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Giulio Cavalli notizie

Impegno e teatro civile al Popolo di Gallarate

GALLARATE Teatro civile, ricerca e innovazione trovano ospitalità nel piccolo grande spazio del Teatro del Popolo di Gallarate. Il luogo che in meno di quattro anni è diventato il polo primario per l’innovazione scenica della provincia e che sempre con maggiore convinzione oltrepassa la linea di teatro come puro intrattenimento, ha presentato, ieri sera, la prossima stagione teatrale.

Si parte il 14 novembre con la prima produzione della Fondazione Culturale di Gallarate e della Compagnia Stabile del Teatro del Popolo: «Montedidio». Uno spettacolo che nasce dalla scommessa e dalla certezza che ai ragazzi si possa e si debba parlare con rispetto e delicatezza di cose serie, senza ammiccamenti e tabù. Da questo punto di vista lo splendido romanzo-fiaba di Erri De Luca è stato magnetico: ha attratto la compagnia verso la drammatizzazione di uno spettacolo che hanno avvertito come “necessario”. Il 4 dicembre gli Eccentrici Dadarò, con «Lasciateci perdere per strada», raccontano la storia di genitori e figli allo specchio.

Il 14 gennaio il Teatro dell’Elfo mette in scena l’unico testo teatrale scritto dall’ironica e maliziosa Amélie Nothomb: «Libri da ardere». Roberto Anglicani arriva il 28 gennaio con «Giungla». E il 18 febbraio, reduce dal suo recente successo al David di Donatello, dove si è aggiudicato la statuetta di miglior attore non protagonista per il film di Zanasi, «Non pensarci», Giuseppe Battiston, porta a teatro «Orson Welles Roast». L’11 marzo Giulio Cavalli, presenta il suo nuovo testo, scritto in collaborazione al giornalista Gianni Barbacetto, con cui si dedica nuovamente all’approfondimento del tema mafia: «A cento passi dal Duomo». Il 26 marzo Libera Cena Ensemble porta sul palcoscenico «Il Labirinto», tratto dal libro di Daniel Keyes, «Fiori per Algeron», un classico della letteratura inglese del XX secolo. Poi ci sono spettacoli che hanno segnato con la loro forza e la loro bellezza la storia della scena italiana degli ultimi vent’anni. Il «Kohlhaas» di Marco Baliani, in arrivo al Popolo il 9 aprile è uno di questi, e vale la pena riproporlo alle nuove generazioni. Pur non alzandosi mai dalla sedia, Baliani inventa galoppi, battaglie, assedi e mercati, evocando sentimenti d’amore, pietà, odio, disperazione, orgoglio e rassegnazione. Il 17 aprile Antonio Tintis e Sandro Maria Campagna, attraverso la storia di «Edoardo Secondo» raccontata da Marlowe, esplorano il tema dell’amicizia che supera la morte, dell’amore eterno e della fratellanza indissolubile. Mentre «La guerra di un povero cristo attraverso la ritirata di Russia» ce la racconta il varesino Michele Bottini, il 25 aprile, nello spettacolo «La notte che il nulla inghiottì la terra».

Mattatore scomodo

C’è chi dice no – Attivisti antimafia
In scena Giulio Cavalli ha sempre il dito puntato contro mafiosi e conniventi. Di tutte le regioni.

