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I pessimi venditori

Immaginate un rappresentante, quelli che una volta si chiamavano così e invece oggi sono agenti di vendita o promoter o qualsiasi altra formula inglese che poi sostanzialmente fanno il lavoro di promuovere un prodotto o un servizio, immaginiamo, che ne so, un venditore di scope elettriche che vi bussi a casa, che si sieda molto contrariato a mostrarvi la sua scopa, che vi dica che in azienda fa tutto schifo e che il suo capo è un imbecille, che vi confessi che il suo prodotto è molto rumoroso, spreca molta energia e non aspiri per niente bene e in più che vi dica che c’è un problema tecnico che ne limita la durevolezza che non riescono a individuare. La comprereste?

Oppure immaginate un parrucchiere, voi vi sedete sulla poltrona, mentre vi taglia i capelli vi racconta che ha litigato con il suo capo perché è un pessimo capo e poi vi confessa che non si farebbe tagliare mai i capelli in quel salone perché non si sente al sicuro, che so, vi dice che avrebbe paura di rimetterci un orecchio.

Oppure immaginate un autista di un taxi. Voi chiamate il taxi quello arriva e vi dice che l’auto è molto sporca perché la cooperativa di taxi è gestita in modo irresponsabile e il responsabile della pulizia è un cretino patentato. Vi dice che guiderà controvoglia perché le strade sono molto pericolose e non si sa mai che gli possa succedere qualcosa mentre si trova alla guida.

Bene, nessuno di questi lavoratori eviterebbe di essere considerato un pessimo venditore di se stesso, del servizio che propone e sicuramente non vi invoglierebbe. Probabilmente sarebbe anche punito per le sue lamentele e la sua mancanza di intervento sulle lacune.

Noi siamo la scopa elettrica, quel salone di parrucchieri e i soci della cooperativa di taxi. Noi, italiani. E il pessimo venditore è qualcuno di quei politici che pur di riuscire a farsi notare nel suo gnegneismo è pronto a distruggere un Paese. Di solito sono anche quelli che si lamentano del crollo del turismo e della credibilità dell’Italia, che in fondo è la scopa elettrica che rimane invenduta.

Perché il turismo, ad esempio, è così: non si vede ma si sente quando manca. Eccome se si sente.

Buon mercoledì.

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Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.