Alessandro Bozzo si è sparato ma il colpo è un proiettile per tutti i precari.
La storia del giornalista di Calabria Ora raccontata dal suo caporedattore.
La potete leggere qui.
Alessandro Bozzo si è sparato ma il colpo è un proiettile per tutti i precari.
La storia del giornalista di Calabria Ora raccontata dal suo caporedattore.
La potete leggere qui.
Assurdo…
Questi tipi di editori non dovrebbero esistere e se ci sono occorre farli scomparire, fanno solo danni agli altri. Date loro una zappa e mandateli a zappare oppure rinchiudeteli in galera prima che facciano danni all’intera società.
Una tristezza profonda
Che desolazione
molto triste…. riposa in pace
credo che tacere ormai è una professione, i giornalisti non ne parlano , ne lo faranno, non possono, non gli conviene dire la verità su quello che accade sempre, che importa se sulle spalle di uno di loro!
Nel civilissimo nord, lo schifo è uguale, mi si spacca il cuore per lui e la sua famiglia. Il massimo è che paga è chi fa il proprio dovere, come sempre. Rimarrà solo lo scarto…
Puro medioevo. Povera Calabria e il Meridione tutto. Spero che l’editore venga condannato al massimo della pena e la causa civile lo rovini economicamente. È insopportabile quello che e’ successo. E i giornalisti di successo perche’ non ne parlano nei loro giornali paludati?
E meno male che era ai domiciliari … e andava in giro a ricattare i giornalisti ! una storia tremenda questa.
Terribile
Triste..