A 100 passi dal duomo parlare di cosa nostra è un tabù, eppure è qui che si sono consumati, in meno di 10 anni, dal 1974 al 1983, oltre 100 sequestri a scopo di estorsione. A Milano in pochi hanno capito che la cintura di Comuni intorno alle città è diventata la patria ufficiale del confino delle mafie, la coltre di silenzio ideale per coprire “l’omicidio di Giorgio Ambrosoli, Sindona, i retroscena di Raul Gardini, di Calvi e dell’Expo”. A raccontarli è un “giullare” sotto scorta, Giulio Cavalli, direttore artistico del teatro Nebiolo di Tavazzano, in provincia di Lodi, che si è sempre occupato di temi scomodi, al punto da essere minacciato dalla mafia: sin da “Linate 8 ottobre 2001”, racconto che svela molti punti oscuri dell’incidente aereo che causò 118 morti, “Bambini a dondolo”, sul turismo sessuale infantile, e “Do ut Des”, show che ridicolizza i boss prodotto con il Comune di Gela.
Il suo ultimo spettacolo “A 100 passi dal Duomo” (le tappe del tour sono su teatronline.com), scritto in collaborazione con il giornalista Gianni Barbacetto, si concentra sulla presenza delle famiglie mafiose al Nord.  Insofferente alle etichette, soprattutto a quella di “teatro civile”, Cavalli ha intrapreso una lotta contro “la presunzione ebete di Milano che fa la bella addormentata. A livello di antimafia qui siamo ancora all’anno zero –spiega-. La Lombardia non vuole ammettere a se stessa di essere stata vittima di una cosa così barbara e vile come la mafia, che è siciliana”.
Anche la politica sembra miope. “Qualche deputato della Lega ha sostenuto che se decido di andare in Sicilia a farmi sparare non è un problema della Lombardia – aggiunge Cavalli -. Si dice spesso che la mafia al Nord è liquida e sotterranea, ma siamo noi che abbiamo lasciato le porte aperte negli appalti e nella cultura e non rimarremo impuniti”.
La capitale, morale, secondo l’attore, reagisce “con un’omertà più fine. L’indifferenza educata dei suoi abitanti equivale alle finestre chiuse di Cinisi (PA). Sono convinti che il pizzo sia un taglieggiamento per questioni siciliane e rifiutano ogni discorso sulle possibili complicità”.
Antonella Lombardi

DA “TERRE DI MEZZO” L’ARTICOLO QUI

POPOLARE DI LODI A LODI: “PREVISIONI METEO: DILUVIO UNIVERSALE” in scena a Lodi il 3 ottobre

Sabato 3 ottobre –  ore 21.00 presso l’Aula Magna del Liceo Verri di Lodi

L’Associazione Teatrale Duende
con il sostegno di:
Associazione culturale Adelante, Associazione culturale Bottega dei Mestieri teatrali,  Teatro Nebiolo, Associazione culturale Casa del Popolo, Centro documentazione Teatro Civile, Circoscrizione dei Soci di Banca Etica  della Provincia di Lodi, Laboratorio per la città, Legambiente Lodi, Punto Informazioni Finanza Etica, Rete Lilliput-Nodo di Lodi

presenta lo spettacolo teatrale

“PREVISIONI METEO: DILUVIO UNIVERSALE”

The rise and fall of Gianpy

di e con Eugenio de’Giorgi

PREVISIONI METEO: DILUVIO UNIVERSALE è uno spettacolo/denuncia, comico, violento, ironico, irriverente. Dopo avervi assistito immagino che la gente “normale” spererà in un “diluvio universale”. L’argomento è il “caso Antonveneta”: la famosa scalata, la banda dei furbi, le telefonate, la storia quotidiana fatta di corruzioni, banditi, manovre losche, il tutto a danno, come al solito, dei poveri risparmiatori. Nei salotti e nei locali notturni, tra tette e alcool, si costruiscono nuovi castelli di sabbia, progetti/imbrogli economici, si studia indisturbati come fregare il prossimo, con l’approvazione del potere politico e finanziario.Questo “caso” rappresenta – grazie a Dio – la vittoria della giustizia: qualche volta, raramente, funziona! Ma se le cose non fossero andate così? Se la giustizia non avesse vinto? Il fallimento di questa scalata non deve rimanere solo un caso, deve diventare la normalità! Speriamo non sia un’utopia. Io da parte mia, denuncio: “J’accuse”.

Dopo lo spettacolo interverranno: Eugenio de’ Giorgi, Giulio Cavalli direttore artistico del Teatro di Nebiolo, Mario Gerevini, giornalista e autore di “Capitalismo di rapina” e una rappresentanza delle associazioni.

