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Telejato si fa in cinque

Ne abbiamo parlato, abbiamo alzato la voce (qui, qui, qui e qui). Oggi Telejato (e noi tutti che le vogliamo bene) ha vinto:

La tv antimafia locale diretta da Pino Maniàci continuerà a trasmettere in consorzio con TeleMed, Radio Monte Kronio e Il Tirreno. Disporrà di cinque canali. Il primo sarà attivo il 4 luglio sul canale 273. Appello per acquistare le attrezzature e ottenere un bene confiscato alla mafia in cui lavorare. La battagliera emittente  ringrazia le  associazioni che l’hanno sostenuta e mette un canale a disposizione delle 40 emittenti che non hanno  superato la soglia dello switch off.

Partinico, 10 giugno 2012 – TeleJato ha superato la difficile prova del passaggio al digitale terrestre. La piccola emittente dal 4 luglio sarà sul canale 273 ed entro la fine dell’anno potrà attivare altri quattro canali. Dunque Telejato non chiude e si fa in cinque. La bella notizia è arrivata con la pubblicazione delle graduatorie provvisorie per l’assegnazione delle frequenze TV del Ministero dello Sviluppo economico, rese note pochi giorni fa.

Con lo switch off del segnale analogico e il passaggio alla televisione digitale terrestre in Sicilia, TeleJato ha seriamente rischiato la chiusura. Come Pino aveva spiegato aOssigeno , la legge ha previsto regole restrittive circa i titolari dei requisiti necessari per accedere al nuovo sistema di trasmissione. In particolare, non consentito alle piccole televisioni comunitarie come TeleJato di accedervi. La prospettiva era di spegnere il segnale.

L’ostacolo è stato superato da Telejato costituendo un consorzio con altre tre emittenti televisive: TeleMed, Radio Monte Kronio e Il Tirreno. «Sono state le altre emittenti, soprattutto l’emittente regionale TeleMed – spiega Maniàci -, a consentirci di raggiungere il punteggio richiesto per passare al nuovo sistema. Da soli non ce l’avremmo fatta». Adesso TeleJato diventa operatore di rete, oltre che fornitore di contenuti, nel nuovo sistema televisivo italiano.

Dunque Pino Maniàci ha vinto, con i suoi famigliari, con le associazioni e i singoli cittadini che hanno sostenuto la battaglia per tenere viva una voce che si è distinta per coraggio e spirito di libertà e impegno contro la mafia. «Noi di TeleJato ringraziamo – tiene a dire Pino Maniàci – tutti coloro che ci sono stati vicini in questa battaglia di democrazia. Soprattutto le associazioni, i giovani, il comitato “Siamo tutti TeleJato” e le scuole che hanno scritto una lettera al presidente della Repubblica Napolitano e al ministro Passera. Continueremo a batterci perché lo stesso diritto sia riconosciuto alle altre emittenti rimaste fuori».

L’articolo di Ossigeno Informazione lo potete leggere qui.