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premio ilaria alpi

La dignità della madre di Ilaria Alpi

La madre di Ilaria Alpi, Luciana Riccardi Alpi, decide di rinunciare al proprio ruolo nell’annuale Premio Ilaria Alpi anzi chiede di annullarlo. Dice cha mancano sviluppi alle indagine e quindi non ha senso. E dietro la sua richiesta c’è tutta la dignità di chi vuole solo la verità e non le sue rappresentazioni.

La notizia da Repubblica:

“Le indagini non hanno portato ad alcun risultato, quindi il Premio che ricorda Ilaria Alpi non è più utile”. A denunciarlo è Luciana Riccardi Alpi, la madre della giornalista del Tg3 uccisa a Mogadiscio il 20 marzo del 1994 insieme al suo operatore Miran Hrovatin, mentre stava facendo inchieste su traffici di armi e rifiuti tossici.

La madre lo scrive in una lettera inviata all’assessore alla Cultura della Regione-Emilia Romagna Massimo Mezzetti, al sindaco di Riccione (dove si tiene annualmente il Premio) Renata Tosi, ai direttori del Premio Francesco Cavalli di Riccione e Barbara Bastianelli di Rimini, al presidente della Giuria Luca Airoldi.

La madre, nella breve lettera, afferma di “aver sempre sentito il dovere di seguire la vostra attività e possibilmente collaborarvi, specialmente nei rapporti con l’esterno, al fine di garantirne la rispondenza agli ideali di mia figlia”. Prosegue dicendo che “questo impegno, con l’andare degli anni, è divenuto particolarmente oneroso, anche per l’amarezza che provo nel constatare che nonostante il nostro impegno, le indagini giudiziarie non hanno portato ad alcun risultato”.

Ecco quindi la richiesta della madre di Ilaria: “Vi prego di prendere atto delle mie dimissioni irrevocabili da socio dell’Associazione e del mio desiderio che si ponga termine ad iniziative quali il Premio Alpi, di cui non è più ravvisabile alcuna utilità”.

Giulio Cavalli a RADIO 3

Il sorriso di Bruno Caccia apre la puntata di TUTTA LA CITTA’ NE PARLA su Radio 3. Puntata sul Premio Giornalistico Ilaria Alpi.
CONDUCE Giorgio Zanchini
A CURA DI Cristiana Castellotti
IN REDAZIONE Cristina Faloci, Rosa Polacco,Pietro Del Solda’
IN REGIA Piero Pugliese

CORRIERE ROMAGNA intervista Giulio Cavalli

PREMIO ILARIA ALPI
«Ridere di mafia, ribellione incontrollabile»
Intervista all’attore Giulio Cavalli ospite oggi a Riccione con un monologo

RICCIONE. Ospite oggi al Premio Ilaria Alpi, l’attore Giulio Cavalli. Lo abbiamo intervistato.
Partiamo da un’anticipazione: il monologo di oggi sarà tratto da una delle sue opere teatrali?«Sì, eseguirò un brano estratto da Nomi cognomi e infami»La mafia al nord: com’è la situazione in Romagna, vista dall’esterno?«Le inchieste giudiziarie hanno rivelato che al nord il fenomeno mafioso ha raggiunto dimensioni notevoli: anche l’Emilia-Romagna è diventata approdo per gli affari della criminalità organizzata. Gli interessi nelle diverse regioni del nord sono gli stessi e l’Emilia-Romagna ha il dovere morale e culturale di combattere questo fenomeno. Le attività antimafia in regione sono molte e partecipate, soprattutto a livello di associazionismo»Chi deve innescare il cambio di mentalità necessario a sconfiggere le mafie? La politica con l’esempio o la società civile con la protesta?«La politica è riuscita a cambiare le cose solo quando è stata sostenuta dai cittadini. La chiave è la spinta di una cittadinanza attiva in cui ognuno partecipa con il suo ruolo. La parola è un’arma che funziona contro la mafia, ma sono altrettanto importanti l’educazione dei propri figli, un’istruzione responsabile nelle scuole, le scelte di ognuno sul posto di lavoro. Non c’è bisogno di prime linee o eroi, di icone dell’antimafia, ma dell’impegno ordinario di tutti».Una politica lontana da infiltrazioni mafiose è possibile? Cosa manca alla politica per liberarsi da questo giogo?«Quando i cittadini riterranno che essere ferrei su questi temi all’interno dei partiti non sia una possibilità, ma un punto fermo su cui costruire la propria credibilità, allora potranno esistere partiti per i quali l’antimafia non sia solo un argomento a cui dedicarsi, ma un comandamento da cui partire».Sente la vicinanza delle istituzioni nella sua vita sotto scorta? E quella dei cittadini?«Per parlare di legalità è sempre necessario coinvolgere le istituzioni. E poi quelli che facevano il mio lavoro di denuncia dei poteri 500 anni fa, cioè i giullari, venivano decapitati, quindi qualche passo avanti in fatto di civiltà e sicurezza sicuramente è stato fatto. I cittadini sono quelli che sento più vicini perché, a differenza della politica, non hanno nulla da guadagnarci, anzi devono pure pagare il prezzo del biglietto».Lei ha detto di sentirsi vicino a Paolo Rossi e Dario Fo, ma la sua frase «Ridere di mafia è una ribellione incontrollabile» fa pensare più a Peppino Impastato. La sua figura è state tra le sue fonti d’ispirazione?«Io mi ritengo molto fortunato, perché ho potuto lavorare con Paolo Rossi, Dario Fo e Giovanni Impastato, fratello di Peppino, e porto con me qualcosa di tutti tre. Peppino Impastato è riuscito non solo a fare un lavoro serissimo, chirurgico, di applicazione della risata alla lotta contro le mafie, ma anche a raccontare come la denuncia antimafia fatta con il sorriso possa diventare una forza sociale. E in questo siamo vicini»Il giornalismo italiano d’inchiesta fa abbastanza per combattere la criminalità organizzata e la cultura di stampo mafioso?«Tra i giornalisti italiani impegnati in questa battaglia, forse è proprio Ilaria Alpi l’esempio più alto. Il giornalismo deve accendere l’appetito per la curiosità, che come diceva Joseph Pulitzer è la garanzia più importante per gli ingranaggi della democrazia. È sul funzionamento degli ingranaggi che c’è ancora da fare».