Vi aspettiamo! insieme, per il diritto di espressione!
un grazie particolare a tutti i firmatari e sostenitori

Info & prenotazioni
Gli uffici sono aperti
da lunedì a venerdì
dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30
Tel +39. 02.36508918
Fax: +39 02.36508918
info@atduende.it

Ingresso unico 15.00 euro
I biglietti dello lo spettacolo  si possono ritirare il giorno stesso ( sabato 3 ottobre)  presso l’Aula Magna del Liceo Verri dalle ore 18.30 alle 20.30

Gli incontri del CENTRO DOCUMENTAZIONE TEATRO CIVILE

Inizia a pieno ritmo l’attività del CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PER UN TEATRO CIVILE con il ciclo di incontri animato da illustri ospiti. Quest’anno oltre alle presentazioni di libri, anche documentari e dibattiti.

14/11/2009
Gioacchino  Genchi

21/11/2009
“La santa” video e incontro con Ruben Oliva

11/12/2009
Carlo Lucarelli

08/01/2010
Giancarlo Caselli e Raffaele Cantone

19/02/2010
Antonella Mascali e Peter Gomez

26/02/2010
“L’etica libera la bellezza” video e incontro con Don Luigi Ciotti

data in via di definizione
Marco Travaglio

data in via di definizione
Biondani/ Malaguti/ Gerevini “Popolare 4 anni dopo”

data in via di definizione
Antonio Ingroia e Alberto Nobili

Ingresso gratuito

TEATRO NEBIOLO via 4 Novembre c/o Centro Civico Mascherpa
26838 Tavazzano con Villavesco (LO)
TRENO Stazione di Tavazzano
AUTOSTRADA da Milano uscita Melegnano poi direzione Lodi;
da Piacenza uscita Lodi poi direzione Milano

VEDI LA MAPPA

Sabato 26 settembre DO UT DES al Festival del Diritto di Piacenza

DO UT DES – Riti e Conviti Mafiosi sarà in scena sabato 26 settembre alle ore 21.30 in occasione del Festival del Diritto al Teatro dei Filodrammatici di Piacenza.

La seconda edizione del Festival del Diritto, che si svolgerà a Piacenza dal 24 al 27 settembre, si profila ancora più ricca del fortunato esordio del 2008. Il programma definitivo, che avrà come tema portante “Pubblico e Privato” ed è curato da Stefano Rodotà, è reperibile su questo sito.
Numerosi e prestigiosi i partecipanti alla manifestazione: l’ex presidente Carlo Azeglio Ciampi, Eugenio Scalfari, Paolo Garimberti, Giancarlo De Cataldo, Fedele Confalonieri, Ferruccio De Bortoli, Vasco Errani, Roberto Formigoni, Carlo Freccero, Massimiliano Fuksas, Carlo Galli, Piercamillo Davigo, Mario Calabresi, Pierluigi Bersani, Francesco Greco, Guido Rossi, Salvatore Settis, Giuliano Amato, Alberto Abruzzese.
Al programma principale del Festival che prevede 48 incontri nell’ambito della quattro giorni piacentina, si affianca anche quest’anno il programma partecipato, costruito con le proposte presentate, a livello locale, dalle istituzioni, numerose associazioni, diverse categorie professionali, il mondo della scuola e diversi operatori culturali. Si tratta di 24 eventi, quattro dei quali organizzati dalle scuole superiori di Piacenza. Otto spettacoli di vario genere -musica, teatro, cinema, danza – animeranno le serate del Festival. Sono previste anche mostre fotografiche e di pittura e laboratori creativi.

PER INFO

http://www.festivaldeldiritto.it

Giulio Cavalli relatore a Piacenza nel convegno ““Come combattere il fenomeno mafioso. L’impegno della società civile come parte integrante della filiera antimafia”

Sabato 26 settembre 2009 a Piacenza in via moizo 2, Giulio Cavalli sarà tra i relatori del convegno ““Come combattere il fenomeno mafioso. L’impegno della società civile come parte integrante della filiera antimafia” a partire dalle ore 17.30 organizzato dal Lions Club Piacenza Ducale in collaborazione con il SIAP. Ecco il programma di massima:

“Come combattere il fenomeno mafioso”. L’impegno della società civile come parte integrante della filiera antimafia.

