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eventi politica

Questa settimana Asti, Cuneo, Roma, Crotone, Lucca. Basta così?

Sono sul treno che oggi mi porta in Piemonte per un doppio appuntamento. Alle 18 sono con i compagni di Possibile a Casa Delfino in corso Nizza 2 a Cuneo per discutere di cultura e territorio con il candidato sindaco Nello Fierro. Alle 21.15 sono a Asti nella Sala Platone del Comune con il candidato sindaco Beppe Passarino.

Domani (mercoledì) a Roma presento Santamamma alle 19.30 al Circolo Sparwasser in via Del Pigneto 215. L’evento fb è qui.

Giovedì e venerdì sarò in Calabria per discutere delle ultime operazioni antimafia, del porto di Gioia Tauro e per la prima tappa del nostro tour della curiosità antimafiosa, insieme a Andrea Maestri, deputato di Possibile. Nei prossimi giorni mettiamo tutti i dettagli.

Sabato si torna in scena. A Seravezza in occasione di Memofest torna Mafie maschere e cornuti in una ricca giornata con Ilaria Cucchi e Piercamillo Davigo. Il programma è qui.

Dove sono a fare cosa

Oggi, se volete, ci si vede a Roma per parlare dell’unica scissione che ci preoccupa davvero: quella del lavoro dalla dignità. Nella locandina tutte le info:

Domenica invece sarò a Cavriago (Reggio Emilia) con l’amico Gian Carlo Caselli, Elia Minari di Cortocircuito e il bravo Pierluigi Senatore. Ecco qui:

 

Il Tour RiCostituente? una lettera sul futuro

Senza respiro. Anzi, meglio, con un respiro lungo come tutto il Paese: il tour ricostituente non è un viaggio ma l’abbiamo pensato per essere un cammino, per scrivere la lettera del futuro che vogliamo costruire, per costruire una politica che davvero sia cambiamento. Come scrive Pippo sul suo blog:

«Questioni come la disuguaglianza, il lavoro che si trasforma e deve saper interpretare i cambiamenti tecnologici, gli spazi e le risorse pubbliche, il ruolo del credito, la misura da dare alla globalizzazione, l’evasione fiscale (nazionale e internazionale), il modello di sviluppo e l’economia crircolare, le cose che succederanno nei prossimi anni, gli investimenti pubblici (a partire dalla scuola e dalla ricerca) saranno definite a partire da proposte (precise anche sotto il profilo economico) che possono essere discusse fin da ora e andranno a comporre una lettera sul futuro che invieremo alle italiane e agli italiani.

Questo è il futuro, non quello sbandierato da chi pensa che tutto questo si possa realizzare trasformando il Senato in un pasticcio.

Questa è la responsabilità di chi vuol governare il Paese, non a partire da bonus elettorali e da altre trovate che lasciano letteralmente il tempo che trovano, non a partire da proposte che sembrano fare tornare tutto a posto con (non) soluzioni taumaturgiche ispirate all’eterno concetto dell’accontentare tutti quanti.»

Partecipare significa esserci, mettercisi. Insieme.

Essere le riforme, ad esempio

Ha ragione Pippo quando scrive che il primo appello di passione politica lo dobbiamo rivolgere ai noi stessi. Ieri di fronte a una piazza bellissima a Lavagna (città appena decapitata da un’inchiesta di mafia) abbiamo avuto l’ennesima prova di una voglia di politica che non si esaurisce ma piuttosto rischia di essere spenta. Spenta come si spengono le speranze tradite quando appassiscono per stanchezza.

Eppure basta una scintilla, un’occasione per stare insieme come accade in questo nostro tuo per il Paese, per riattivare l’intelligenza civile, la partecipazione e la capacità di progettazione. Anche ieri, con Luca e Pippo, ho avuto la sensazione di avere avuto il privilegio di fare un giro nel retropalco e scoprire che nonostante la sconcertante commedia che va in scena dietro le quinte c’è una vitalità piena. Tocca solo portarla in scena.