 

Premio Ilaria Alpi:la mafia al nord, dibattito e teatro con Giulio Cavalli

“Il Premio Ilaria Alpi ci rende consapevoli che i giornalisti, al di là dell’obbligo morale di raccontare anche gli argomenti più difficili, hanno bisogno di avere intorno un paese che li ascolti. Esercitare la memoria di Ilaria Alpi significa quindi anche lavorare per favorire l’educazione all’ascolto”.

Parola di Giulio Cavalli, attore, autore e registra teatrale che il 16 giugno sale sul palco del Premio dedicato alla memoria della giornalista Rai per “Silenzio, c’è la mafia al nord!”, un dibattito sulla presenza e le attività delle cosche criminali nell’Italia settentrionale.

Giullare e artista dello sberleffo (sua la frase “ridere di mafia è una ribellione incontrollabile”), da anni sotto scorta a causa delle minacce ricevute dalle cosche, Cavalli aprirà l’evento con un monologo tratto dal suo ultimo libro “Nomi, cognomi e infami”, una delle prime denunce sull’attecchimento delle mafie in Italia settentrionale.

Dopo la performance, il dibattito con giornalisti d’inchiesta e magistrati tra cui Gianluigi Nuzzi, giornalista di Libero e scrittore, Mario Portanova, giornalista e collaboratore de L’Espresso, Piergiorgio Morosini, magistrato presso il Tribunale di Palermo e segretario di Magistratura Democratica, Marco Nebiolo di Narcomafie e, come moderatrice, la giornalista de Il Fatto Quotidiano Antonella Mascali.

“La mafia al nord Italia è strettamente legata a potentati che diventano inconfessabili – dice l’attore –. Su questo tema bisogna passare dalla sensazione allo studio e all’analisi”.

Da diversi anni, Cavalli porta sotto i riflettori i volti e i segreti del crimine organizzato: da “Do ut des” (2008), spettacolo che mette a nudo riti e conviti mafiosi, a “A cento passi dal Duomo” (2009), che l’attore definisce “una ninna nanna dolce per un risveglio brusco di quella Lombardia che si crede immune dalla mafia”.

Lo spettacolo “Nomi, cognomi e infami”, una narrazione di storie di mafia, camorra, soprusi e ingiustizie ma anche di persone che hanno scelto di non piegarsi agli uomini d’onore, debutta nel 2009. L’omonimo libro esce nel 2010. Nello stesso anno, l’attore è eletto consigliere regionale in Lombardia come indipendente nella lista Idv.

http://www.ilariaalpi.it/?p=3468

 

16 giugno: Giulio Cavalli al Premio Ilaria Alpi

Dal 15 al 18 giugno a Riccione si terrà la XVII edizione del premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi. Nato nel 1995 da un’idea dell’associazione culturale Comunità Aperta di Riccione, il Premio da anni rappresenta, a livello nazionale e internazionale, uno dei più importanti momenti di riflessione e dibattito sul giornalismo d’inchiesta televisivo.

Il Premio Ilaria Alpi è una iniziativa della Regione Emilia Romagna, dellaProvincia di Rimini, del Comune di Riccionecon il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Ordine dei Giornalisti Nazionale, Rai – Segretario Sociale.E’ uno dei pochi premi giornalistici che beneficia dell’alto patronato della Presidenza della Repubblica Italiana.