Tale evento organizzato presso il ristorante La Volta del Vescovo sito in Piacenza avrà luogo il 26 Settembre 2009 alle ore 17,30.
Per motivi organizzativi La prego di confermare la Sua presenza e quella di eventuali ospiti, unitamente ad eventuali necessità legate agli spostamenti e/o agli alloggi, al Presidente del Comitato Service del L.C. Piacenza Ducale Club Davide Bonanno al n° 335/6830498 o al Segretario Provinciale del SIAP Walter Verardi al n° 331/3724596 .
Lo scopo dell’ iniziativa è quello di sensibilizzare la cittadinanza affichè sempre più, si diffonda il messaggio di solidarietà verso coloro che si espongono in prima persona nel combattere la criminalità organizzata per affermare la legalità.   

Il ruolo di moderatore verrà rivestito dal Governatore del Distretto Lions
Prof. Dott. Renato Sambugaro

Hanno già confermato la loro partecipazione quali ospiti relatori:

Giulio Cavalli
Attore e scrittore
“il dovere per la cultura di informazione e alfabetizzazione nella battaglia antimafia al nord”

Dott. Leonardo GUARNOTTA
Presidente del Tribunale di Termini Imerese

On. Mario TASSONE
Membro della Commissione Parlamentare Antimafia

Dott.ssa Nadia FURNARI
Laurea in Informatica – Scienze dell’informazione
Associazione “Rita Atria”
l’impegno della società civile nella lotta contro le mafie.

I.M:D.
Autore del libro “Catturandi” edito da Flaccovio
“Come e perchè è fondamentale la ricerca dei Latitanti da parte della polizia
giudiziaria”

Pino MANIACI
Giornalista e Direttore di “TELEJATO”

Rosa FRAMMARTINO
Responsabile scientifica del Progetto “Percorsi di Cittadinanza e Legalità”
Consorzio “Oscar Romero”

