Vai al contenuto

#nonmifermo

#nonmifermo domani a Bergamo non ci fermiamo anche per loro

Segrate, 16 febbraio 2010 – All’alba è iniziato l’ennesimo sgombero. È stato il turno del campo rom di Segrate dove vivevano più di 130 persone e dove, anche in questo caso, erano in atto processi positivi d’integrazione.
—-
La Lettera delle maestre dei bambini rom

Ciao Marius, ciao Cristina, Ana, ciao a voi tutti bambini del campo di Segrate.

Voi non leggerete il nostro saluto sul giornale, perché i vostri genitori non sanno leggere e il giornale non lo comperano.

E’ proprio per questo che vi hanno iscritti a scuola e che hanno continuato a mandarvi nonostante la loro vita sia difficilissima, perché sognano di vedervi integrati in questa società, perché sognano un futuro in cui voi siate rispettati e possiate veder riconosciute le vostre capacità e la vostra dignità.

Vi fanno studiare perché sognano che almeno voi possiate avere un lavoro, una casa e la fiducia degli altri.

Sappiamo quanto siano stati difficili per voi questi mesi: il freddo, tantissimo, gli sgomberi continui che vi hanno costretti ogni volta a perdere tutto e a dormire all’aperto in attesa che i vostri papà ricostruissero una baracchina, sapendo che le ruspe di lì a poco l’avrebbero di nuovo distrutta insieme a tutto ciò che avete. Le vostre cartelle le abbiamo volute tenere a scuola perché sappiate che vi aspettiamo sempre, e anche perché non volevamo che le ruspe che tra pochi giorni raderanno al suolo le vostre casette facessero scempio del vostro lavoro, pieno di entusiasmo e di fatica.

Saremo a scuola ad aspettarvi, verremo a prendervi se non potrete venire, non vi lasceremo soli, né voi né i vostri genitori che abbiamo imparato a stimare e ad apprezzare.

Grazie per essere nostri scolari, per averci insegnato quanta tenacia possa esserci nel voler studiare, grazie ai vostri genitori che vi hanno sempre messi al primo posto e che si sono fidati di noi.

I vostri compagni ci chiederanno di voi, molti sapranno già perché ad accompagnarvi non sarà stata la vostra mamma ma la maestra. Che spiegazioni potremo dare loro? E quali potremo dare a voi, che condividete con le vostre classi le regole, l’affetto, la giustizia, la solidarietà: come vi spiegheremo gli sgomberi? Non sappiamo cosa vi spiegheremo, ma di sicuro continueremo ad insegnarvi tante, tante cose, più cose che possiamo, perché domani voi siate in grado di difendervi dall’ingiustizia, perché i vostri figli siano trattati come bambini, non come bambini rom, colpevoli prima ancora di essere nati.

Vi insegneremo mille parole, centomila parole perché nessuno possa più cercare di annientare chi come voi non ha voce.

Ora la vostra voce siamo noi, insieme a tantissimi altri maestri, professori, genitori dei vostri compagni, insieme ai volontari che sono con voi da anni e a tanti amici e abitanti della nostra zona.

A presto bambini, a scuola.

Le vostre maestre:

Irene Gasparini, Flaviana Robbiati, Stefania Faggi, Ornella Salina, Maria Sciorio, Monica Faccioli con Romana Vittoria Gandossi.

#nonmifermo Lo dice anche chiesacattolica.it

Che a Bergamo, sabato 12 maggio vale la pena partecipare alla seconda Agorà di #nonmifermo. E, al di là delle facili ironie sui patetici inseguimenti di qualcun’altro nel campo dei cattolici, è una segnalazione che ha un senso politico. Perché non ci fermiamo. Ostinatamente, seriamente e rivendicando il diritto alla speranza andiamo a prenderci la Lombardia migliore partendo dalle fragilità e dalle debolezze da custodire. Amiamo le differenze e lavoriamo per la coesione, la contaminazione e un diverso modo di stare insieme. Senza la sussidiarietà di forma formigoniana ma con la solidarietà come scritta nella Costituzione. Sabato a Bergamo, in fondo, parte la nostra più bella campagna progettuale. Per la Lombardia migliore che già c’è.

L’evento su facebook.

Il programma della giornata.

