Vai al contenuto

Dicembre 2011

Contromanovra: le nostre proposte

L’ALTRA MANOVRA POSSIBILE

PATRIMONIALE PER LA GIUSTA CRESCITA

I contenuti della manovra Monti ci fanno esprimere un giudizio del tutto negativo. Sembrano passati secoli dal discorso d’insediamento in cui Monti indicava nella lotta all’evasione fiscale, nello spending review e nella giustizia l’orizzonte da perseguire con determinazione. La realtà purtroppo è un’altra. La crisi, scatenata dalla finanza globale e aggravata dall’inerzia prolungata del governo Berlusconi e dagli altri governi europei, non può ancora una volta essere pagata da lavoratori, pensionandi, che si vedono rubati due anni di vita, e pensionati. Il taglio ulteriore agli enti locali, Regioni Comuni e Province, determinerà una situazione drammatica per la sanità pubblica, per i servizi alla persona, per le politiche sociali. Il welfare municipale non sarà più in grado di contenere la moltiplicazione dei bisogni sociali e della disperazione. L’aumento, ulteriore, del 2% dell’Iva avrà ripercussioni negative sul potere d’acquisto delle famiglie, dei giovani, dei precari, contraendo i consumi, fino ad arrivare anche a quelli di prima necessità. Tra le tante misure che non ci convincono ce n’è una che giudichiamo potenzialmente devastante. Si tratta della garanzia dello Stato per le passività bancarie, con scadenza da tre mesi fino a cinque anni, o a sette anni per le obbligazioni bancarie garantite. Non è vero che è stato fatto in tutta Europa. è una misura che è stata applicata solo dall’Irlanda e che ha portato quel Paese al fallimento. Le banche possono essere garantite, mentre i cittadini devono tirare la cinghia. Da ultimo l’assenza di una patrimoniale getta un’ombra imbarazzante sul governo Monti. Senza giustizia sociale e senza forme di progressività nella tassazione è difficile cogliere discontinuità sostanziali dal governo precedente. Sinistra ecologia e libertà continuerà a fare la propria parte contro la crisi e le politiche neoliberiste dimostrando che ci può essere una strada alternativa a quella dell’austerità che ci consegna ad una recessione senza crescita, senza politiche industriali e senza lavoro. Oggi presentiamo un pacchetto di proposte denominato appunto “Patrimoniale per la giusta crescita”. Una serie di azioni che dimostrano come e dove scovare risorse colpendo i grandi patrimoni, le rendite e coloro che non hanno mai pagato. Senza dimenticare il tema della giustizia sociale e il paradigma della conversione ecologica come paradigma generale di rilancio delle politiche produttive e di cura del paesaggio. Ma anche alcune idee per salvare non solo il Paese ma la tenuta stessa dell’Unione Europea. In primo luogo bisogna cambiare il mandato e la missione della Banca Centrale Europea che non può avere più solo “l’obiettivo della stabilità dei prezzi”, ma deve diventare una vera banca per l’unità politica e democratica dell’Unione Europea. Bisogna regolamentare e controllare l’effettiva attività delle agenzia di rating che spesso hanno pesanti conflitti di interessi e più volte hanno clamorosamente fallito le loro previsioni. E’ indispensabile attivare l’euro project Bond. Proposte fondate sulla centralità della patrimoniale, prima straordinaria poi ordinaria, sugli accordi internazionali contro la fuga dei capitali, sulla trasparenza e la lotta all’evasione, sul colpire i capitali scudati, sulla lotta alla corruzione, su di un fisco più equo, sulla tassazione delle emissioni inquinanti e su come e quanto colpire immobili e beni mobili di lusso. Azioni da suggerire a chi siede in Parlamento. Perché saranno i parlamentari a votare la manovra. Pensiamo che le forze politiche che siedono alla Camera e al Senato debbano trovare le idee e la determinazione per cambiare di segno ad una manovra sbagliata, ingiusta e fondamentalmente recessiva. E per questa via rimetteremo al centro la democrazia e persino all’idea stessa di sovranità popolare.

PIU’ EUROPA

La BCE deve cambiare il suo mandato e la sua missione per rispondere alle esigenze reali di funzionamento economico dell’Unione Europea. Deve farlo a partire da un aiuto diretto e non condizionato ai Paesi in crisi. Realizzare una struttura di controllo sulla funzione e ruolo delle agenzie di Rating.

