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Marsala

La parola funziona: a Castelvetrano non ci sarà la partita in memoria del mafioso amico di Messina Denaro

paolo_forte_memorialDunque, andando con ordine: a Castelvetrano hanno pensato bene di intitolare un memorial calcistico a Paolo Forte, mafioso nonché amico di Messina Denaro morto qualche anno fa, noi ne abbiamo scritto qui, si è alzato (per fortuna) un coro di critiche e abbiamo avuto la risposta patetica degli organizzatori a cui ci siamo permessi di controrispondere qui.

Ora il Sindaco di Castelvetrano (che si rilancia nella solita tiritera del “fango” e “della tanta gente onesta” dimenticandosi che ci riferiamo ad uno, uno solo, che era mafioso) comunica che la partita è annullata.

Bene.

A Marsala si spara

E quando si ricomincia a sparare non è mai una buona notizia. E la politica reagisce, vero?

È stata un’esecuzione mafiosa. A riferirlo sono gli investigatori della Squadra Mobile di Trapani, che tuttora sono al lavoro per scoprire il movente e soprattutto i mandanti dell’omicidio avvenuto questa mattina in contrada Samperi a Marsala. Si tratta di Baldassare Marino, un imprenditore del settore edile di 67 anni, con precedenti per associazione a delinquere di stampo mafioso. Marino è stato raggiunto al torace e alle gambe da numerosi colpi di fucile esplosi a distanza ravvicinata mentre si trovava a bordo della sua Opel Astra.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti guidati dal Vice Questore Giovanni Leuci, l’uomo avrebbe cercato invano di scappare, in quanto lo sportello del lato guida della vettura era già aperto. Ad avvertire la polizia, sono stati i dipendenti dell’autofficina Car Diesel,  poco distante dalla zona dell’efferato delitto. Secondo i rilievi del medico legale, l’omicidio si è consumato nella notte.
Molto probabilmente, la vittima aveva un appuntamento nel luogo dove è stato ucciso, una sorta di incontro chiarificatore conclusosi in una vera e propria tragedia.
Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Antonella Trainito.
Ciò che veramente non possono trascurare gli investigatori, è una croce realizzata con tralci di viti, che verosimilmente potrebbe trattarsi di un segnale in codice mafioso.
Baldassare Marino era socio di una ditta di calcestruzzi sita in contrada Strasatti, una zona di periferia molto isolata.