Cavalli, attore sotto scorta che sfida la mafia

L’intervista – Il 31enne direttore del teatro Nebiolo di Tavazzano con Villavesco, è stato minacciato per i suoi spettacoli che deridono i boss. “Il teatro italiano è omertoso”
“Tengono sotto scacco una nazione grazie alla complicità della politica”
LODI- “C’è una certa fiction che ci vende i mafiosi come geni del male. In realtà sono persone senza credibilità che tengono sotto scacco una nazione solo grazie alle complicità con la politica e i colletti bianchi”.
Giulio Cavalli, 31 anni, attore milanese, molto conosciuto nel lodigiano per aver fondato una compagnia teatrale 8 anni fa e per dirigere il teatro Nebiolo di Tavazzano con Villavesco, è sotto scorta, dall’aprile scorso, caso unico nel panorama teatrale italiano. La sua colpa, agli occhi dei mafiosi, è quella di indagare i rapporti fra mafia (in particolare quella gelese che, secondo Cavalli, è ben presente nel lodigiano), politica e pubbliche amministrazioni, soprattutto per quel che riguarda il riciclaggio di denaro sporco e gli appalti pubblici al Nord.
L’attore ha messo in scena tutto questo nel suo teatro di narrazione. Come se non bastasse, Cavalli, fedele al vecchio slogan “Una risata vi seppellirà”, li ha presi pure per i fondelli i mafiosi nella sua ultima messa in scena “Do ut Des, riti e conviti mafiosi”. Nello spettacolo, scritto da lui insieme a Francesco Lanza, sbeffeggia Cosa nostra raccontando la storia di Totò Nessuno, giovane aspirante mafioso. Attraverso gli occhi di Totò, interpretato da Cavalli, lo spettatore scopre la ritualità della mafia e arriva a riderne in una pièce che è uno sberleffo tagliente e irriverente alla cultura mafiosa.
Quando ha iniziato ad occuparsi di mafia?
“Nel 2006, perchè in quell’anno il Comune di Lodi e di Gela avevano deciso di produrre un mio spettacolo che aveva come scopo quello di continuare l’attività di Peppino Impastato (il giovane ucciso dalla mafia a Cinisi 31 anni fa e diventato un simbolo della lotta alla criminaliltà organizzata, ndr). Per scrivere lo spettacolo ho collaborato con i magistrati e ho lavorato sui documenti giudiziari. I miei viaggi a Gela erano frequenti, così come i miei incontri con il sindaco di Gela. Sapevo che questo mio lavoro era tenuto sotto osservazione. Era passato dagli uffici e dal consiglio comunale. Tutti sapevano su cosa stavo lavorando”.
Ma lei, nello spettacolo, parla anche della mafia al Nord.
“Do ut Des è stato l’inizio di una mia immersione in un certo mondo. Da lì ho cominciato a capire la realtà di Gela, nel lodigiano, e ad occuparmi del fatto che a Tavazzano, dove gestisco un teeatro, una famiglia gelese, i Rinzivillo, ha ottenuto un appalto da quattro milioni di euro per i lavori della centrale termoelettrica (l’operazione, alla fine del 2005, finì nel mirino della procura antimafia, ndr). Parlare della mafia gelese, pensandola a Gela, sarebbe stato un errore. Lo spettacolo è l’occasione per risvegliare un territorio che delega il problema della criminalità organizzata alle regioni del sud”.
Quello che forse ha fatto più arrabbiare i mafiosi è la loro desacralizzazione.
“In “Do ut Des” prendo in giro Riina e Provenzano per l’ortografia che usavano nei pizzini. Lo spettacolo rivendica il diritto a disonorare un onore che, culturalmente, noi non accettiamo”.
E’ per questo motivo che lei è finito nel mirino della mafia?
“Si è partiti dalle minacce via mail, fino a cose molto più pesanti come le gomme tagliate alla mia macchina (ma anche il disegno di una bara, con accanto il nome Cavalli sulla porta del suo teatro e scritte sul furgone dell’attore, ndr). Sulla vicenda c’è un’indagine in corso. Tutto, secondo me, è legato al fatto che nell’ultimo anno e mezzo ci siamo dedicati alla ‘ndrangheta e ad indagare sugli appalti dell’Expo e su quelle famiglie, in Lombardia, che hanno troppa liquidità in un momento di congiuntura economica disastroso”.
Come vive sotto scorta?
“In un modo assolutamente tranquillo. Non amo il voyeurismo che si è sviluppato sulle scorte e poi penso a gente con cui lavoro, come Giancarlo Caselli, che è sotto scorta da decenni. Tuttavia questo è simbolicamente importante, perché significa che lo Stato crede ancora nel valore della parola”.
Cosa pensa, un attore sotto scorta come lei, di uno scrittore che condivide la stessa sorte come Saviano?
“Conosco Saviano e stimo molto il suo lavoro perché ha dimostrato che la parola è importante. Comunque non è la scorta che aumenta la nostra credibilità. Noi raccontiamo cose su cui hanno lavorato magistrati e giornalisti. Siamo i loro megafoni”.
Secondo lei c’è un rischio mafia elevato per quel che riguarda gli appalti dell’Expo?
“E’ la procura nazionale antimafia che dice che la criminalità qui da noi, ha un aspetto prettamente economico. Io racconto cose che sono state indagate, giudicate e magari dimenticate. La previsione futura è che nella zona dell’Expo faranno grandi affari i Barbaro, i Papalia e i Piromalli (famiglie della ‘ndrangheta calabrese finite più volte nel mirino dell’antimafia, ndr) che hanno il controllo della movimentazione terra in quelle zone”.
Lei è sotto scorta, ma il teatro italiano si occupa di mafia?
“Il teatro italiano vive di finanziamenti pubblici e quindi è un teatro omertoso su questi fatti. In questa situazione, una normalità dignitosa è sufficiente per essere eccezionali. Mi chiedo se il teatro civile, in Italia, debba essere per forza solo teatro di memoria senza essere calato nell’attualità. E’ bravo a raccontare quello che è già successo ma poi, dipende dalle amministrazioni di turno, si ferma su qualsiasi cosa che possa turbare i politici”.
Paolo Pergolizzi