Euro/project Bond

Fiscalità europea

Audit internazionale sulla composizione dei debiti sovrani degli Stati

PATRIMONIALE

Misura di urgenza per abbattimento debito e per la crescita sostenibile.

Finalità

Abbattimento di una parte dello stock del debito pubblico che liberi miliardi nell’immediato e copra i 218 miliardi di titoli che lo stato dovrà emettere entro Aprile 2012 (per pagare tutti i titoli di stato che stanno andranno a scadenza) (Fonte: Bollettino trimestrale 2011 Ministero del Tesoro) Investimenti in crescita sostenibile per ridurre il trend del debito.

Struttura: applicata sulla ricchezza delle famiglie

(La ricchezza netta delle famiglie Italiane e delle società, data dalla somma delle attività reali (immobili, aziende e oggetti di valore, fabbricati non residenziali, macchinari, attrezzature, scorte e avviamento, terreni), delle attività finanziarie (depositi, titoli di Stato, azioni, ecc.) al netto delle passività finanziarie (mutui e altri debiti) (Definizione Banca d’Italia)

Imposta patrimoniale straordinaria

o Patrimoniale straordinaria un tantum – gettito 200 miliardi:

• Tassare le ricchezze finanziarie liquide del 20% più abbiente della popolazione che ammontano a 2200 miliardi di euro. Con imposta al 10%, gettito potenziale 200 miliardi ( impatto non invasivo in termini di riduzione del PIL).

o Patrimoniale straordinaria biennale – gettito 10 miliardi:

• Aliquota del 5xmille (0.5%) per 2 anni oltre i 500.000 euro. Gettito stimato in 2 anni di circa 10 miliardi.

(G. Tabellini (rettore Bocconi) è a favore a patrimoniale straordinaria al 5xmille)

Imposta patrimoniale ordinaria

o 5xmille (0.5%) oltre 800000, gettito annuale 2 miliardi circa l’anno Condizioni necessarie per l’applicazione della patrimoniale

o Applicazione sui valori catastali (più 15% -30% e non 60%) previo aggiornamento senza maggiore consumo di suolo finalizzato a compensare il divario con il valore di mercato.

o Meccanismi di controllo della spartizione della ricchezza patrimoniale al di sotto della soglia tramite disaggregazioni fittizie del nucleo familiare e controllo sulle successioni.

o Reintroduzione tassa sulla successione.

o Controllo società di comodo per assegnazione proprietà.

o Retroattività del calcolo dell’imposta sul valore immobiliare in base ad un periodo di tempo il cui inizio sia precedente all’entrata in vigore dell’imposta.

ACCORDI INTERNAZIONALI

Gettito: dai 20 ai 30 miliardi

Accordi internazionali sul controllo e l’identificazione dei flussi finanziaria. Accordi Svizzera-Italia sulla linea degli accordi Gran Bretagna e Germania con Svizzera.

TRASPARENZA E LOTTA ALL’EVASIONE

-Reintroduzione falso in Bilancio -Coinvolgimento degli intermediari finanziari e delle agenzie del territorio:

o “CUD finanziari ed Immobiliari”. Emissione obbligatoria di certificati riassuntivi delle situazioni finanziarie ed Immobiliari di ogni soggetto, da parte di istituti finanziari che ne detengono attività finanziarie e agenzie del territorio

-Pubblicazione dichiarazione dei redditi e dei patrimoni online obbligatoria

-Soglia minima nell’uso del contante a 300 euro.

-Obbligatorietà del sistema di pagamento elettronico in tutti gli esercizi e attività professionali.

-Elenco telematico clienti-fornitori per ogni impresa di qualsiasi dimensione

-Obbligo per commercianti e professionisti di dedicare un apposito conto corrente a incassi e pagamenti di lavoro

-L’obbligo di riportare il codice fiscale dell’autore di ogni girata

CAPITALI SCUDATI Gettito potenziale circa 15 miliardi

Maggiori sanzioni per seconda rata dei condoni IVA spariti.

Maggiorazione imposta, dal 5% al 20%, sui capitali scudati.

TASSAZIONE E REGOLAZIONE DELLA FINANZA

Tassazione transazioni finanziarie con aliquota al 0.05%. Esclusi mutui e contratti assicurativi, titoli di stato ed azioni sul mercato primario. I titoli derivati un’aliquota del 0.1%. Gettito annuale atteso in Europa 55 miliardi di euro (secondo la Commissione Europea)

Tassare le rendite finanziarie da attività più rischiose (23%) e

riportare al 12.5% quello su obbligazioni.

