”, e poi “romanista Aronne Piperno”, in riferimento al personaggio di origini ebraiche del Marchese del Grillo) con tanto di “figurina” di Anna Frank in maglia giallorossa.
Nell’anno 2017 è ancora considerata offesa essere accostati all’etnia ebraica, come al tempo di quel verme dei tempi più bui dell’Europa, e per di più qualcuno considera una bambina ammazzata dal nazismo un esempio negativo da associare agli odiati avversari. Roba da sottosviluppati affetti da quel cretinismo vomitevole che divide, questo sì, le persone in degni e vigliacchi indegni solo che questa volta a peggiorare la situazione (capita spesso con i cretini) ci si mette anche una difesa da brividi: gli ultrà laziali degli Irriducibili si dichiarano “stupiti da tutto questo clamore mediatico” e convinti che “tutto debba rimanere nell’ambito del ‘nulla’, circoscritto a un contesto sportivo animato da scherno, sfottò e goliardia”. È questa la posizione, manifestata all’Ansa: “Esistono – aggiungono – altri casi che secondo noi meriterebbero aperture dei tg e ampie pagine di giornali”.
E così torna alla mente un’immagine degna di un libro di Galeano: quella di uno stadio vuoto in cui piuttosto che giocare una partita di calcio questi ignoranti pericolosi si rileggano il diario di Anna Frank per sprofondare nella vergogna e risalire dalla loro ignoranza e accorgersi come la piccola Anna sia stata la Messi (o Cristiano Ronaldo) di un brutto campionato che lei ha vinto per distacco.
Si accorgerebbero, gli ultrà, di avere aggiunto il danno alla beffa e saprebbero di avere fatto agli avversari uno dei complimenti più belli che ci si potrebbe assicurare: essere accostati a uno dei più alti esempi di dignità che fosse possibile trovare in giro.
Sommersi dai fischi di un intero Paese tutto intorno.
Buon martedì.
(continua su Left)