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Cercasi ostinati “digitali” #davvero

ostinazione1Continuiamo la nostra campagna elettorale a “filo d’erba” consumando suole piuttosto che suolo e raccontando cosa abbiamo fatto, cosa vorremmo fare e cosa ci propongono di fare. Ogni campagna elettorale è una tournée politica e umana con l’ascolto sempre in scena. In molti mi chiedono come dare una mano anche se lontani, come sostenerci anche non potendo votarci e oggi vi proponiamo una possibilità. Ringraziando chi vuole esserci, con noi:

OSTINATAmente Smoderati, #davvero. Anche sul web.

Per vincere abbiamo bisogno anche di te. 
Ogni giorno, con una semplice azione, puoi contribuire in modo determinante a far conoscere il programma di Giulio Cavalli su Facebook, Twitter e alle tue reti di contatti.

Hai un blog? Puoi aiutarci a dare visibilità alla campagna elettorale di Giulio pubblicando le notizie che ti invieremo quotidianamente, oppure puoi tu stesso realizzare un’intervista.
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Grazie.
 
Info: 
Elena Bellini
cell. 347.0602574

Se mi sostiene Pippo (Civati)

20425_10151244441502756_400852630_nNella prossima legislatura della Regione Lombardia ci mancherà Pippo Civati. Niente di grave, eh, piuttosto una sua “partenza” per Roma che può fare solo bene alla qualità del Parlamento che verrà e che sicuramente può essere un canale importante per i bisogni, l’ascolto e i progetti dalla Lombardia. In questi due anni e mezzo io e Pippo abbiamo condiviso moltissimi passi politici mentre il Formigonismo ci marciva sotto le scarpe e la politica diventava orgia tra gossip, vizi privati e lobby snaturate. Abbiamo provato ad accendere la luce su cultura e territorio quando ancora sembravano argomenti tabù di qualche nostro giovanilismo di troppo, abbiamo fatto insieme la campagna elettorale del 2010 parlando di mafie e antimafie quando tutti giocavano a fare i rassicuratori a tutti i costi. Ci dicono in molti che l’amicizia in politica sia dannosa e controproducente per i meccanismi di consenso che hanno bisogno di essere anaffettivi: sbagliano. Ed è una soddisfazione vedere smentita questa ipotesi. Con Pippo abbiamo discusso (a volte anche a voce alta) su una politica che possa essere presa terribilmente sul serio partendo dalle idee e dai progetti con l’entusiasmo e la misura, abbiamo coltivato il valore di uno “stare insieme” che faccia rete al di là dei personalismi e delle sigle e ci siamo impegnati a tenere la barra dritta, sempre.

Per questo la vicinanza e l’amicizia di Pippo per le elezioni regionali del 24 e 25 febbraio che possono davvero cambiare la Lombardia mi onora. Perché è un altro passo di un cammino che vogliamo fare. #davvero

Acqua pubblica, ma #davvero

Un appello (che mi vede favorevole, ovviamente) da firmare, sostenere e fare girare. Ambrosoli incluso. Ma #davvero:

oe-farahani29APPELLO AI CANDIDATI ALLE ELEZIONI REGIONALI DELLA LOMBARDIA PER UNA NUOVA LEGGE REGIONALE SULL’ACQUA E SUL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO  