LOTTA ALLA CORRUZIONE

Transparency international Italia stima la corruzione pari ad perdita di 50 miliardi l’anno. Rafforzamento degli ambiti di contrasto alla corruzione in capo alla Corte dei Conti.

FISCO

Aggiornamento imposta sui redditi delle persone fisiche – IRPEF

o < 15 mila euro – 20%

o 15-28 mila euro – 27%

o 28-55 mila euro – 38%

o 55-70 mila euro – 41%

o 70 – 200 mila euro – 45%

o Oltre 200 mila euro 47%

o Oltre un milione di euro 49% (le ultime due aliquote temporanee in attesa di una revisione complessiva della politica dei redditi)

Addizionale IRPEF per le case di proprietà tenute a “disposizione” (nè locate nè adibite ad abitazione) nelle aree metropolitane.

Aggiornamento del FISCO per le giovani generazioni. Reintroduzione NO TAX ARIA fino a 6mila euro annui su giovani con meno di 35 anni che non ricevono altre deduzioni fiscali. Tale riduzione sarà compensata da un aumento dell’aliquota sulle fasce più alte di reddito.

Oppure in alternativa

defiscalizzazione fasce deboli: semplice riduzione dal 23% al 20% dell’aliquota sui redditi più bassi compensata da aumento aliquote su redditi alti.

TASSA EMISSIONI CO2 Gettito potenziale 500 milioni di euro

Tassazione progressiva dei veicoli in base all’emissioni inquinanti che colpirà i mezzi più potenti ed ecologicamente inefficaci

IMMOBILI DI LUSSO

Revisione tassazione degli immobili di lusso. Ad oggi su castelli e immobili di pregio non si paga alcuna tassa.

FREQUENZE TV Gettito potenziale 1,5 miliardi di euro

Bloccare la gara che concede gratuitamente sei frequenze tv per 20 anni alle televisioni nazionali dominanti (Rai e Mediaset). Una gara fondata sulla gratuità che permette ai vincitori di rivendere le frequenze dopo 5 anni senza alcuna autorizzazione ministeriale.

ALTRE MINORI USCITE 4,4 miliardi di euro

Riduzione degli organici delle forze armate a 120mila unità e integrazione dentro la cornice europea e delle Nazioni Unite.

Gettito previsto 3 miliardi di euro.

Blocco dei contratti per la realizzazione di 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighter, 4 sommergibili Fremm, dei cacciabombardieri F35 e delle due fregate Orizzonte.

Gettito previsto 783 milioni di euro.

Ritiro delle truppe dall’Afghanistan e da tutte quelle missioni internazionali che non abbiano la copertura delle Nazioni Unite.

Gettito previsto 616 milioni di euro.

——————————————————————

L’intervento di riduzione della spesa previdenziale operato dal Governo Monti

Premessa

“Negli scorsi anni la normativa previdenziale è stata oggetto di ripetuti interventi che hanno reso, a regime, il sistema pensionistico Italiano tra i più sostenibili in Europa e tra i più capaci di assorbire eventuali shock negativi. Già adesso l’età di pensionamento, nel caso di vecchiaia, è superiore a quella dei lavoratori tedeschi e francesi”

Così il Presidente Monti si è espresso al Parlamento presentando il programma del suo Governo; oggi quelle parole confermano che i tagli alla spesa previdenziale non sono funzionali a ristabilire una maggiore equità del sistema né a sanare un eccesso di generosità rispetto agli altri sistemi Europei ma,in quanto facilmente quantificabili anche nei propri effetti nel tempo, servono solo a rassicurare i mercati.

Nel sistema contributivo, che verrà applicato a tutti a partire dal 1 Gennaio 2012, la prestazione pensionistica è strettamente dipendente dai contributi versati durante la vita lavorativa e i coefficienti di trasformazione, in base ai quali si calcola l’ammontare della pensione, tengono conto dell’attesa di vita media rendendo indifferente per le casse dello stato l’età di pensionamento.

Il problema dunque non è la sostenibilità economica del sistema ma la sua sostenibilità sociale dal momento che i due parametri di riferimento della riforma del 1995, cioè carriere lavorative stabili e continuative e crescita del Pil di almeno 1,5 punti l’anno, sono venuti meno con il rischio che i più giovani debbano attendersi pensioni assai inferiori a quel 60% della retribuzione media(cioè circa 900 euro) previsti dal protocollo sul Welfare del Governo Prodi.