La piece
Il picciotto capì che un decreto legge costa meno del tritolo
“Do ut Des, riti e conviti mafiosi” è il titolo dell’ultimo spettacolo di Giulio Cavalli, scritto insieme a Francesco Lanza. La messa in scena sbeffeggia Cosa nostra raccontando la storia di Totò Nessuno, giovane aspirante mafioso. Attraverso gli occhi di Totò, interpretato da Cavalli, lo spettatore scopre la ritualità della mafia e arriva a riderne grazie alla presenza in scena di un insolito Virgilio, il clownesco maestro di cerimonie mafiose Matteo Barbè. La piece diventa uno sberleffo tagliente e irriverente, una rilettura in chiave comica della storia della “parola di 5 lettere” che non esiste nei documenti ufficiali, non appare sulle lapidi, ma uccide. Le registrazioni delle voci di Peppino Impastato e Libero Grassi, ma anche di Totò Cuffaro si intrecciano alla vicenda di Totò Nessuno che da semplice aspirante mafioso di bassa lega arriva a intuire che “un decreto legge costa meno del tritolo” e si appresta a intraprendere una carriera tutta politica all’interno della società dalle 5 lettere, non prima di un pirotecnico comizio-talk show. Fra i collaboratori dello spettacolo Rosario Crocetta, sindaco anti-mafia di Gela, Giovanni Impastato, fratello di Peppino, Giuseppe Maniaci, giornalista di Telejato, tv locale con sede a Partinico che dal’99 informa con nomi e cognomi senza censure su tutto quello che succede in Sicilia.

DA LA LIBERTA’

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Da oggi è possibile acquistare il vostro abbonamento al TEATRO NEBIOLO comodamente online grazie a HAPPY TICKET. Inoltre è già possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli della stagione.

 

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Teatro Nebiolo – Lodi ticket online

Ottobre  2009
Ven 02
Ven 02
Ven 02
Ven 02
Sab 03
Sab 24
Novembre  2009
Sab 07
Sab 28
Dicembre  2009
Dom 20
Gennaio  2010
Sab 16
Sab 23
Febbraio  2010
Sab 13
Sab 20
Marzo  2010
Ven 26
Aprile  2010
Ven 23

 

Stagione 09/10 Teatro Nebiolo: A CIASCUNO IL SUO

E’ online il programma della stagione del Nebiolo 2009/2010

A Ciascuno il suo

tutti gli appuntamenti di Prosa, Musica, gli incontri e le iniziative.

E’ possibile acquistare o prenotare gli abbonamenti scegliendo la propria poltrona, disponibili anche le informazioni su costi e modalità di acquisto.

Attualmente in via di definizione Teatro che passione! la rassegna di Compagnie Filodrammatiche;
La II edizione di Teatrock, concorso per band musicali;
I Musical.

A breve il calendario completo anche degli incontri del Centro di documentazione.

STAGIONE DI PROSA 2009/2010

sabato 3 ottobre ’09 Dionisi Compagnia Teatrale
Patate Una parola senza denti sulla guerra
Sul palco tre donne anziane, molto anziane, raccontano la guerra vista dagli occhi di chi “allora” era bambino, o ragazzo, trasformando quelle piccole storie in storie universali. Non è la guerra raccontata dall’informazione e nemmeno quella rielaborata dagli storici attraverso i documenti, è la guerra del vissuto, è la storia degli uomini e delle donne che nessuno si ricorderà più: non comandanti, non soldati, “solo” persone.
Spettacolo inserito in “LUOGHI COMUNI – residenze teatrali in giro per la Lombardia”

sabato 24 ottobre ’09 Scarlattine teatro
Scirocco. Ballata di viaggio
Un Caronte scafista di nome Joseph aiuta il pubblico ad attraversare il mare, introducendo lo spettacolo con un racconto sull’origine del male. È il mare quotidiano dell’indifferenza, dove abitano i cinque migranti protagonisti di Scirocco, spettacolo in movimento tra musica ed azione teatrale che al tema dell’immigrazione associa il tema del viaggio, del cammino e, indissolubilmente, del ritorno…
Spettacolo inserito in “LUOGHI COMUNI – residenze teatrali in giro per la Lombardia”

sabato 28 novembre ‘09 Compagnia Stabile del Teatro del Popolo
Montedidio
Di Erri De Luca
In poco tempo, a Montedidio, un quartiere di Napoli, un ragazzino di tredici anni si ritrova a crescere per diventare uomo. È bastato compiere tredici anni che subito è stato messo tra gli uomini ad occuparsi di cose adulte. Impara il lavoro, scopre l’amore e il dolore della perdita. Si ritrova solo a fare i conti con la vita. La guarda, la osserva con gli occhi puri di chi ancora non sa, si lascia trasportare dagli eventi per imparare poi a gestirli.

