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popolo viola

Ma io difendo il Popolo Viola

Oggi sono stato ad Arcore. Nonostante tutto. Nonostante il periodo veramente poco felice per qualsiasi cosa che abbia lontanamente la forma di un incontro pubblico. Sono stato ad Arcore perché come spesso mi succede nelle manifestazioni del Popolo Viola mi sento a casa, e se non a casa comunque molto comodo. Perché i Viola sono fondamentalmente la gente: chi più incazzato, chi meno, chi con grandi capacità oratorie e chi con la parolaccia in bocca per lo sdegno. Sono stato ad Arcore perché alle manifestazioni dei Viola i politici non parlano. Ascoltano. Come nei paesi civili in cui lo sdegno viene esercitato per diventare uno stimolo delle prossime azioni istituzionali (anche se poi si intrufola qualche futuro candidato con decenni di politica alle spalle che sfrutta il periodo di vuoto istituzionale…). Sono stato ad Arcore perché non c’erano prodotti di marketing editoriali: figli delle sigle presunte ribelli che rispondono alle stesse logiche di chi abbiamo contestato, con la differenza che perdono da decenni. Sono stato ad Arcore perché non c’erano divi: migliaia di disoccupati, studenti disillusi, gente non avvezza alla prostituzione (prostituzione da dietro o prostituzione intellettuale non importa). Sono stato ad Arcore dove si riconoscevano benissimo quei pochi che vorrebbero incanalare il dissenso nei binari della spettacolarizzazione come nelle peggiori famiglie berlusconiane. E ho visto la gente. Il popolo, si sarebbe chiamato qualche anno fa. Spettinato, sudato, incazzato e con un culto per l’informazione civile: quella obbligatoria secondo la Costituzione.
Poi ho visto un gruppetto diventare scheggia. Una scheggia che indipendentemente e autonomamente ha deciso di usare altri modi rispetto al tragico sorriso di chi racconta un Paese in cui puttanieri si sono sostituiti agli statisti. Ed ero sicuro che non solo i nemici ma anche (e soprattutto) i falsi amici più moderati avrebbero usato quel manipolo per raccontare una manifestazione “maleducata”.
C’è qualcuno che si ostina a pretendere una ribellione composta per non rompere gli equilibri come se il problema fosse una persona e non un modo. C’è qualcuno che crede di salire sui monti della nuova resistenza insieme a Fini e Casini imparando la parte del partigiano e aspettando solo qualche adolescente con una birra di troppo in corpo per gridare allo scandalo istituzionale.
Ho sempre temuto più le vestali icone della democrazia e gli amici falsi cortesi rispetto ad un nemico chiaro e dichiarato. Per questo sono stato ad Arcore e stasera più di ieri sono con quella gente in piazza. Che si chiami Popolo Viola o gente. L’importante è che sia lontana dalla prostituzione della bicamerale.

Aderisco e partecipo: 6 febbraio ad Arcore per le dimissioni di Berlusconi

Aderisco e partecipo domenica 6 febbraio ad Arcore per la manifestazione che chiede le dimissioni di Berlusconi. Perché è la società civile che si muove, senza palchi e palchetti e marchi editoriali. Perché è la gente. La gente che non riesce a lavorare, che paga la sfiducia nella quarta settimana del mese. E’ la gente che vuole confiscare a questo governo il proprio futuro.

MISSIONE ARCORE

MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER CHIEDERE LE DIMISSIONI
DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SILVIO BERLUSCONI

Il Popolo Viola Milano in collaborazione con la Rete Viola Gruppi Locali si mobilita per dare sfogo alle voci di protesta dei Cittadini Italiani che lamentano ormai da anni l’emergenza democratica che il Paese sta affrontando a causa delle vicende giudiziarie e personali del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
L’emergenza democratica si è concretizzata, e continua tuttora, con la mancata attuazione da parte dell’attuale esecutivo di Riforme ed azioni concrete per contrastare la crisi economica. L’Italia è agli ultimi posti per l’occupazione e la crescita mentre rimane al vertice delle classifiche per disoccupazione, debito pubblico e corruzione.
Aggravante della situazione socio-economica è la condizione impietosa a cui sono ridotti i Cittadini Italiani ad assistere quotidianamente all’abuso sistematico, da parte del Presidente del Consiglio, dei mezzi di comunicazione di massa a meri fini propagandistici per attaccare chiunque gli chieda conto delle inchieste per le quali è indagato che emergono dagli Atti della Procura della Repubblica di Milano, invece di presentarsi ai Pubblici Ministeri come un normale Cittadino per dimostrare la sua estraneità ai gravissimi reati contestati; Prostituzione Minorile e Concussione ai danni dei Funzionari della Questura di Milano.

Questo è l’ultimo di una serie di scandali che coinvolgono Silvio Berlusconi ma che troppo spesso vengono messi in secondo piano opacizzati dai gossip come il “bunga bunga”; ad esempio i discutibili rapporti personali intercorsi con il deceduto “stalliere” Vittorio Mangano (definito “eroe” ma esponente di spicco della mafia e pluri-omicida), oppure il patto di ferro che lo lega al Senatore Marcello Dell’Utri (braccio destro e co-fondatore di Forza Italia – condannato a 7 anni in Appello per concorso esterno in Associazione mafiosa) e a Nicola Cosentino (coordinatore PdL in Campania e sul quale pende una richiesta d’arresto per camorra respinta dai partiti della maggioranza PdL e Lega Nord in Parlamento), oppure i continui attestati di amicizia all’ex ministro Cesare Previti (condannato in via definitiva e interdetto dai pubblici uffici).
Non si dimenticano né si sottovalutano le insistenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia che chiamano in causa il Presidente del Consiglio quale referente politico verso il quale convogliare il consenso elettorale nel periodo di pax militare successivo alle stragi del 1992-’93.