#nonmifermo AMO LE DIFFERENZE – INTE(G)RAZIONE CONTRO IL RAZZISMO

Non ci fermiamo. Ostinatamente, seriamente e rivendicando il diritto alla speranza andiamo a prenderci la Lombardia migliore partendo dalle fragilità e dalle debolezze da custodire. Amiamo le differenze e lavoriamo per la coesione, la contaminazione e un diverso modo di stare insieme. Senza la sussidiarietà di forma formigoniana ma con la solidarietà come scritta nella Costituzione. Sabato a Bergamo, in fondo, parte la nostra più bella campagna progettuale. Per la Lombardia migliore che già c’è.

AMO LE DIFFERENZE – INTE(G)RAZIONE CONTRO IL RAZZISMO
sabato 12 maggio 2012 14.30 Bergamo – via della Vittoria, 1 – AUDITORIUM SAN SISTO

Non Mi Fermo è il luogo in cui stiamo mentre ci prendiamo la responsabilità di ascoltare, ascoltarci e fare politica. Insieme. Non Mi Fermo non è un partito, non è una corrente (anche se le porte sono sempre aperte) e non è un movimento sostitutivo: Non Mi Fermo è un luogo di analisi e una proposta sempre in fieri. Cittadini e amministratori per cogliere l’opportunità, le buone pratiche e le possibili strade da percorrere.

Intervengono:

GIULIO CAVALLI – attore, scrittore, regista e consigliere regionale della Lombardia;
EDDA PANDO – membro della Rete Immigrati autorganizzati (comitato immigrati auto organizzati )
ANTONIO MUMOLO – Avvocato e Presidente Associazione Avvocato di Strada Onlus. Il progetto “Avvocato di strada” si pone l’obiettivo di tutelare i diritti delle persone senza dimora.
MAURIZIO MARTINA – consigliere regionale della Lombardia e segretario regionale del Partito Democratico;
ROMANA VITTORIA GANDOSSI – insegnante di Adro (BS);
HENRI OLAMA – formatore, musicista e scrittore;
PINO PETRUZZELLI – attore e regista;
FILIPPO FOSSATI – Presidente UISP (Unione italiana sport per tutti). L’associazione ha l’obiettivo di estendere il diritto allo sport a tutti i cittadini;
LUCIANO SCAGLIOTTI – Presidente ENAR ITALIA (European Network Against Racism). L’European Network Against Racism (ENAR) è una rete europea di oltre 700 organizzazioni che lavorano per combattere il razzismo in tutti gli Stati membri dell’UE e agisce come la voce del movimento anti-razzista in Europa;
ENRICO BALLARDINI – musicista e attore teatrale;
FONDAZIONE MIGRANTES – organismo costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana per assicurare l’assistenza religiosa ai migranti, italiani e stranieri;
MANILA FILELLA – non mi fermo;
CLAUDIO BELLINZONA – non mi fermo;
BRUNO GOISIS – membro della “Comunità Ruah”. La Comunità Ruah è un centro di accoglienza maschile per immigrati situato nella città di Bergamo;
TODO CAMBIA – associazione interculturale antirazzista.

http://www.nonmifermo.it/

20120505-112431.jpg

#nonmifermo Ripensare il suolo, ripensare il cemento, ripartire dall’analisi

Proprio ieri sera in Feltrinelli a Milano, in occasione della presentazione del libro di Luca Martinelli “La caduta di Stalingrado” su Sesto San Giovanni e l’ex Area Falck che vi consiglio, discutevo con l’amico Mario Portanova e con il rappresentante di Legambiente Lombardia, Damiano Di Simine, della carente analisi dei numeri: del consumo di suolo in Italia si parla molto, si fa troppo poco e interpreta pochissimo. Per questo credo che la riflessione di Claudio per #nonmifermo possa essere uno strumento da cui partire per le proposte. Per prendere il proprio lavoro sul serio, leggere i numeri per costruire una chiave di lettura e trovare la sintesi dell’agire. Insieme. Politica, insomma.