Per questi motivi siamo convinti che non si possa tagliare ulteriormente la spesa previdenziale, che i tagli alla spesa pubblica debbano riguardare altre voci(spese militari, grandi opere non prioritarie, riorganizzazione del funzionamento della macchina amministrativa ecc.) e che le risorse che possono derivare da processi di equità interni al sistema previdenziale vadano utilizzate per dare ai giovani una prospettiva pensionistica e a tutti la speranza di una vecchiaia dignitosa.

Nella proposta Monti non c’è alcuna traccia di quella equità intergenerazionale di cui si parla ogni volta che bisogna giustificare i previsti tagli alla spesa pubblica.

1

Perché siamo contrari agli interventi previdenziali decisi dal Consiglio dei Ministri

– Blocco delle indicizzazioni al costo della vita per le pensioni superiori a 960 euro.

Dopo il 1992 le pensioni hanno perso ogni aggancio alla dinamica salariale e la rivalutazione rispetto all’inflazione rimane l’unica salvaguardia contro la perdita progressiva del loro valore reale.
L’eliminazione di questo strumento, anche per pensioni modeste come quelle tra mille e duemila euro mensili, seppure prevista al momento solo per il biennio 2012-2013, produrrà una secca diminuzione del potere d’acquisto delle pensioni. Poiché la misura riguarda circa 9 milioni di pensionati sarà inevitabile un impatto negativo sull’economia del Paese.

-Aumento dell’età pensionabile a 67 anni per uomini e donne.

E’ una misura iniqua perché non considera che i lavori sono diversi per fatica e per impegno e che il mercato del lavoro oggi tende ad espellere i lavoratori anziani. Inoltre l’equiparazione dell’età pensionabile tra uomini e donne cancella l’unico riconoscimento per il lavoro di cura presente nel nostro ordinamento.

Della favola bella secondo cui i risparmi derivanti da questa operazione sarebbero stati investiti in nidi, servizi per anziani e per le famiglie, per alleviare la fatica delle donne, non è rimasto nulla. I 3,5 mld risparmiati andranno a ripianare il debito pubblico. Se a questo si aggiungono i tagli consistenti alle risorse per gli Enti Locali( circa 5,5 mld), con conseguente riduzione dei servizi pubblici, sarà evidente come le donne siano tra i soggetti più penalizzati dalla manovra.

In quanto ai giovani non solo manca ogni intervento per garantire loro una pensione dignitosa, ma l’allungamento dell’età pensionabile, insieme con il blocco del turnover e delle piante organiche del pubblico impiego, ridurrà ulteriormente le loro occasioni di occupazione.

-Abolizione delle pensioni di anzianità con spostamento a 42 anni della contribuzione necessaria per andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica.
L’aumento dell’età pensionabile e la contemporanea abolizione delle pensioni di anzianità, in presenza di un aumento della disoccupazione e di una precoce espulsione dal mercato del lavoro degli ultracinquantenni, aumenterà il numero di chi sarà privo di reddito non essendo più né lavoratore, nè pensionato, con conseguente aumento della spesa sociale.

-Estensione a tutti del sistema contributivo pro rata.

Ci sarà una riduzione della pensione attesa per molti lavoratori senza che ad essa corrisponda un sostegno alle pensioni più basse né il ritorno ad un’uscita flessibile dal mercato del lavoro come previsto nella riforma Dini del ’95 che lasciava almeno uno spazio alle scelte delle persone.

– Riteniamo gravissimo anche il riferimento ad una commissione che entro il 2012 studi le modalità per trasferire parte dei contributi dovuti all’INPS verso fondi pensionistici integrativi. Un modo subdolo per operare una sostanziale riduzione della copertura pubblica previdenziale. Scrivere che in questo modo si cerca di garantire la pensione dei giovani, data l’attuale crisi finanziaria, costituisce un’offesa alla razionalità.

