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Beatrice Canzedda recensisce Nuovissimo testamento

(fonte)

Ospedale, Reparto di disturbi affettivi. E’ qui che si risveglia Fausto Albini dopo un apparentemente innocuo incidente mentre si trova nella spiaggia della città di DF. Insieme a lui tanti altri pazienti, tutti con lo stesso problema di “rotondità mentale”. Attraverso le loro storie si scoprono e si scardinano una ad una tutte le imposizioni del governo: non sentire, pensare, leggere, reagire, sorridere, emozionarsi. Grazie alla dottoressa Cordio, Fausto scopre la più grande forma di ribellione: l’amore. E le domande arrivano spontanee: L’empatia è davvero una malattia?

L’autore

Nato a Milano nel 1977, Giulio Cavalli è uno scrittore, regista, giornalista e politico italiano. Nuovissimo testamento segue il filone distopico già tracciato dall’autore con “Carnaio”, pubblicato nel 2019 da Fandango Libri, che ha introdotto ai lettori la cittadina di DF. Nuovissimo testamento è tra le segnalazioni per la prossima edizione del prestigioso Premio Strega.

L’opinione

“Non piangere”. “Devi andare avanti”. “Metti prima te stesso”. “Lavori sempre”…quante volte nella vita di tutti giorni sentiamo queste parole? Quante volte veniamo spinti all’egoismo? A non provare empatia? A non sentire per non farci bloccare dalle emozioni. In una società che spinge a correre, ad essere forte, a non fermarsi, a nascondere la fragilità, a produrre sempre e comunque,  leggere “Nuovissimo testamento” colpisce e un po’ spaventa.

I cittadini di DF sono macchine imperturbabili: lavorano, vivono la loro vita senza provare dolore o soddisfazione, producono senza la minima distrazione, emozione, sogni o desideri, sotto il controllo di un immaginario governo e senza alcune libertà. E’ davvero così lontano da quella che è la nostra realtà? Si e no. Lasciare gli affetti per avere maggiori opportunità, lavorare e non vivere, smettere di sognare, soffocare emozioni e dolore per non avere “distrazioni” e andare avanti con il proprio progetto di vita…consuetudini della realtà. Si parla spesso di come oggi manchino “i valori di una volta”, di come ci sia tanto odio. Cavalli va oltre e lancia un messaggio di cui fare tesoro: l’empatia è libertà. Di pensare, di agire, di non farsi controllare da nessun governo. L’apatia è invece il posto dal quale nascono le peggiore pagine della nostra storia.

Alla mente viene subito il momento attuale…con la voglia di lasciarci presto alle spalle la crisi e le restrizioni dovute all’emergenza, ma di portarci dietro il “Fausto” racchiuso dentro di noi: quello che con la pandemia e il maggior tempo avuto a disposizione da dedicare a sé stessi e alla propria famiglia ha riscoperto l’importanza del vivere insieme, l’importanza di darsi il tempo di capire e  sentire…Il tesoro più grande. Nuovissimo testamento e Cavalli sono li a ricordarcelo.

Beatrice Canzedda

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