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cinisi

Un secolo di mafia. Con le candeline incluse.

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A 150 passi dalla casa che fu di Peppino Impastato a Cinisi il mafioso Procopio Di Maggio ha festeggiato il 6 gennaio i suoi 100 anni passati a sporcarsi le mani di sangue e baci mafiosi. Passato da Tano Badalamenti alla corte dei coleonesi Riina e Provenzano il connetto mafioso ha preparato una sontuosa festa con giochi d’artificio inclusi e parenti e amici finanche dagli Stati Uniti. Chissà cosa ha pensato Peppino, da lassù.

Un regalo per Peppino Impastato

L’avevamo scritto: un Paese civile non può lasciare marcire i luoghi della memoria dei propri uomini lasciati soli già una volta; per questo abbiamo preparato una sottoscrizione per inviare una mail (tecnicamente: mailbombing) al sindaco di Cinisi ed esprimere il nostro sdegno. Cinisi non è lontana da nessun posto del mondo. E le idee di Peppino Impastato sono le idee di tante Cinisi nel mondo. Il nostro appello aveva raccolto quasi 4000 firme. E il risultato è raggiunto: oggi l’assessore regionale della Regione Sicilia Gaetano Armao ha dichiarato che “La Regione, nella ricorrenza del 34° anniversario della tragica morte di Peppino Impastato, ha gia’ avviato le procedure per l’espropriazione per pubblica utilita’, sulla base di un progetto di realizzazione di un sito della memoria, del casolare e del terreno circostante a Cinisi ove egli fu ucciso. Contiamo in tal modo di poter celermente avviare i lavori per trasformare questo luogo simbolo dell’efferata violenza mafiosa in un museo della memoria e della testimonianza della resistenza che ad essa ha condotto Impastato, intendendone cosi’ ricordare e commemorare l’impegno civile e giornalistico”.
Il casolare è salvo, la memoria almeno un poco più pulita.

Buon 2012, Peppino.

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Pulite la memoria di Peppino Impastato! Aggionamento

Corriamo veloci verso le 4000 firme. Quindi in questo momento 3500 mail arrivate al Sindaco di Cinisi grazie alle sottoscrizioni e all’aiuto delle tante associazioni (LIBERA, RADIO 100 PASSI, ACMOS, VALIGIA BLU e molti altri). Lunedì invieremo una richiesta di riscontro ufficiale e pubblicheremo la risposta qui. Nel caso (malaugurato ma possibile) che non arrivi nessuna risposta stiamo organizzando un presidio fisico a Cinisi. Almeno il casolare di Peppino andiamo a pulircelo e custodirlo di persona. Un’occupazione etica. Intanto firmate e fate firmare. Buona giornata.

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Firma e fai firmare.

Pulite la memoria di Peppino Impastato! Ci metto la firma.

L’avevamo già scritto qualche giorno fa:  il casolare di  contrada Feudo, a Cinisi, dove il 9 maggio 1978 fu assassinato Peppino Impastato è ridotto a una discarica.

Un Paese civile non può lasciare marcire i luoghi della memoria dei propri uomini lasciati soli già una volta; per questo abbiamo preparato una sottoscrizione per inviare una mail (tecnicamente: mailbombing) al sindaco di Cinisi ed esprimere il nostro sdegno. Cinisi non è lontana da nessun posto del mondo. E le idee di Peppino Impastato sono le idee di tante Cinisi nel mondo. Firmando qui sotto facciamo sentire la nostra voce. Bussiamo alla porta di Cinisi per chiedere il rispetto per un luogo di memoria. Nostra.

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Firma e fai firmare.

I rifiuti sul sangue di Peppino Impastato

Nei giorni scorsi, qualcuno ha messo un cartello sul casolare di contrada Feudo: “Vergogna, non avete rispetto per questo luogo”. Giovanni Impastato lancia un appello: “Salviamo il casolare e tutto ciò che qui attorno conserva l’ultimo respiro di Peppino”. Il casolare è diventato una discarica.