2

Le nostre proposte

Ribadiamo che va rifiutato il tentativo di fare cassa con le pensioni e bisogna invece aumentare la sostenibilità sociale del sistema, sia integrando le pensioni più basse, sia riconoscendo a chi esegue lavori più pesanti( non solo usuranti) e a chi ha in carico l’assistenza di soggetti non autosufficienti la possibilità del pensionamento anticipato. Proponiamo perciò di:

  •  Diversificare l’età pensionabile a seconda della tipologia di lavoro e la conseguente attesa di vita modificando anche i coefficienti di trasformazione in base agli stessi parametri.
  • Integrare le pensioni inferiori al 60% della retribuzione media con una somma finanziata dalla fiscalità generale che potrebbe essere proporzionale ai contributi versati, in modo da valorizzare il lavoro.
  • Non rassegnarsi ad affrontare il tema dell’invecchiamento della popolazione solo dal versante del prolungamento dell’età lavorativa, ma ragionare di politiche di invecchiamento attivo che ,attraverso forme di part-time in uscita, incentivazione del volontariato, sostegno alla produttività sociale degli anziani, prefigurino un nuovo patto tra generazioni.Dove trovare le risorse?Nella manovra Monti, si prevede un innalzamento della contribuzione dei lavoratori autonomi di 0,3 punti l’anno fino ad arrivare all’innalzamento di un punto. Si tratta di un adeguamento veramente modesto soprattutto se paragonato all’innalzamento di un punto di contribuzione per i lavoratori precari prevista nella manovra di Agosto. Oggi i lavoratori dipendenti pagano un’aliquota contributiva del 33%, i lavoratori autonomi una del 20-21%, i lavoratori parasubordinati una del 27%.Se equiparassimo l’aliquota dei lavoratori autonomi a quella dei parasubordinati, e cioè a quella di lavoratori con un reddito mediamente basso, recupereremmo circa 5 miliardi di euro da destinare all’integrazione delle pensioni più basse con un’operazione di vera equità.

(il documento di SEL – Sinistra Ecologia e Libertà)

Regole 2012 della sanità lombarda

Ieri durante la seduta della giunta regionale è stata votata una delibere sulle regole 2012. Le regole come dice la parola stessa regolano il servizio sanitario, sociale e socioassistenziale della ns. regione. Nella delibera si legge tra l’altro che ci sarà la cancellazione del day hospital su alcuni interventi. Ad esempio il tunnel carpale e la catarrata d’ora in avanti diventerà una prestazione ambulatoriale e come tale con ticket a carico del cittadino. La novità è l’intervento su tutta la partita cronicità. Viene introdotto il CReG(Cronic Related Group) sul territorio per la cura dei pazienti cronici in 5 ASL sperimentali (Milano, Milano2, Bergamo, Como, Lecco). Le patologie considerate sono: broncopenumopiatia, diabete di tipi I e II, ipertensione e cardiopatia ischemica, osteoporosi, patologie neuromuscolari. I pazienti coinvolti saranno circa 126.000. Per discutere e confrontarsi su questa nuova realtà lombarda il gruppo regionale di Sel organizza un convegno il giorno 16 dicembre alle ore 14.00 presso il palazzo Pirelli via F. Filzi.

Zagaria: quando si dice il caso

Pagina 141 del mio libro NOMI COGNOMI E INFAMI: Io mi vergogno delle orecchie e gli occhi che latitano, leggono e ascoltano di Michele Zagaria forse da Casapesenna.

Oggi hanno arrestato Michele Zagaria a Casapesenna. Quando si dice il caso.

Venerdì a Modena, sabato a Casalpusterlengo e poi Yo Yo Mundi al nostro piccolo Nebiolo

Calendario del fine settimana per una buona ecologica circolazione: venerdì 9 dicembre ore 21.30 a Modena per presentare il mio libro NOMI COGNOMI E INFAMI alle 21.30 presso lo spazio Tenda, organizza l’associazione L’asino che vola. Sabato 10 dicembre alle 17.30 a Casalpusterlengo (LO) presso ALL CINEMA via Gramsci 63 per presentare 2 LIBRI GIUSTI,  poi alle 21, nel nostro piccolo Teatro Nebiolo, ci ascoltiamo fil Yo Yo Mundi con Munfrâ Canzoni di festa e d’amore, musica selvatica, racconti di Monferrato. Tutte le informazioni qui.

‘Ndrangheta in (ex) casa: l’incontro Lampada-Porcino

Scrivo questo post senza aggiungere nessun mio commento. Non perché mi manchino le parole ma semplicemente perché sono (ancora) le stesse che mi ero ritrovato a ripetere già nell’occasione delle mie dimissioni (l’articolo qui) e nella precisazione di alcuni giorni dopo. Almeno qualcuno avrà più chiaro il percorso di alcune mie scelte e soprattutto almeno non potrà dire di non sapere o altro. Perché serve parlare di ombre e organizzare convegni ma soprattutto serve l’imperativo di fare chiarezza e di avere una reazione politica.

