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rise and fall

Cronaca grottesca di uno spettacolo vissuto di striscio

ansa_10880018_24570Oggi ho ricevuto moltissime mail che mi chiedono di spiegare cosa stia succedendo sull’asse Cavalli-Fiorani e soprattutto perché. In attesa di dare forma ad un’idea che non mancherò di stilare riporto l’articolo (puntuale) de IL CITTADINO di oggi. Almeno definisce la cornice di una vicenda che personalmente sta diventando kafkiana. Nei prossimi giorni dirò la mia, sempre che non mi svegli scarafaggio.

L’appello di Fiorani al tribunale:

«Fermate lo spettacolo di sabato»

DA IL CITTADINO 29 SETTEMBRE 2009

Sarà un giudice a stabilirlo. Il prossimo giovedì primo ottobre alle 12. Che lo spettacolo sui “furbetti del quartierino” di Eugenio de’ Giorgi vada in scena il 3 ottobre, nell’aula magna del Verri, non è più cosa certa. Ha chiesto l’intervento urgente del tribunale di Lodi, Giampiero Fiorani. La richiesta, inoltrata con lo strumento dell’ex articolo 700 del codice di procedura civile, è che venga «inibita la rappresentazione e la diffusione dell’opera teatrale “Previsioni meteo: diluvio universale. The rise and fall of Giampy”». Stando al codice, un ricorso d’urgenza «atipico», per salvaguardare «il diritto del ricorrente», in questo caso Fiorani, «minacciato da un pregiudizio imminente ed irreparabile», la messa in scena dello spettacolo, «nel tempo occorrente per giungere ad una decisione di merito». Insomma, la citazione in giudizio per danni da 5 milioni di euro inoltrata a de’ Giorgi non è sufficiente perché il dibattimento prevede un tempo per sua natura lungo, ci vuole un provvedimento urgente che possa bloccare la messa in scena del 3 ottobre.
Chiamati in un’aula del tribunale di Lodi dagli avvocati di Giampiero Fiorani, il prossimo giovedì: il teatro Nebiolo di Tavazzano e il suo legale rappresentante, l’attore milanese Eugenio de’ Giorgi e l’associazione culturale Duende che a lui fa capo, ma anche il comune di Lodi, nella persona del sindaco, Lorenzo Guerini.
Al ricorso urgente di Fiorani, sempre nella giornata di ieri, si è aggiunta la nuova diffida stragiudiziale di Carlo Baietta, l’agricoltore di Casaletto Lodigiano citato da de’ Giorgi nel suo testo, inviata a Giulio Cavalli, come Bottega dei mestieri teatrali, all’associazione culturale Duende, che fa capo a de’ Giorgi e al comune di Lodi. Anche qui l’invito è sempre lo stesso: non mettere in scena lo spettacolo almeno per la parte riguardante lo stesso Baietta. Pena il ricorso a via legali di risarcimento per «diffamazione aggravata». Un vero e proprio rebus giudiziario, dunque. E se da palazzo Broletto non arriva nessuna conferma («al momento non abbiamo nessun commento da fare sulla concessione dello spazio in affitto alle associazioni» risponde Andrea Ferrari, assessore alla cultura), de’ Giorgi ribadisce la volontà di portare avanti il suo progetto nonostante la citazione in giudizio, riservandosi di consultare i suoi legali prima di rilasciare dichiarazioni.
A parlare è anche Giulio Cavalli che, attraverso il suo legale, Pietro Gabriele Roveda, fa sapere che, se dovesse essere costretto a costituirsi in giudizio il prossimo giovedì, inoltrerà una richiesta di risarcimento danni allo stesso Fiorani per «lite temeraria», secondo l’articolo 96 del codice civile.
«La citazione del signor Fiorani probabilmente è la parte più comica di tutta quest’epopea teatrale – ha commentato Cavalli nella giornata di ieri -; vengono citati il teatro Nebiolo (di cui Cavalli è direttore artistico, ndr) e il suo legale rappresentante, che non esiste perché il Nebiolo non è una persona giuridica. Inoltre, come si evince dalle carte, il Nebiolo sarebbe il luogo dove clandestinamente dorme Eugenio de’ Giorgi, nome d’arte e non persona reale, perché qui è domiciliato nel ricorso. È come citare in giudizio Sbirulino per colpire la Mondaini».
Cavalli è entrato anche nel merito della diffida di Baietta, chiarendo la sua estraneità dall’organizzazione della data. «Il mio è un sostegno morale, difendo il diritto di esprimere delle idee – ha commentato Cavalli – ; da quando, in questo Stato semi-libero, questo sostegno è diventato un reato? Cos’è “favoreggiamento”?».

Tutto da rifare, dunque. E solo un giudice del foro di Lodi potrà dare il definitivo sì allo spettacolo sui “furbetti del quartierino” e sulla scalata Antonveneta tentata ai tempi dell’estate 2005 dalla Popolare di Lodi.
«Come Fiorani ha il diritto di mettere in pratica azioni legali per difendere la sua dignità, anche noi cittadini abbiamo il diritto di difendere la nostra, parlando di questa vicenda – commenta Margherita De Vizzi, dell’associazione Adelante, tra quelle che sostengono la messa in scena -. Se non si dovesse fare lo spettacolo, troveremo altre modalità per continuare a parlarne».