Al concorso per servizi giornalistici televisivi su temi sociali e della solidarietà con diversa durata e respiro che annualmente pervengono per aggiudicarsi il premio per la migliore inchiesta, assegnato da una prestigiosa giuria, si affiancano momenti di dibattito, approfondimento, workshop, mostre, incontri con gli autori, rassegne e retrospettive.

Programma in costruzione

Riccione, 15 – 18 Giugno

Villa Mussolini, Palacongressi

Mercoledi 15 giugno 2011

Ore 18.00

Inaugurazione de

L’Opera al Nero a cura di Alma Carrara

Somalia Anno Zero mostra fotografica di Fulvio Zubiani, promossa da Cesvi

Ore 21.00

Acquae Mundi. L’acqua è un bene comune

Spettacolo teatrale di e con Daniele Biacchessi e Gaetano Liguori

a cura di Coop

Ore 23.00

Anno Zoro

a cura di Diego Bianchi e Antonio Sofi

Special guest Sandro Ruotolo

Giovedi 16 giugno 2011

Ore 10.00

Strategia della tensione e impunità delle stragi: Piazza della Loggia tra verità giudiziaria e verità storica

con Manlio Milani, presidente dell’Associazione vittime della strage di Brescia

Silvia Guarneri, in qualità di avvocato di parte civile all’ultimo processo per la strage di piazza della Loggia

in collaborazione con la Rete degli Archivi per non Dimenticare e l’Associazione della Vittime della strage di Brescia

Realizzato in collaborazione con le Scuole di giornalismo della Cattolica e Walter Tobagi di Milano; la Scuola di girornalismo di Urbino e la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma.

Ore 15.00

Convegno nazionale della Rete degli Archivi per non Dimenticare

Ore 18.00

Silenzio, c’è la mafia al nord!

introduce monologo di Giulio Cavalli, attore, scrittore e regista. Vive da anni sotto scorta.

segue dibattito con Gianluigi Nuzzi, giornalista di Libero e scrittore, Mario Portanova, giornalista e collaboratore de L’Espresso, Piergiorgio Morosini, magistrato presso il Tribunale di Palermo e segretario di Magistratura Democratica. Modera Antonella Mascali, giornalista de Il Fatto Quotidiano

Ore 21.00

Il filo rosso delle verità. Dal caso Ilaria Alpi alle stragi e i delitti che hanno insanguinato il nostro paese.

Ore 23.00

Anno Zoro

a cura di Diego Bianchi e Antonio Sofi

Special guest Sandro Ruotolo

Venerdi 17 Giugno 2011

Ore 12.00

Lectio Magistralis di Demetrio Volcic, storico inviato Rai

Ore 17.00

Radici, l’altra faccia delle migrazioni. Presentazione documentari e dibattito in presenza di Davide Demichelis, documentarista, Paolo Ruffini, Direttore Rai Tre. E’ stata invitata Elisabetta Belloni, direttore generale della cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri.

Ore 19.00

Gli aperitivi con Andrea Vianello

Informazione, tv, politica

Sono stati invitati Bianca Berlinguer, direttore TG3, David Parenzo, “disturbatore” de La Zanzara, Radio 24, Rosi Bindi, presidente del PD

Ore 21.00

Rivoluzioni. Dall’Egitto alla Libia, come l’informazione racconta i cambiamenti nel mondo

sono stati invitati Marc Innaro, corrispondente Rai da Il Cairo, Lara Logan, inviata CBS, Wadah Khanfar, direttore di Al Jazeera araba, Bernardo Valli, inviato La Repubblica

Ore 23.00

Anno Zoro

a cura di Diego Bianchi e Antonio Sofi

Special guest Sandro Ruotolo

Sabato 18 giugno

Ore 12.00

A voi la linea.

Amedeo Ricucci incontra Ennio Remondino, Italo Moretti, Demetrio Volcic

Ore 16.30

Best International Organised Crime Report. Premiazione e dibattito sulla criminalità organizzata transnazionale. E’ stato invitato Don Luigi Ciotti, presidente di Libera

Ore 19.00

Gli aperitivi con Andrea Vianello

Informazione, tv e satira

Ore 21.00

Premiazione diciasettesima edizione del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi

Conduce Tiziana Ferrario, Tg1

apre la serata “Omaggio a Giorgio Alpi”, il cortometraggio a cura di Ferdinando Vicentini Orgnani e Marcello Fois

Il programma del Premio Ilaria Alpi contempla inoltre

– Proiezioni delle inchieste giornalistiche finaliste e incontri con gli autori

– Workshop “La Criminalità Organizzata in Europa. Focus su Italia e Romania” (16 e 17 giugno)

Approfondimenti al link Premio Ilaria Alpi