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Dall’Abruzzo alla Basilicata. C’è… Speranza per l’intesa

Prima lo stallo, poi la quasi ripartenza e ora si riparte ma dal via. Il risultato delle elezioni regionali in Abruzzo complica le cose in Basilicata, dove il centrosinistra il prossimo 21 e 22 aprile si presenta da sfavorito. Da queste parti però bisogna sciogliere il rebus di quale sia il recinto del campo largo. Per sapere chi c’è, chi non c’è e chi ci potrebbe essere bisogna tornare al candidato. Angelo Chiorazzo, il nome scelto dal Partito democratico locale e appoggiato dall’ex ministro Roberto Speranza, ha confermato che oggi alle 17 sarà nel suo comitato elettorale a illustrare le sue proposte per rilanciare l’occupazione femminile. Il re delle cooperative lucane non piace al Movimento 5 stelle.

Pressing per la candidatura in Basilicata dell’ex ministro Speranza che consentirebbe al Centrosinistra di correre unito

Nei giorni scorsi la segretaria dem Elly Schlein e il presidente dei 5S Giuseppe Conte l’avevano incontrato per esercitare una moral suasion sulla necessità di lasciare spazio a un nome che avrebbe potuto essere condiviso da tutti. L’ha ripetuto ieri anche Angelo Bonelli. “La nostra intenzione è di andare tutti insieme”, ha detto il leader dei Verdi riferendosi alla composizione di coalizione appena vista in Abruzzo, convinto “che andrebbe trovato un candidato che unisce, va trovato un candidato unitario, i 5S non mi pare lo vogliano – ha detto Bonelli – ma stiamo parlando per far sì che si trovi una soluzione condivisa”.

Sulla stessa linea è anche la segretaria del Pd Schlein che dell’alleanza con il partito guidato da Conte ha fatto il tratto distintivo della sua linea. Per Schlein la rimonta seppur perdente in Abruzzo deve spingere “a continuare a batterci con ancora più determinazione per costruire un’alternativa solida in grado di competere con la coalizione delle destre”, ha detto ieri. Si insiste sul campo largo, quindi, senza esitazioni nonostante Schlein sappia benissimo che la fronda interna aspetta impaziente l’occasione per poterlo mandare in soffitta.

Sì, ma Chiorazzo? Nei giorni scorsi è uscita una ridda di nomi – ufficialmente smentiti – che va dal dirigente sanitario Lorenzo Bochicchio componente dell’associazione “Basilicata casa comune” fondato proprio da Chiorazzo o l’altro socio Giampiero Maruggi. Usciti anche i nomi di Rocco Paternò, presidente dell’ordine dei medici di Potenza, Piero Marrese presidente della provincia di Matera e quello di Gildo Claps, fratello di Elisa. In lizza anche l’ex parlamentare Giampaolo D’Andrea e Cecilia d’Elia, parlamentare lucana eletta nel Lazio alle Politiche 2022.

Il dem piace a tutti e avrebbe l’autorevolezza per allargare

Ma il nome che metterebbe d’accordo tutti è quello dell’ex ministro alla Salute Roberto Speranza. Il dem piace a tutti, avrebbe l’autorevolezza per allargare e soprattutto giocherebbe la carte del sacrificio per amore della propria terra che in questi tempi di sovranismo ha una buona allure. Nelle scorse settimane qualcuno ha soffiato l’ipotesi all’ex ministro che però sembra poco convinto. La possibilità (e la necessità) di essere la chiave per sbloccare la situazione potrebbe fargli cambiare idea. Anche perché Speranza è stato il primo sponsor proprio di Chiorazzo e quindi la vicinanza non è in discussione.

Nei 5S Conte sa bene che il brutto risultato uscito dalle urne in Abruzzo smussa sensibilmente il suo potere di trattativa. “Bisogna arrivare a una sintesi che soddisfi anche i 5 Stelle”, ha detto ieri l’eurodeputata dem Pina Picierno: “La disponibilità di Chiorazzo c’è – ha detto Picierno – sta interloquendo con Conte e l’interlocuzione ci porterà a una sintesi, la migliore possibile”. È il modo dolce per dire al leader dei 5S che il tempo sta scadendo.

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