Rossella Mungiello

[Comunicato stampa] Bloccata la data del 23 aprile a Lodi dello spettacolo “Diluvio Universale” di De’ Giorgi, ecco perchè:

GIANPIERO FIORANI BLOCCA LA RAPPRESENTAZIONE A LODI DI UNO SPETTACOLO TEATRALE SULLA VICENDA ANTONVENETA/BANCA POPOLARE E DIFFIDA L’ATTORE GIULIO CAVALLI, ORGANIZZATORE DELLA SERATA

Lodi, 15 aprile 2009 – La decisione dell’attore e regista Giulio Cavalli di organizzare a Lodi la rappresentazione dello spettacolo teatrale “Previsioni meteo: diluvio universale – the rise and fall of Gianpy” di Eugenio de’ Giorgi, scatena le ire di Gianpiero Fiorani, che tramite i suoi legali diffida Giulio Cavalli dal dare corso alla rappresentazione e successivamente, non avendo ottenuto quanto richiesto, comunica di vedersi “costretto ad agire per ottenere il risarcimento degli ingentissimi danni che derivano dalla denunciata situazione di illiceità”.

Lo spettacolo, che era atteso a Lodi per il 23 aprile, è tratto dal libro Capitalismo di rapina di Paolo Biondani, Mario Gerevini e Vittorio Malaguti, (ed. Chiarelettere 2007) e ripercorre le tappe della scalata Antonveneta, la storia quotidiana fatta di corruzioni, manovre losche e intercettazioni imbarazzanti dei furbetti del quartierino.

Fiorani stesso, tramite legali, fa sapere che “è francamente sconcertante che, essendo in corso il processo relativo all’accertamento dei fatti si possa ritenere civile e legittimo rappresentare quanto accaduto in modo distorto, danneggiando così non solo persone a tutt’oggi innocenti, ma soprattutto il lavoro delle istituzioni”. In seguito alla lettera di diffida di Fiorani a rappresentare lo spettacolo, è stata ritirata la disponibilità della location lodigiana prevista per la messa in scena, mossa che ha riconosciuto implicitamente a Fiorani il potere non solo di sopprimere uno spettacolo teatrale, ma anche di minare le forme dell’informazione stessa.

Un atto spiacevole quello di Fiorani nei confronti di Giulio Cavalli, che rappresenta un gesto di intimidazione per impedire che i cittadini lodigiani possano liberamente assistere ad uno spettacolo che si propone, attraverso materiali documentari, solo di fare informazione. Atto gravissimo e paradossale, considerato che lo stesso spettacolo è già stato rappresentato su Milano nel gennaio del 2009. A questo proposito scrive l’avvocato Pietro Gabriele Roveda, legale di Giulio Cavalli: “lo spettacolo “Diluvio Universale” è stato in scena a Milano presso il Teatro Olmetto dallo scorso 12 gennaio 2009 e non risulta che l’Autorità Giudiziaria sia intervenuta ad inibirne la rappresentazione. In merito alla possibilità che la messa in scena possa turbare il corretto svolgimento dell’attività processuale in corso, la decisione spetta unicamente all’Autorità Giudiziaria procedente, a cui il dr. Fiorani può indirizzare le proprie doglianze. Sommessamente rilevo che, per quanto si apprende dalla stampa, il dr. Fiorani è coinvolto in processi – in corso – anche presso il tribunale di Milano, che non ha ritenuto di bloccare le rappresentazioni in quella città. Per quanto attiene al merito dello spettacolo il dr. Fiorani potrà rivolgersi direttamente all’autore, pure se lo stesso spettacolo è la trasposizione fedele del libro “Capitalismo di rapina” (Biondani – Gerevini – Malagutti; ed Chiarelettere 2007), e riguarda quindi fatti già pubblicati.”

Ha dichiarato l’attore Giulio Cavalli:  “La vicenda esonda dal merito di questo spettacolo nello specifico: qui si tratta di dover ribadire il diritto di rappresentare con il mezzo teatrale una vicenda nel cuore stesso della città in cui è nata. Il diritto di opinione (sia essa sulle colonne di un giornale o su di un palcoscenico) non è un rebus da giocarsi tra me e il dr. Fiorani ma molto più banalmente un diritto sancito dall’articolo 21 della Costituzione; proprio per questo lo rivendico con forza e convinzione. Lo stesso diritto che eserciteranno i cittadini spettatori nell’applaudire o criticare la rappresentazione. Nonostante il mio “religioso” attaccamento al teatro come forma di opinione mi sorprende che una semplice rappresentazione possa addirittura diventare  d’intralcio per le istituzioni. Le prenotazioni ricevute, il sostegno dimostratomi e soprattutto il neonato comitato organizzatore formato da diverse associazioni del territorio che gestiranno con noi la realizzazione della serata, dimostrano l’esigenza che lo spettacolo di De’ Giorgi sia visto e giudicato anche a Lodi. Sono comunque pronto a bloccare la realizzazione dello spettacolo nel caso in cui l’Autorità Giudiziaria (e non certo il dr. Fiorani) dovesse ritenerlo opportuno.”

L’organizzazione dello spettacolo (curata da Associazione culturale Adelante!, Associazione culturale Bottega dei Mestieri Teatrali – Teatro Nebiolo, Associazione culturale Casa del Popolo, Centro Documentazione Teatro Civile, Circoscrizione locale dei soci di Banca Etica della provincia di Lodi, Laboratorio per la Città, Legambiente Lodi, Punto Informativo Finanza Etica, Rete Lilliput-Nodo di Lodi) comunicherà nei prossimi giorni la nuova data e il luogo (per cui è stata fatta richiesta al Comune di Lodi).

Ufficio Stampa Giulio Cavalli
Alessandra Depaoli
3477519671 aledepaoli78@gmail.com