sabato 23 gennaio ‘10 Bottega dei Mestieri Teatrali
A cento passi dal Duomo
Di Giulio Cavalli e Gianni Barbacetto.Con Giulio Cavalli
colpisce l’essenza stessa della mafia al Nord, mettendola a nudo, mostrandone la collusione con la politica e la sua capacità di infiltrarsi nei gangli di potere. Ma la mafia al Nord non rappresenta solo un pericolo per il corretto svolgimento della libera concorrenza…. a Milano e in Lombardia si uccide, come nel profondo sud. Uno spettacolo supportato da dati e documenti per mappare l’attuale situazione, non per creare facile allarmismo, ma per segnalare alla coscienza civile la concreta e reale esistenza di un fenomeno criminale che si muove silenziosamente anche nell’operoso Nord Italia. “una ninna nanna dolce per un risveglio brusco di quella Lombardia che si crede immune dalla mafia”.

Sabato 6 febbraio ’10 Ilinx
Ilinx Machine.  A.T.A. Azienda Traghettatori Anime
Spettacolo per autovettura

La finzione del teatro entra nella realtà, la trasforma. La scena è paesaggio vero e proprio. Artificiale o  naturale che sia. I due parabrezza, i quattro finestrini, sono schermi, occhi che danno sul mondo.
Ma è dentro che succede. Voi, la macchina e la faccenda. La realtà si trasformerà. Trapasserete…
Immaginatevi di essere accompagnati in una macchina.
Immaginatevi di scoprire che siete erroneamente creduti morti.
Immaginatevi la più nobile fra le professioni: i traghettatori di anime.
spettacolo inserito in “LUOGHI COMUNI – residenze teatrali in giro per la Lombardia”

sabato 13 febbraio ‘10 amnesiA vivacE/Circo Bordeaux
Risorgimento Pop
L’Italia non risorge. L’Italia non c’è. La Storia non c’è. Perché è sempre inattendibile, la Storia. Nella
ricostruzione dello storico, come nei ricordi dei testimoni, nelle fiction, come nei romanzi, negli spettacoli. E
allora bisogna prendere tutto con le pinze perché tutto, ahinoi, dev’essere interpretato, aggiornato e
discusso.
Risorgimento pop è uno spettacolo sull’Italia che non c’è, sull’Italia che non sorge, che se è risorta, è
rimorta, uno spettacolo sul Risorgimento, sui quattro padri della patria, Mazzini, Garibaldi, Cavour,
Vittorio Emanuele, e sul suo antipapà, Pio IX. Due attori, risorti e rimorti, immortali cadaveri, soli in scena,
in mancanza di Italia. Per un risorgimento pop.

Venerdì 26 marzo ‘10 Bottega dei Mestieri Teatrali/Napoli Teatro Festival Italia/Next
L’apocalisse rimandata ovvero Benvenuta catastrofe
Di Dario Fo e Franca Rame. Adattamento, regia e interpretazione di Giulio Cavalli
Siamo dinnanzi all’apocalisse più grave di ogni tempo, il disastro ambientale del quale noi stessi siamo responsabili. L’unica via d’uscita sembra essere paradossalmente una catastrofe, che faccia fare al mondo un passo indietro. Giulio Cavalli mette in scena il testo di Fo e Rame aprendolo a contaminazioni diverse e mettendo in moto un singolare teatro d’inchiesta.
Quante volte negli ultimi anni abbiamo sentito parlare di ambiente, ecologia, energie sostenibili e rinnovabili? Quante volte subiamo l’inquinamento nozionistico di teorie e strategie che subito dopo si contraddicono o rimangono oscure? Il teatro può (e forse, deve) raccontare questo nostro rapporto prevaricante con l’energia in modo diretto, semplice ma non banalizzato e, perché no, istruttivo. L’apocalisse rimandata non è un campanello d’allarme (quello è suonato già tempo fa e non cene siamo accorti) ma piuttosto una “riunione condominiale”in teatro per decidere come rimboccarsi le maniche e chi fa cosa.