Nell’ordinanza dell’ultima operazione antimafia Milano – Reggio Calabria contro il clan ‘ndranghetista Lampada compare la cronaca di un (presunto, siamo agli inizi) incontro tra il boss Francesco Lampada insieme a Antonino Cotroneo (prelevato in precedenza a Pogliano Milanese dal Lampada) e presumibilmente l’onorevole Gaetano Porcino (IDV). Il fatto (riportato a pagina 146 dell’ordinanza) parla dell’Audi intestata all’onorevole che arriva su C.so Regina Margherita all’incrocio con via Consolata da cui è sceso  un uomo elegante, alto circa 1.90/1.95, stempiato e brizzolato, che li ha salutati confidenzialmente, seguito da una donna di circa 40/45 anni, capelli lunghi scuri, alta circa 1.65. Poi, intono aile 13.05, i quattro si sono salutati e la coppia LAMPADA COTRONEO è rientrata a Milano.

Il riscontro è tutto da dimostrare ma (si legge) in effetti, dalla successiva visione della foto dell’On.le PORCINO Gaetano, pubblicata sul sito internet del parlamentare, il personale impiegato nel servizio di osservazione ha riconosciuto in PORCINO Gaetano l’uomo aveva incontrato Ia coppia LAMP ADA-COTRONEO, per ragioni rimaste ignote, ma verosimilmente riconducibili alla transazione della societa DUE P.

Citando (pedissequamente, come piace a noi che le intercettazioni e gli atti giudiziari e le notizie non vogliamo imbavagliarle) si legge: come si vede i Lampada (ma anche i Valle) – che sono legati ai Cotroneo da una dichiarata relazione di comparaggio (relazione essa stessa indice di legame mafioso) – mantengono sistematici rapporti con compare Nino, con il quale scambiano favori, scambiano influenze elettorali e fanno affari . Colpisce il fatto che la coppia abbia frequentazioni non casuali con l’ onorevole Porcino. L’indagine non ha consentito di comprendere quali fossero gli interessi comuni tra questi soggetti. Tuttavia si ricordi che Porcino è gia emerso nella indagine torinese “Minotauro” per suoi contatti con esponenti della ‘ndrangheta. Come si sa i politici non sanno mai nulla delle persone con cui entrano in contatto. Ma alla fine – sarà uno sfortunato caso- sono sempre gli stessi politici a frequentare i mafiosi.

Avevo letto con attenzione le motivazioni di Gaetano Porcino riguardo il suo primo discusso incontro emerso nell’operazione Minotauro. L’onorevole scriveva testualmente a me e Sonia Alfano: non voglio le tue scuse Sonia. E neanche quelle del tuo amico Cavalli. Ma la forza di una persona, l’onesta’, la correttezza, passano soprattutto, quando e se capita, dal saper riconoscere i propri errori, e fare ammenda. Spero solo che sia tu che Cavalli, con lo stesso mezzo, la stessa enfasi, la stessa determinazione, vogliate provvedere a rettificare quanto divulgato, ed a dare ai lettori, agli elettori, ai cittadini, la giusta informazione sul fatto che incidentalmente, e ritengo indebitamente e sfortunatamente mi ha visto citato. Ed io confido nella tua correttezza, sensibilita’, ed onesta’ intellettuale, cosi’ come in quella di Cavalli. Qui non si tratta di decidere lo spessore di eventuali ombre (per questo c’è già l’autorità giudiziaria) ma ribadire che l’opportunità è un dovere politico. E anche discuterne. E soprattutto valutare il silenzio dei quotidiani e colleghi su questo punto e il silenzio (che confido essere brevissimo) di chi crede che non ci si possa permettere di fare finta di non vedere. Questo blog rimane a disposizione di eventuali repliche da parte di tutti e io rimango in attesa delle azioni politiche (che già una volta sono state taciute). Certo ora gli incontri “sfortunatamente” emersi sono due. E immaginatevi se fosse stato Angelino Alfano, Cicchitto o Formigoni come l’avremmo letto e discusso dappertutto.