Sul cemento, invece, vale la pena fare qualche riflessione in più. Anzitutto, sui numeri. Infatti, si potrebbe pensare che l’aumento del numero degli edifici sia proporzionale a quello rilevato per la popolazione italiana. Purtroppo, non è così. All’11% di incremento (pari a oltre 1.500.000 edifici in più rispetto a 10 anni fa), la popolazione italiana è cresciuta solo del 4,3%. Più o meno la stessa proporzione che si rileva considerando un altro denominatore, quello delle abitazioni, cresciuto meno del 6%.

Con ciò l’Istat non fa altro che confermare una condizione allarmante che da molto tempo associazioni e movimenti politici (molti dei quali però fuori dal Parlamento) denunciano instancabilmente. Solo pochi mesi fa, FAI e WWF avevano ricostruito la drammatica situazione del consumo di suolo in un dossier intitolato “Terra Rubata – Viaggio nell’Italia che scompare”. Nel rapporto appare ancora più evidente la gravità delle ripercussioni determinate da politiche pro-cemento; in particolare, attraverso il graduale smantellamento da parte dei governi Berlusconi non solo di auspicate “logiche pianificatorie” (vengono in mente le parole di Adriano Olivetti: “L’urbanistica reclama la pianificazione”), sostituite dal concetto di “mera realizzazione” (alla base della c.d. “Legge Obiettivo” e dei provvedimenti approvati dal 2001 al 2006), ma anche di un rigido sistema di controlli e verifiche. Un’Italia letteralmente erosa, che al ritmo di consumo attuale nei prossimi 20 anni rischia di perdere altri 600mila ettari di suolo. In altre parole, un quadrato di 6.400 Kmq.

Nel post anche le linee guida per le proposte.

20120503-161021.jpg

Brescia e le nocività

Andrea sul sito di #nonmifermo ci aggiorna sulla battaglia contro le nocività a Bresciauna mozione che verrà votata nel prossimo consiglio comunale, in cui si esprime la contrarietà alla discarica di amianto e si chiede all’imprenditore (Faustini, gruppo Profacta S.p.A.) di sospendere i lavori, almeno fino alla sentenza del Consiglio di Stato. Inoltre è stato redatto un documento con cui i capigruppo incaricano il sindaco di chiedere alla regione Lombardia la revisione dell’iter autorizzativo. Una lotta non semplice che è costata molta fatica ai membri del comitato e a tutti i cittadini che hanno dato il proprio contributo. Una manifestazione civile e pacifica di protesta che è stata anche oggetto di tentativi di intimidazione da parte delle forze dell’ordine che nei giorni scorsi hanno chiesto i documenti a molte persone che si fermavano ad esprimere solidarietà allo scioperante di turno o semplicemente a leggere i manifesti esposti. In seguito a quanto è stato deciso ieri durante il consiglio comunale, il comitato ha deciso di sospendere lo sciopero della fame fino al 7 maggio (prossima seduta del Consiglio comunale). La lotta però continuerà, infatti, da mercoledì 2 maggio il comitato sarà ancora presente in Piazza Loggia dalle 18 alle 20, per ricordare al sindaco ed ai capigruppo il rispetto degli impegni presi.

Noi (nel nostro piccolo) dopo avere chiesto e ottenuto l’audizione del comitato in Regione, stiamo chiedendo chiarimenti su alcune stranezze nell’iter autorizzativo e  “contando” le opinioni. Perché la lezione di indignazione (civilissima e democratica) dei cittadini bresciani arriva al Pirellone come un debole soffio ed è il caso di spalancare le finestre.

Mettetelo in agenda: #nonmifermo a Bergamo il 12 maggio per ‘AMO LE DIFFERENZE – INTE(G)RAZIONE CONTRO IL RAZZISMO’

Si continua. Per la Lombardia migliore e per partire dalle buone pratiche. Perché il tema dell’integrazione ha bisogno di uscire dalla retorica dei pro e dei contro e diventare amministrazione delle diversità. #nonmifermo non si ferma e ne parliamo a Bergamo, terra di Lega e di risposte poco convincenti del centrosinistra. Per smettere di parlare della categoria dei “deboli” e farsi carico delle debolezze di tutte le categorie. L’evento su facebook (da condividere e fare girare) è qui. Vi aspettiamo. Senza fermarsi.