Sostituire questa blanda e stanca accolita di governanti con questo stesso Paese che si permette di riempire una piazza per discutere di uguaglianza, legalità e Costituzione. Una riunione condominiale politicissima nonostante qualcuno dica che la soluzione sia semplificare l’Italia abbattendo la politica. Siamo noi le riforme migliori da mettere in campo. Credetemi. Ognuno.

PolitiCamp 2016, accampiamoci per farci presidio

Il 15 e il 16 luglio ci vediamo a Reggio Emilia. Parleremo di politica, Costituzione, attivismo ma soprattutto ci incontriamo perché abbiamo il sogno di attivare riunioni condominiali (e costituzionali) in tutto il Paese. Ci vediamo a Reggio Emilia perché il cambiamento non si racconta si pratica. Ecco il programma:

«Politica, Costituzione, comunicazione, attivismo e cultura sono tra i filoni di questa settima edizione del Politicamp, un Tour RiCostituente che si apre al Chiostro della Ghiara di Reggio Emilia venerdì 15 e sabato 16 luglio (e che si chiuderà a Salerno il 16 e 17 settembre).

Un Camp che come ogni nostra iniziativa è organizzato (con cura per i piccoli particolari, quest’anno ad esempio abbiamo un service luci a zero impatto ambientale, poiché alimentato a biciclette) senza grandi donatori occulti alle spalle, ma grazie all’impegno dei tanti volontari e al contributo di chi si tessera a Possibile, di chi fa una donazione o di chi invia un sms al numero 499333.

Le porte si aprono alle 18,30 di venerdì 15, i volontari di Possibile accolgono i convenuti e alle 19,30 si cena tutti insieme al Chiostro (la prenotazione, come per tutti i pasti al Chiostro, è richiesta e si fa da questo link).
Dalle 21 si alterneranno sul palco i parlamentari di Possibile, Beatrice BrignoneAndrea MaestriToni MatarrelliLuca Pastorino ed Elly Schlein, che faranno il punto sull’attività e sulle molte campagne che il nostro partito ha portato avanti in questo suo primo anno di vita. Il punto politico e la proposta di lavoro per i mesi che verranno, fondamentali in particolare in vista del referendum costituzionale, sarà affidato al nostro Segretario, Giuseppe Civati.

La Costituzione, la sua riforma e il referendum saranno il tema del mattino seguente, che si apre alle 9,30 e dalle 10 in poi vede alternarsi sul palco un vero e proprio dream team di costituzionalisti. Dentro la riforma, lezioni di diritto costituzionale per un voto consapevole il titolo della mattinata, divisa in due sessioni: docenti della prima Nadia Urbinati, con una lezione dal titolo Ha ancora senso votare? (Gli elettori e la riforma), e Gianfranco Pasquino (Legge eletorale e riforma costituzionale: gli effetti della combinazione). La seconda sessione si apre con il nostro Andrea Pertici (Come cambia il Parlamento), seguono Roberto Zaccaria (Come cambiano le leggi) e Barbara Pezzini (Come cambiano le autonomie). Un dibattito tra pubblico e relatori segue sia la prima che la seconda sessione.