L’on. Porcino rilascia una dichiarazione a Roberto Galullo. Gustatela:

Io non ho la più pallida idea di chi sia il signor Lampada. Spero che i magistrati di Milano, su mia richiesta spontanea , mi ricevano al più presto. Mi meraviglia, e lo dimostrerò, che si possa dire che io ho frequentazioni, non casuali, con questo sig. Lampada. Io non solo non ho frequentazioni, ma non lo conosco, e non so chi sia. Quanto ai rapporti confidenziali poi, si commentano da soli. Come si possono avere rapporti confidenziali con uno che non si conosce? Ho rimesso il mandato al mio presidente perché non voglio che il partito entri in questa vicenda. Sono indignato e dire che non lo conosco e che sono estraneo ai fatti non rende l’idea. Io nego assolutamente e sfido chiunque a dimostrare che io abbia frequentazioni con Lampada o rapporti confidenziali. Quello che è scritto non corrisponde al vero. Se risulta un secondo contatto o un contatto precedente con Lampada, non casuale, chiedo di essere arrestato, altrimenti chiedo le scuse. Io conosco migliaia di persone: se vado in un bar e incontro Riina che colpa ne ho io?Chiederò al gip e alla dottoressa Boccassini come si fa a dire in un’ordinanza che ho una frequentazione non casuale con una persona che non conosco e che non ho mai incontrato salvo in quel puro caso e casualmente. Il Gip lo deve dire e deve esserne dato pubblicazione sui giornali. Mi devono dire come posso salutare in modo confidenziale uno che non avevo mai visto prima e dopo nella mia vita. Se non mi ascolteranno è un assalto alla mia dignità, come si fa a sopportare un affronto di questo tipo? Io mi incateno davanti al Tribunale di Milano”.

(per info il pezzo su Il Fatto Quotidiano e su Narcomafie e sul blog di Roberto Galullo)

Peggio di Gomorra

Più difficile, per il clan di Locatelli, era riuscire a centrare un nuovo, spregiudicato business: utilizzare le scorie di acciaio per il fondo della Tav. La tratta in questione è l’alta velocità Brescia-Treviglio. L’imprenditore ne parla con il suo braccio destro Giovanni Pagani. «Ho incontrato Trotta (responsabile per la Pizzarotti spa del cantiere Brebemi di Urago d’Oglio, ndr)… non mi sono permesso di dirgli se si possono usare le scorie al momento…». Pagani: «Eh, una cosa per volta». «Sì, perché sai che sotto la ferrovia non volevano, perché dicevano che facevano… il discorso del magnetismo».

Spunta anche un’assessore: il nano ghiacciato. Leggere per non crederci.

Vitalizi e impunità

Ieri in Consiglio è passata la proposta di legge che (finalmente) abolisce i vitalizi, cancella il mastodontico “fine mandato” e riduce l’indennità. È un passo importante perché segna un punto a favore delle minoranze e della richiesta di equità da parte dei cittadini sui privilegi politici. Ma è anche troppo poco perché l’occasione deve essere l’inizio di un percorso che provi a rivedere completamente il sistema politico. Mi convince poco tagliare le indennità dei consiglieri se poi troppo spesso sono ripagati da nomine dentro alcuni enti o compartecipate o peggio ancora in doppi incarichi politici. Sono poco convinto anche da una legge che modifica le regole per la prossima legislatura e lascia invariata la situazione attuale (al vitalizio, comunque si può sempre rinunciare, com’è capitato a me): è il giochino di chi è responsabile nelle scelte degli altri. Così come trovo inconcepibile trincerarsi dietro il rischio di ricorsi nel toccare i vitalizi già maturati. Proprio oggi. Mentre (in corsa) si macellano diritti acquisiti dei lavoratori. Rimane sempre il dubbio che i consiglieri regionali siano un po’ più uguali degli altri. Avremmo anche potuto ascoltare le ragionevolissime proposte del comitato Zeroprivilegi che ha raccolto le firme per presentare una legge popolare che non è nemmeno lontanamente stata presa in considerazione. Anche solo organizzare un’audizione del comitato promotore avrebbe lasciato la bella sensazione di non essere un recinto chiuso e invalicabile.
Ma forse la vera notizia di ieri è l’approvazione a voto segreto dell’abolizione dei sottosegretari: grigie e silenti figure che costano moltissimo e non si capisce bene a cosa servano (a chi, invece, si capisce benissimo). L’ordine del giorno apre un iter legislativo che (guarda caso) incrocia la nostra proposta di legge già pronta e depositata qualche settimana fa. Ma che la maggioranza vada “sotto” è anche un importante dato politico: la Lega anche ieri ha tenuto in bilico Formigoni lasciandolo friggere nel suo olio. Non è intervenuta nella questione Nicoli Cristiani e non ha mostrato nessun segno di apprezzamento dopo la relazione in Aula del Celeste. L’idea è una lenta ma inesorabile fine corsa.