Non Mi Fermo è il luogo in cui stiamo mentre ci prendiamo la responsabilità di ascoltare, ascoltarci e fare politica. Insieme. Non Mi Fermo non è un partito, non è una corrente (anche se le porte sono sempre aperte) e non è un movimento sostitutivo: Non Mi Fermo è un luogo di analisi e una proposta sempre in fieri. Cittadini e amministratori per cogliere l’opportunità, le buone pratiche e le possibili strade da percorrere.

Intervengono:

GIULIO CAVALLI – attore, scrittore, regista e consigliere regionale della Lombardia;
EDDA PANDO – membro del comitato immigrati auto organizzati e fondatrice del circolo Arci Todo Cambia. È sostenitrice della campagna per la cittadinanza “L’Italia sono anch’io”;
ANTONIO MUMOLO – Avvocato e Presidente Associazione Avvocato di Strada Onlus. Il progetto “Avvocato di strada” si pone l’obiettivo di tutelare i diritti delle persone senza dimora.
MAURIZIO MARTINA – consigliere regionale della Lombardia e segretario regionale del Partito Democratico;
ROMANA VITTORIA GANDOSSI – insegnante di Adro (BS);
HENRI OLAMA – formatore, musicista e scrittore;
PINO PETRUZZELLI – attore e regista;
FILIPPO FOSSATI – Presidente UISP (Unione italiana sport per tutti). L’associazione ha l’obiettivo di estendere il diritto allo sport a tutti i cittadini;
LUCIANO SCAGLIOTTI – Presidente ENAR ITALIA (European Network Against Racism). L’European Network Against Racism (ENAR) è una rete europea di oltre 700 organizzazioni che lavorano per combattere il razzismo in tutti gli Stati membri dell’UE e agisce come la voce del movimento anti-razzista in Europa;
ENRICO BALLARDINI – musicista e attore teatrale;
FONDAZIONE MIGRANTES – organismo costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana per assicurare l’assistenza religiosa ai migranti, italiani e stranieri;
MANILA FILELLA – non mi fermo;
CLAUDIO BELLINZONA – non mi fermo;
BRUNO GOISIS – membro della “Comunità Ruah”. La Comunità Ruah è un centro di accoglienza maschile per immigrati situato nella città di Bergamo;
TODO CAMBIA – associazione interculturale antirazzista.

http://www.nonmifermo.it/

Per fare chiarezza sul processo Dell’Utri

La stampa, in primo luogo, ha erroneamente scritto che la V Sezione Penale della Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza d’Appello del Tribunale di Palermo, accogliendo il ricorso della difesa Dell’ Utri e che il giudizio ripartirà da un nuovo processo d’Appello.
In realtà, non tutto il processo per concorso esterno in associazione mafiosa è stato rinviato a un nuovo appello: la Cassazione ha confermato in via definitiva l’assoluzione  per i fatti che gli venivano contestati dopo il 1992, per aver costituito il tramite di un’alleanza politica tra la mafia e il partito di Forza Italia; ha annullato la sentenza e rinviato il processo a un nuovo appello a Palermo, ma solo “nel capo relativo al reato del quale l’imputato è stato dichiarato colpevole”, dunque le accuse fino al 1992. L’assoluzione per l’accusa di concorso esterno per il periodo successivo, contestazione dovuta al fatto di essere stato vicino agli interessi di cosa nostra attraverso la politica, invece, è confermata in via definitiva. Pertanto, è stato assolto. Il nuovo processo d’appello potrà condannarlo solo per il capo di imputazione che si conclude prima della fine del 1992, dunque precedentemente al momento in cui Dell’Utri intrecciava rapporti politici con Berlusconi e Fininvest.

L’analisi di Manila Filella la potete leggere sul sito di #nonmifermo.

#nonmifermo riparte: Bergamo, 12 maggio. Lavori in corso.

Ecco il post di Claudio:

Lo scorso 3 marzo abbiamo provato a dare sostanza a ciò che consideriamo uno dei nostri obiettivi: essere “collettori attivi” di idee, esperienze e progetti. In altre parole, condividendo e promuovendo le prassi della buona politica. Perché la politica è un bene comune troppo prezioso per non essere difeso, sostenuto, esercitato.

