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Ma c’è bisogno di scriverlo ancora Certo, va ripetuto ogni giorno

Ma c’è bisogno di scriverlo ancora Certo, va ripetuto ogni giorno, finché non si ha contezza della gravità della situazione. Scriviamolo quindi che il 2023 è stato globalmente l’anno più caldo mai registrato dal 1850. Inoltre, lo scorso è stato il novembre con la temperatura più anomala di cui si abbia traccia. Situazioni simili, ammonisce l’organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), si riproporranno con frequenza e intensità sempre maggiori. 

C’è una probabilità pari al 66%, secondo l’agenzia Onu, che tra il 2023 e il 2027 la temperatura media superi la soglia di 1,5 gradi centigradi fissata dall’accordo di Parigi per almeno un anno. Mentre la probabilità sale al 98% che uno di questi anni nonché il quinquennio nel suo complesso siano i più caldi mai registrati.

Il 2023 è stato l’unico anno in cui il 100% dei giorni ha registrato un’anomalia (segue il 2019, con 363 giorni su 365). Inoltre lo scorso è stato anche l’anno con più giorni con oltre 1,5 gradi centigradi di anomalia: oltre il 47% del totale. Sono 192 i giorni in cui l’anomalia è stata compresa tra il grado e il grado e mezzo e ben 173 quelli in cui ha superato la soglia del grado e mezzo. Una cifra, quest’ultima, particolarmente notevole e preoccupante, se pensiamo che il valore più alto, finora, erano stati i 77 giorni del 2016. Due giorni, ovvero il 17 e il 18 novembre, hanno addirittura superato la soglia dei 2 gradi – quella scongiurata dall’accordo di Parigi per via degli effetti irrecuperabili che avrebbe sull’ambiente. Vedete senso di urgenza in giro?

Buon lunedì. 

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