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Le firme e la ribellione

Le firme per l’abolizione del Porcellum (dicono i bene informati) ci sono. Sono scesi in campo i partiti ma non solo: comitati, associazioni, aree di partito (quelle che fino a qualche anno fa si chiamavano correnti ma adesso soffiano venti molto più estesi) e cittadini. Perché alla fine i cittadini hanno capito che la legittimazione della politica conviene costruirsela in casa. E se i partiti seguono, tanto meglio. Ma nessuno si gira a controllare dove sono. E la ribellione democratica, in fondo, ha già eclissato per visioni e modi tutti coloro che fingono (male) di averla inventata e di esserne il padre unico. Si rinuncia alle ferie per sistemare moduli e banchetti (lo racconta Elisee per ValigiaBlu), a Casalpusterlengo (città tagliata in due da una via Emilia come una spada) il comitato di cittadini è quasi riuscito a scongiurare il pericolo inceneritore, si (ri)serrano le fila per la Legge Bavaglio: è una resistenza metodica e professionale come risulta inimmaginabile per gli eletti (nominati) professionisti.

I ragazzi di Casalpusterlengo li ricordo mentre in Commissione illustravano le ragioni del loro dissenso e fornivano valutazioni tecniche e giuridiche: avevano un rispetto per l’istituzione che li ascoltava che da solo è stato una lezione di dignità. Sono passati dalla piazza alle formule chimiche, dagli incontri istituzionali (con la cravatta buona) alle cantine per dividersi i volantini. Forse anche loro ce l’hanno fatta. Forse. E sui giornali la politica si prende a pugni per assumersene il merito. Anche la ribellione e l’indignazione ormai danno lezione (alla politica) di democrazia.

CAVALLI: SULL’ESCLUSIONE DI ‘CASALE RESPIRA’ DALLA CONFERENZA DI SERVIZI INTERVENGA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE

COMUNICATO STAMPA
“Il Presidente della Commissione ambiente di Regione Lombardia si faccia garante della presenza di Casale Respira alla conferenza di servizi sull’insediamento dell’inceneritore di rifiuti tossico-nocivi dell’Elcon convocata per martedì 20 settembre”.
 
E’ quanto il consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà Giulio Cavalli gli chiede con una lettera ufficiale dopo aver appreso dell’incredibile esclusione.
 
“Non si capisce davvero come l’unico Comitato che ha avanzato osservazioni tecniche – spiega Cavalli – non sia stato invitato alla conferenza. A questo punto intervenga Giosuè Frosio, alla luce della confusione che ultimamente regna sovrana sull’iter burocratico della vicenda e anche in considerazione del fatto che Casale Respira era stato audito in Commissione”.
 
“Diverse parti politiche (almeno a parole) – conclude il consigliere di Sel – si sono dichiarate contrarie al progetto. Presumo quindi che saranno d’accordo con il sottoscritto nel ritenere che vada tutelata in ogni passaggio la pluralità di opinione.

Caro Foroni, più stile la prossima volta

Ecco Presidente, lei è stato davvero poco elegante. L’impressione che ha dato – e guardi che molti cittadini di Casale ormai si sono svegliati – è quella di aver rubato la marmellata, come un lazzarone qualsiasi. Lavorare in silenzio, così come lei sostiene di aver fatto, e poi arrivare con un tuffo a bomba su un palco già pronto sa che effetto fa? Come di quello che vuole rubare la scena, una scena non sua. Elena scrive appuntita al presidente (minuscolo) della Provincia di Lodi.