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«Quante più parole si adopera in distendere una legge, tanto più scura essa può diventare»

La frase è dell’abate Ludovico Muratori e ha qualcosa come tre secoli d’età eppure tre secoli dopo spariscono due righe piccole piccole che aboliscono l’abolizione delle pensioni d’oro su cui tanto si era speso il Presidente del Consiglio Matteo Renzi:

Secondo una tabella riservata fornita al governo dai vertici dell’Istituto di previdenza, infatti, tabella che pubblichiamo, 160 mila persone circa potranno godere sia dei vantaggi del vecchio sistema retributivo sia di quelli del «nuovo» sistema contributivo. E tutto ciò, se non sarà immediatamente ripristinata quella clausola di salvaguardia, causerà un buco supplementare nelle pubbliche casse di 2 milioni quest’anno, 11 l’anno prossimo, 44 fra due anni, 93 fra quattro e così via. Fino a una voragine fra nove anni di 493 milioni di euro. Per un totale complessivo, come dicevamo, di oltre due miliardi e mezzo da qui al 2024. Per capirci: una somma dieci volte superiore ai soldi necessari a mettere in sicurezza una volta per tutte Genova dal rischio idrogeologico e dalle continue alluvioni.