La Regione Lombardia si appresta a scegliere il suo nuovo Presidente e ad intraprendere un nuovo modello di  governo regionale. In un momento in cui la crisi finanziaria mette a dura prova la stabilità ed il ruolo degli Enti Locali,  troppo spesso i governi, invece di proporre strategie di rilancio dell’economia e della società, hanno proposto la  svendita dei beni comuni, allontanandosi dalle scelte espresse con i Referendum del 2011 contro la mercificazione  e privatizzazione dei servizi pubblici locali e in particolare del servizio idrico. La richiesta di rispettare le scelte  referendarie, portata avanti dal Comitato promotore e dal Forum dei Movimenti dell’acqua, si è dovuta brutalmente  confrontare con lo svuotamento messo in atto dai poteri politici ed economici che hanno contrastato l’autonomia  degli Enti Locali e contraddetto la volontà espressa da 27 milioni di cittadini italiani.  Anche lo scenario post-referendario di Regione Lombardia si è caratterizzato per forti negatività in materia di  legislazione sui servizi pubblici locali e su quello idrico in particolare. La legge sui servizi pubblici locali vigente, già  falcidiata dall’abolizione referendaria dell’art.23bis e in seguito dichiarata incostituzionale in alcune sue parti, va  rivista complessivamente nel suo impianto. I modelli gestionali devono essere revisionati in funzione della gestione  territoriale della risorsa, l’identificazione degli ambiti territoriali di riferimento va riformulata, ed è necessario mettere  in atto politiche di investimenti per prevenire i cambiamenti climatici, migliorare lo stato dell’ambiente e delle risorse  idriche locali che, secondo le ultime stime dell’Agenzia europea dell’ambiente, non godono certo di buona salute.  L’insieme di queste constatazioni, associato alla volontà espressa dai cittadini lombardi con i Referendum in  particolare per quanto attiene la gestione del servizio idrico, al pronunciamento della Corte Costituzionale rispetto al  ruolo degli Enti Locali, alla delega alle Regioni per la riorganizzazione delle Autorità d’Ambito e al riordino delle  Province, evidenzia l’urgenza per la Regione Lombardia di mettere mano ad una profonda revisione del quadro  legislativo regionale in tema di servizi pubblici locali.  I principi alla base di una nuova legislazione devono a nostro parere essere:  – Il riconoscimento dell’accesso all’acqua quale diritto umano da garantire ad ogni cittadino (già affermato nell’art.  41 legge regionale 26/2003), stabilendo una quantità minima garantita a carico della fiscalità regionale (in  assenza di analogo provvedimento nazionale) e la tutela del patrimonio idrico come bene comune pubblico  inalienabile a tutela delle future generazioni, gestito al di fuori delle regole del mercato.  – La salvaguardia ambientale delle risorse idriche disponibili, a tutela della qualità e della disponibilità dell’acqua  per uso umano, preminente rispetto agli usi industriali e agricoli.  – La partecipazione dei cittadini e dei lavoratori al governo e alla gestione del servizio idrico integrato, sia negli  organi regionali che in quelli territoriali (bacini).  – La promozione (anche finanziaria) di nuove forme di gestione del servizio idrico su base cooperativa e di  «economia sociale» nei territori regionali, nonché di progetti di cooperazione e solidarietà internazionale volti a  garantire l’accesso all’acqua nelle aree più povere del pianeta.  – Un governo delle relazioni tra acqua, agricoltura/cibo, salute ed energia, ispirato all’obiettivo di concretizzare il  diritto alla vita e la sicurezza collettiva a livello locale e alla salvaguardia del bene comune acqua.  Alla luce di quanto sopra, il Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati Acqua Pubblica  chiede ai candidati alla Presidenza della Regione Lombardia ed alle forze politiche che li sostengono:  

1) Di assumere come impegno dei primi cento giorni la formulazione di una legge regionale specifica sul governo  e la gestione delle risorse idriche e dell’intero ciclo dell’acqua per tutti gli usi, evitando qualsiasi tentativo di  mercificazione della risorsa e di privatizzazione della gestione.  Inoltre e in particolare rispetto al Servizio Idrico Integrato (S.I.I.), si chiede che:  

2) Il S.I.I., inteso quale insieme delle attività di captazione, adduzione e distribuzione di acqua a usi civili, fognatura  e depurazione delle acque reflue, sia classificato come un servizio pubblico locale di interesse generale,  privo di rilevanza economica.  

3) Il S.I.I. sia organizzato sulla base di ambiti territoriali ottimali (ATO) corrispondenti ai bacini idrografici.  

4) Le province, i Comuni e la Città metropolitana organizzino il S.I.I. affidandone la gestione, per ciascun bacino,  a soggetti di diritto pubblico, in conformità con i principi riconosciuti dalla giurisprudenza comunitaria.  

