Leonid Tishkov viaggia con la sua luna personale. Leonid di mestiere fa il fotografo e racconta il suo progetto ”Private moon” che definisce un poema visuale che, attraverso ogni scatto, racconta la storia di un uomo che incontrò la luna e visse il resto della sua vita con lei, notte e giorno in ogni luogo. Insieme hanno attraversato ponti, strade e fiumi in Russia, Inghilterra, Francia, Austria, Germania, Italia, Singapore, Giappone, Taiwan, Nuova Zelanda, fino all’Artico.
Ogni tanto leggi storie e vedi foto così e ti chiedi dov’è finito quel fiume di ispirazione che ritrovi ogni tanto pieno di immondizia e lattine. Mi chiedo se sto tenendo abbastanza da conto la mia, di luna.
Luna stordiscimi sino al ritorno della speranza
e non obbedire più per amor mio alle maree.
Mangia il pane del sole, appena ti accorgi di diventar più debole
e di poter svanire, ma fa in modo
che io non ti perda d’occhio!
Non sei tu la signora della magia e domatrice di tutti i lupi selvaggi,
che ululano intorno all’ossario di ogni amore?
Spingi agnelli innanzi al mio sguardo,
intaglia per il mio cuore un flauto,
così che smani di suonarvi e di diventare un pastore.
Sopra però , dove i miei capelli pungono come filo spinato al cielo,
metti dentro ogni pietra
e stordiscimi sino a farmi sorridere come una ebete.
Luna obbedisci!
Quando tornerà colei che ora io attendo con il tuo aiuto,
allora trasferirà me e chi mi aiuta, al centro della forza segreta
Christine Lavant