Il Popolo Viola di Milano e la Rete Viola Gruppi Locali, insieme alla Società Civile che condivide il presente Appello, chiedono quindi le immediate dimissioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi secondo i dettami, ampiamente compromessi, dell’Art. 54 della Costituzione Italiana che prescrive:

“i Cittadini cui sono affidate Funzioni Pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla Legge”,

Con regolare preavviso alla Questura ma fatte salve le indicazioni da parte delle Autorità preposte alla Vigilanza sull’Ordine Pubblico (che verrano comunicate in tempo reale) tutte le forze democratiche del Paese, ovvero la Società Civile, le Associazioni, i Comitati, i Movimenti, che hanno ancora la forza di indignarsi per recuperare il senso dell’Etica e della Morale Pubblica sancite dalla Costituzione, sono invitati a mobilitarsi per

ARCORE
(provincia di monza e brianza)

DOMENICA 6 FEBBRAIO 2011

VIA MONTE ROSA – AREA ROVAGNATI

Adesioni ed info trasporti:

manifestazione.arcore@gmail.com

Riferimenti Organizzativi e Rete Viola Gruppi Locali:

Federico Ferme Popolo Viola Milano tel. 339 7427980
federicoferme@tiscali.it
Samuela Bellini Popolo Viola Brescia tel. 333 4735112
samuela.bellini@hotmail.it
Simonetta Zandiri Resistenza Viola Piemonte tel. 348 2717842 simonetta.zandiri@me.com
Isabella Occhi Popolo Viola Modena tel. 335 8371427
i.occhi@yahoo.it
Christian Di Chiara Popolo Viola Modena tel. 392 5604810
chdichi@tin.it
Ludovica Pizzetti Popolo Viola Milano
Mariarca Orta Popolo Viola Milano
Riccardo Lazzarini Popolo Viola Milano
Silvia Rovelli Popolo Viola Pavia
Giuseppe Cassata Popolo Viola Milano
Rosita Macrì Popolo Viola Milano
Marina Varriano Popolo Viola Milano
Tony Troia Popolo Viola Palermo

Le 4 giornate di Milano per la Costituzione

Il Popolo Viola di Milano ha una virtù da clonare: la quotidianità. Quotidianità intesa come perseveranza sui temi senza mai fermarsi allo stucchevole evento o cadere nella tentazione del tempo precox dell’intervista e del comunicato stampa. Sono stati (e lo sono) a Adro i custodi più presenti (più di tutti i partiti) contro il leghismo becero e strabordande del sindaco Oscar Danilo Lancini (a proposito, corre voce che comunque a forza di buffonate si sia già quasi meritato un posto in Parlamento…) e i simboli da rimuovere, condannati e mai rimossi sulla scuola cittadina; sono in ogni angolo a volantinare perché non si posi la povere sulla democrazia in decomposizione; sono i megafoni di chi spesso sui giornali non ha voce.

Ora decidono di “occupare” Milano per quattro giorni per parlare di legittimo impedimento, di Mirafiori, di immigrazione, diritto allo studio, libertà d’informazione, condizione femminile e non ultimo il tema della corruzione e della mafia . Se fate un salto (che vale la pena fare) ci vediamo lì.

QUI L’EVENTO FACEBOOK

La società civile a Milano, armata di Costituzione, vi invita a partecipare a

LE QUATTRO GIORNATE DI MILANO PER LA COSTITUZIONE

Con cui incoraggeremo i giudici della Consulta a firmare la palese incostituzionalità del legittimo impedimento

e gli operai della FIAT ad abrogare l’accordo separato di Mirafiori

MILANO PIAZZA SAN BABILA DAL 10 AL 13 GENNAIO DALLE 18 ALLE 22.

Abbiamo deciso di organizzare a partire da lunedì 10 gennaio 4 giornate consecutive di presidio in piazza San Babila dalle ore 18 alle 22 per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che siamo di fronte ad passaggio estremamente delicato e drammatico per la nostra democrazia ed i principi della costituzione.

All’interno delle 4 giornate di presidio oltre ai temi della giustizia e del lavoro, troveranno spazio anche i seguenti temi : immigrazione, diritto allo studio, libertà d’informazione, condizione femminile e non ultimo il tema della corruzione e della mafia .

Per ora hanno confermato la loro adesione (in ordine alfabetico):


Adesso Basta!

Agende rosse

Circolo milanese di Libertà e Giustizia

Giovani Democratici Milanesi

Liberiamo Milano

Partito dei CARC

Popolo viola Milano

Qui Milano libera

Sinitah

Vittorio Agnoletto

Salvatore Borsellino

Sen. Giuliana Carlino

Giulio Cavalli

Loris Mazzetti

Carlo Monguzzi

Luciano Muhlbauer

Giuseppe Natale

Moni Ovadia

Diego Parassole

Ines Quartieri

Basilio Rizzo


referenti P.V.M

Rosita Macri’ : 3339125080

Giuseppe Cassata : 3383140093