20111206-092528.jpg

Caso rifiuti: così abbiamo parlato in aula

“Oggi in Aula Formigoni ha sostenuto la parte di sempre. Sulla difensiva appena più del solito, ha letto le sue paginette ben scritte di ricostruzione amministrativa degli eventi. Non ha concesso alcun accenno al punto politico. E non ha degnato di risposta i rilievi dei consiglieri delle opposizioni.

Ne esce, se le accuse fossero confermate, il paradosso di un imprenditore così ingenuo da pagare a un politico – Nicoli in versione genio del male – una supertangente per un’autorizzazione che sarebbe arrivata comunque, gratis e nei tempi auspicati.

Francamente, è difficile crederlo. Ci chiediamo come si possa continuare a chiamarsi fuori di fronte all’arresto di un dirigente dell’Arpa, che è agenzia di diretta emanazione regionale, all’arresto di un vicepresidente Pdl del Consiglio già due volte assessore proprio all’ambiente, alla messa sotto accusa di un iter procedurale che è di stretta competenza della Giunta.

Cosa serve ancora perché Formigoni la smetta di nascondersi dietro il paravento delle responsabilità personali? La responsabilità penale è personale, e su quella sta lavorando la magistratura. Ma la responsabilità politica coinvolge un sistema di potere, che nel Presidente della Regione ha il suo vertice.

Tanto più che l’elenco di esponenti del centrodestra in enti regionali, Consiglio e Giunta indagati, citati, coinvolti a diverso grado in vicende giudiziarie è ormai impressionante.

Ci mancherebbe che Formigoni si opponga, come peraltro ha invece fatto sul San Raffaele, all’istituzione di una commissione d’inchiesta, per la quale avvieremo da subito l’iter.  Certo è che la sola presenza in contemporanea di due organi speciali – mentre le indagini sia sul versante sanità sia su quello dei rifiuti paiono solo all’inizio – molto ha da raccontare dei problemi politici di questa Regione.

A noi sembrano enormi. Al punto da continuare a ritenere opportuno che Formigoni rassegni al più presto le sue dimissioni”.

Il povero lodigiano Daccò e la sua banca (impopolare)

«La consultazione dell´Anagrafe tributaria ha evidenziato che Daccò, dal 2001, non ha mai dichiarato redditi imponibili in Italia né all’estero». E risiede a Londra dove i cittadini “non dom”, cioè i non residenti, non pagano le tasse. La figura dell´imprenditore Pierangelo Daccò emerge dalle carte dell´indagine milanese sull´ospedale San Raffaele. A lui viene contestato il reato di concorso in bancarotta, per aver distratto attraverso presunte false consulenze circa 3,5 milioni di euro. Una delle ipotesi degli inquirenti è che fosse un collettore di denaro, soprattutto contante, da girare ad alcuni referenti politici. Il suo nome è stato spesso accostato a quello del governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, non fosse altro che per la loro amicizia che, come ha confermato ieri lo stesso Formigoni in una intervista a la Repubblica, dura da vent´anni. Tra le banche preferite, per ragioni anagrafiche, vi è proprio la Popolare di Lodi (il nome di Erika Daccò è stato trovato nelle agende di Gianpiero Fiorani), ma la più importante è la Unicredit (80 rapporti). L´immobiliarista della famiglia è la moglie con 14 appartamenti in quel di Lodi e due case a Bordighera. Ma gli inquirenti sono pronti a scommettere che attraverso fiduciarie possieda il Residence Baia delle Ginestre a Teulada, alcune case ad Arzachena e una villa a Bonassola. Più una barca (e forse altre due), il Mi Amor, sul quale è stato fotografato con Formigoni. Su Repubblica la vergognosa storia di un’Italia e una Lombardia (e un lodigiano) che offende l’intelligenza, oltre che infrangere le regole.

Costi della politica e il balbettio di Formigoni

dalle 14.30 liveblogging in aula per ascoltare la relazione di Formigoni su rifiutopoli, tangenti, taglio dei vitalizi e costi della politica.