5) La gestione del S.I.I. sia ispirata a promuovere il risparmio idrico e l’uso dell’acqua di rubinetto da bere.  

6) Si adottino politiche urbanistiche volte a promuovere la riconciliazione tra i cittadini e l’acqua, facendo della  gestione partecipata del ciclo dell’acqua un contesto di promozione e di governo dei beni comuni e del vivere  insieme.  

Chiediamo ad ogni candidato di rispondere (email: info@contrattoacqua.it) al presente Appello, esprimendosi (favorevole  / non favorevole) rispetto ad ognuno dei sei punti sopra indicati ed eventualmente aggiungendo brevi commenti.  

Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati Acqua Pubblica  Milano, 20 gennaio 2013

Ricordati di ricordare

shoah11La Giornata della Memoria significa ricordare che le vittime sono stati un numero impensabile: 6 milioni di ebrei, da 3 a 6 milioni di civili slavi, da 2 a 4 milioni di prigionieri di guerra, da 1 a 1milione e mezzo di dissidenti, 200-800 mila tra rom e sinti, 300 mila disabili, da 10 mila a 250 mila omosessuali, 2 mila Testimoni di Geova.

Per me significa ricordarmi di una donna che intervistai nel ’95 e che mi disse di essersi sentita male vedendo alla Tv Erich Priebke. Si chiamava Enrichetta Comincioli e in Priebke che scendeva dalla scaletta dell’aereo dopo l’estradizione dall’Argentina aveva riconosciuto il suo aguzzino, il capitano delle SS (ancora oggi incapace di pentirsi) che nel ’44 la tenne prigioniera a Villa Brignetti, a Brescia, prima di mandarla, dopo giorni di torture, a Ravensbruck, numero 49556… fame, freddo, pidocchi, corrente elettrica nel filo spinato, forni crematori… E significa ricordare gli orrori di quell’Ante Pavelic che a Curzio Malaparte mostrò un paniere di vimini e che alla domanda se erano ostriche disse: “E’ un regalo dei miei fedeli ustascia: sono venti chili di occhi umani” (da Kaput).

(Francesco Lo Piccolo, qui)

La lucidità è il risultato di uno sfregamento continuo

Il-peso-della-grazia-di-Christian-RaimoIl piano metaforico di “trovare una forma al fuoco” era il cuore del romanzo fin da quando l’ho concepito. Del resto, che cos’è la nostra esistenza in fondo se non cercare un ordine nella molteplicità, un cosmos nel caos? All’inizio il personaggio era un matematico fossato con l’equazione di Riemann, che in fondo pone una questione simile: come trovare una regolarità nell’irregolarità. Poi questa metafora del fuoco mi ha convinto di più. E il personaggio è diventato un fisico. Cosa questo abbia a che fare con la letteratura? Per me molto. Nel senso che non soltanto un romanzo uno lo scrive, ma ne viene scritto. Scopre attraverso la scrittura qualcosa della propria identità e qualcosa del mondo che non sapeva all’inizio. Pubblicare un romanzo è condividere in un certo senso questo processo di conoscenza.

Christian Raimo intervistato sul suo libro Il peso della grazia.

Il programma per la “nostra” Lombardia

VolantinoA5_GiulioPer parlare seriamente di politica seria. La nostra idea di Lombardia.

Di seguito il Programma di Sinistra Ecologia Libertà per le prossime elezioni regionali.

Il testo è articolato in un documento di sintesi e in schede di approfondimento tematiche elaborate dai nostri Forum

Ricordati che devi rispondere

In vista delle elezioni politiche 2013, Amnesty International Italia lancia la campagna “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani“, attraverso la quale sottoporrà ai leader delle coalizioni e a tutti i candidati delle circoscrizioni elettorali, un’Agenda in 10 punti per i diritti umani in Italia.

Io ho firmato. Domande, risposte e l’appello le trovate qui.

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