Alle 14 circa il pranzo al Chiostro, si riprende alle 16 con Alessandro Gilioli, giornalista de L’Espresso e blogger, Matteo Fago, editore di Left, e Francesco Piccinini, direttore di Fanpage, in Come sopravvivere alla propaganda e mobilitarsi per batterla. A Franz Foti, del Comitato organizzativo di Possibile, il compito di chiudere il panel e di traghettare la discussione dalla comunicazione all’attivismo in quello successivo, che si chiama Progetti Possibili e che chiama militanti di Possibile e non solo a raccontare – appunto – progetti avviati con successo in questo primo anno del nostro partito: Stefano Catone sull’accoglienza, Marta Costantini sulla difesa della sanità pubblica e sulla mobilitazione avviata con grande successo a Fano, Annamaria Guidi sul bookbombing, la raccolta di libri da destinare ai profughi che tanti comitati di Possibile hanno replicato in giro per l’Italia, Carlo Massironi e l’incubatore d’impresa avviato a Verona, Raffaella Sutter e l’interessante progetto civico che ha portato alle comunali di Ravenna, oltre alla testimonianza di Alex Corlazzoli, maestro, blogger e voce di Radio Popolare, e Luca Marola di Legalizziamo.it, sulla campagna per la legalizzazione della cannabis che Possibile sostiene in tutte le sedi.

Dopo la cena al Chiostro alle 19,30, si riprende alle 21, e viene a portare un saluto Umberto “Eros” Lorenzoni, partigiano e tra i più attivi sostenitori del NO alla riforma costituzionale. Si prosegue con un dialogo tra Giulio Cavalli, attore, giornalista e tra i più attivi protagonisti del Tour RiCostituente di Possibile, lo storico dirigente Rai, scrittore e autore Loris Mazzetti, e Omar Pedrini, rocker, cantautore, ma anche docente presso il master in comunicazione musicale all’Università Cattolica di Milano.
Lo stesso Omar Pedrini chiude infine in bellezza i due giorni di Politicamp con un set acustico dal vivo.

Tutte le informazioni su come arrivare, dove pernottare e sui servizi presenti al Politicamp (tra i quali ricordiamo l’animazione per i bambini) si trovano a questo link

 

Noi preferiamo le preferenze

Non è solo questione di liste pulite, non è così semplice. E non è nemmeno l’impegno formale di una burocrazia che frughi nei carichi pendenti: ciò che non possiamo permettere in questa campagna per le amministrative è che ancora una volta il malaffare (mafie e corruttori) sia più interessato, curioso e partecipe rispetto ai cittadini. Il primato della politica, del resto, è sostanzialmente questo: riuscire a primeggiare nella politica e in tutti i suoi rivoli elettorali.

Siamo un Paese che troppo spesso ha perso contro la criminalità anche sul terreno della democrazia: abbiamo famiglie mafiose che conoscono meglio dei cittadini onesti i particolari del PGT cittadino, sopportiamo clan capaci di gestire le preferenze per assicurarsi almeno un consigliere comunale e veniamo scavalcati da interessi particolari sanciti con patti pre elettorali. Le mafie quindi vincono anche nei normali processi della democrazia? La storia recente ci dice che sì. Spesso. Troppo spesso.

Armiamoci di tutta la curiosità intelligente di cui siamo capaci e alleniamoci al controllo consapevole della nostra città: questa campagna per le amministrative è l’occasione per piantare presìdi politici.

(il mio post, politico eh, continua qui)

Io non resto a guardare

522312_10150668285752756_1631376447_nAvremo modo di parlarne a lungo ma intanto vi scrivo per dirvi che non ho nessuna intenzione di restare fermo a guardare una riforma costituzionale che non mi trovo d’accordo per molti motivi (chi segue questo piccolo blog ne ha trovato traccia). Per questo nei prossimi mesi sarò in moto per un viaggio riCostituente su e giù per l’Italia. Lo faccio al fianco di Pippo Civati, per la stima e l’amicizia che ci lega, ma soprattutto con tutti quelli che vedono (l’ho scritto qui) la grande occasione di dibattito politico che ci offre questo referendum. E lo faccio perché chi mi conosce sa che sono di parte. Parteggio. Sono fatto così.

Intanto domani sarò a Napoli con Luigi De Magistris (l’evento qui) e lunedì a Milano con Civati e Basilio Rizzo (info qui) e Vittorio Angiolini, costituzionalista. Insomma, ci divertiamo. Tutti i miei appuntamenti li trovate qui.