Venerdì 23 aprile ‘10 Teatro dei Limoni
Hamburger
“…Non si sale sul ring senza un buon motivo, e io ne ho almeno due.
Il primo è la rabbia. Mi scorre nelle vene, lungo le braccia, arriva nei pugni. E’ il mio ossigeno. E’ quello che mangio, che bevo. Non posso farne a meno. Amo stare qua sopra. E’ tutto il mio mondo. Un quadrato di luce e, attorno, il nulla….”
“…Il secondo motivo, invece, è Dante. E’ per colpa sua se sono qui.”
La storia di un ragazzo affetto da Disturbo Esplosivo Intermittente, che sin dall’adolescenza mostra un carattere eccessivamente violento, che lo porterà, dopo una serie di eventi negativi ad affrontare il riformatorio prima ed il carcere poi, fino all’incontro con un terapeuta, che, scoperta la sua patologia lo indirizzerà verso la boxe….”

STAGIONE DI MUSICA 2009/2010
Sabato 7 novembre ’09  Bar Boon Band
Randagi di Cristallo
Musica e poesia con i senza tetto della Stazione Centrale di Milano

sabato 16 gennaio ‘10 Mondorchestra
La mafia non esiste
Musica popolare siciliana

sabato 20 febbraio ‘10 Contrabbanda
Musica senza frontiere
La banda degli ottoni di Milano

Domenica 20 dicembre ‘09
NANNI SVAMPA
50 anni di storia musicale lombarda

CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PER UN TEATRO CIVILE 2009/2010
Giancarlo Caselli
Carlo Lucarelli
Raffaele Cantone e  Antonio Ingroia e Alberto Nobili
“L’etica libera la bellezza” video e incontro con Don Luigi Ciotti
“La santa” video e incontro con Ruben Oliva
Marco Travaglio
Biondani/ Malaguti/ Gerevini “Popolare 4 anni dopo”
Gioacchino  Genchi


BIGLIETTI
intero € 12,00
ridotto *, convenzionato € 8,00
*giovani fino a 25 anni, over 60, studenti con tessera universitaria, gruppi di oltre 10 persone
per gli spettacoli Patate, Scirocco, Ilinx Machine A.T.A ingresso unico € 3,00
per il concerto di Nanni Svampa ingresso unico € 15,00

ABBONAMENTI:
PROSA: n. 5 spettacoli a € 37,50
PROSA IN COPPIA: valido per due persone n. 5 spettacoli a €  70,00
In abbonamento: Montedidio, A 100 passi dal Duomo, Risorgimento pop, L’apocalisse rimandata ovvero Benvenuta catastrofe, Hamburger
N.B. Gli abbonamenti Prosa e Prosa in coppia danno la possibilità di mantenere la propria poltrona anche per gli incontri gratuiti del Centro di documentazione previa prenotazione.     

MUSICA: 3 concerti a € 22,50
(Nanni Svampa FUORI abbonamento)

TEATRO CHE PASSIONE ! Rassegna filodrammatiche: 4 spettacoli a € 30,00

ADOTTA UNA POLTRONA: gli spettacoli di Prosa*, Teatro che passione e Musica a € 97,50
*fuori abbonamento solo Ilinx machine ATA
N.B. con questa formula l’abbonato acquisisce il diritto di disporre delle propria poltrona previa prenotazione anche per tutte le altre manifestazioni organizzate dal Teatro Nebiolo siano esse gratuite o a pagamento.                    

Modalità di prenotazione e orari biglietteria:
prenotazione telefonica :  numero 331 9287538 dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:00; nei giorni di spettacolo è possibile effettuare la prenotazione telefonica a partire da 1 ora prima dell’inizio spettacoli.
È possibile effettuare la prenotazione anche via mail all’indirizzo

info@teatronebiolo.org

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(in questo caso la prenotazione si considera valida solo se viene confermata dalla biglietteria).
Orari biglietteria: da lunedì a venerdì dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 presso gli uffici del teatro ; nei giorni di spettacolo 1 ora prima dell’inizio presso il teatro.

Teatro Nebiolo
Via IV Novembre snc – Tavazzano con Villavesco (LO)