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Il silenzio di Berlusconi paga, via la Severino e il Cav si cuce la bocca. Dopo lo scontro con la Meloni, la pace desta sospetti. Niente da stupirsi se Silvio otterrà ciò che ha sempre voluto

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La fotografia dello stato emotivo di Silvio Berlusconi potrebbe essere la sua espressione quando, appoggiato come un soprammobile al fianco di Giorgia Meloni che parla ai giornalisti dopo l’incontro con Mattarella, deve ascoltare la nuova leader del governo che spiega di “essere stata indicata da tutti”.

Lui e Salvini si guardano, dura poco più di un soffio, poi il leader della Lega abbassa lo sguardo per non far esplodere Silvio in qualche gaffe che avrebbe rovinato questo ennesimo appuntamento, ma da fuori si nota che per Berlusconi dover ammettere di essere secondo, per di più a una donna, è una sofferenza interiore.

Ipse (non) dixit

Gli è stato perdonato tutto. Non c’è più una parola sulla sua dolce amicizia con Putin e sulle bottiglie di vodka ricevute veleggiano solo un paio di interrogazioni parlamentari che non avranno nessuna importanza. Berlusconi, come sempre accade, si presenta al Quirinale con la fedele Licia Ronzulli, con il capogruppo Alessandro Cattaneo che ha l’espressione di un bambino al luna park e con Antonio Tajani di ritorno da Bruxelles, osservato speciale per l’alone di un tradimento possibile che si porta addosso.

A difenderlo dall’esterno ci pensa Maurizio Lupi, sempre più federatore di un’alleanza a destra che parte al governo già pena di lividi: “Le fibrillazioni, prima che nasca un governo, sono fisiologiche – dichiara in un’intervista al Qn il leader di Noi Moderati -. E stavolta incidono forse di più a causa del cambio di leadership.

Ma francamente non vedo pericoli”. “Il leader di Forza Italia è uomo generoso – dice Lupi È il primo sapere che per fare due passi avanti come coalizione a volte ne serve uno indietro sul piano personale o di partito”.

In riferimento all’audio “rubato” consiglia prudenza. “Bisogna stare più attenti alle parole che si usano – dice -. Mentre i droni kamikaze seminano morte in Ucraina, non si può parlare di vodka e regali”. Alle consultazioni in molti temevano che il vecchio Silvio volesse in qualche modo prendersi la scena. Lui invece è stato buono.

E quando Berlusconi sta quieto significa che ha solo da guadagnarci. Così rimane quella foto con Ronzulli, Tajani e Cattaneo su una poltrona presidenziale rilanciata sui social tanto per ricordare che il posto della Meloni è stato anche il suo e le cronache raccontano di qualche minuto speso con il presidente Mattarella mentre la delegazione era già uscita.

Affari di famiglia

Un componimento così veloce della frattura però lascia qualche interrogativo. Si sa per certo che siano intervenuti i figli del leader di FI, Marina e Piersilvio, che in questo governo intravedono garanzia per le loro aziende e sarebbe stato bello sapere qui. Sappiamo che Berlusconi ottenuto rassicurazioni sulla Giustizia e sulle televisioni, mettendosi al riparo da una legge Severino che deve essere cancellata prima che arrivi una possibile condanna dal processo Ruby ter.

Tutti sono consapevoli che le parole dell’ex cavaliere su Putin siano il pensiero cristallino che lui ha sulla guerra in Ucraina. “Parlano i voti”, dicono da Forza Italia ma che un leader abbia votato finora contro le proprie idee è tutt’altro che rassicurante. Sicuramente Berlusconi ha alzato la posta durante le trattative sul governo e in qualche modo è stato accontentato. Se tace, la sua storia politica ce lo insegna, significa che ha la pancia piena.

Con cosa l’abbiamo saziato esattamente non lo sa nessuno ma basterà osservare le sue prossime intemperanze per capirlo. Poi rimane l’ultima domanda: visto come tutto si è messo a posto in fretta siamo sicuri che l’unico ricattabile in quell’alleanza sia lui?

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