Quel giorno sul palco di NON MI FERMO, di fronte a circa 250 persone, c’erano politici, attivisti, associazioni, intellettuali, lavoratori. Tanti cittadini che, come afferma la nostra Costituzione (art. 4), provano ogni giorno a “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”. Il tema di quella prima “agorà” era etica e politica. Tanti gli argomenti e le proposte: informazione, tutela del territorio, disagio mentale, immigrazione, trasporto pubblico, acqua pubblica, acquisto solidale, legalità.

Qui i materiali e le azioni che abbiamo presentato: http://www.nonmifermo.it/materiali-e-documenti/.

Naturalmente, quello è stato solo il primo passo. Come annuncia il nostro stesso motto, infatti noi non ci fermiamo. Andiamo avanti perché è solo con la costanza e l’impegno che possiamo farcela.

Questa volta sarà la volta di Bergamo. Il prossimo 12 maggio (c/o Auditorium San Sisto, via della Vittoria, 1 – a partire dalle 14.30), dedicheremo la nostra prossima “agorà” ai temi del razzismo e dell’inte(g)razione.

Perché a Bergamo?

Perché Bergamo è ritenuta una città leghista. Proprio a Bergamo, solo pochi giorni fa si sono radunate, le truppe cammellate del Nord si sono ritrovate per fare “pulizia” dopo una storia (una delle tante, in verità) di finanziamenti illeciti, nepotismo politico, truffa ai danni dello stato, criminalità organizzata. Noi però siamo convinti che esista una Bergamo ben diversa. Una città di cultura (qui nacquero Donizetti, Mascheroni, Piatti, Papa Roncalli, Gavazzeni, Bonatti), di tradizione cattolica, solidale, europea, illuminata.

Perché parlare di razzismo e inte(g)razione?

Perché la storia ci ha insegnato come, soprattutto in momenti di crisi economica, sia elevato il rischio d’inciviltà o l’abbandono a derive razzistiche. E questo si chiama fascismo. Il fascismo della prevaricazione, della violenza contro l’altro, il diverso, il più debole. Il fascismo di chi trasforma la storia a proprio uso e consumo per difendere un proprio interesse esclusivo, per altro contro ogni logica e motivazione economica, ma negando la straordinaria opportunità insita nel confronto/incontro con altre culture o l’esercizio attivo di virtù fondamentali per la crescita di ogni società come la solidarietà e l’uguaglianza.

Noi vogliamo “restare umani”. Non cedere davanti al ricatto di una (sub)cultura che ha permesso alla giunta della Regione Lombardia di redigere la cosiddetta “Legge Harlem”, oggi fortunatamente impugnata dal Governo, anche in virtù della nostra Costituzione che all’art. 3 ci ricorda:

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese

In Italia, per altro, la popolazione immigrata è più giovane e incide positivamente sul nostro equilibrio demografico e sulla forza-lavoro. Attraverso la disponibilità a inserirsi in tutti i settori lavorativi, creando lavoro (ca. 230.000 piccole imprese), occupandosi dell’assistenza delle famiglie, degli anziani e dei malati, versando annualmente oltre 7 miliardi di contributi previdenziali.

Con noi, tanti ospiti (l’elenco completo sarà comunicato nei prossimi giorni) e il supporto di tante associazioni.

Questi alcuni degli argomenti che saranno discussi: diritto di cittadinanza, caporalato, razzismo, sfruttamento, CIE, progetti di inte(g)razione attiva attraverso lo sport.

Il 12 maggio, a Bergamo. Non fermiamoci. Non mancate.

#nonmifermo Quando le proposte si declinano e prendono forma

Avevamo parlato dello scaffale della legalità. Una proposta semplice ma significativa da esportare facilmente ovunque (basta un consigliere comunale, la calendarizzazione e la votazione). Arthur ci scrive che qualcosa si muove anche dalle sue parti:

La prima agorà di Nonmifermo, che si era focalizzata su “Etica e Politica”,  ha dato vita ad un buon numero di idee e proposte (le trovate qui) messe a disposizione di chiunque abbia la possibilità di farsene carico all’interno delle Istituzioni.
Fra queste l’ODG “Scaffale della Legalità”,  che prevede di designare nelle biblioteche cittadine un’apposita sezione dedicata alla legalità appunto.
L’idea è piaciuta a Stefano Bonomi ed Anna Falsina, due giovani consiglieri d’opposizione del piccolo Comune bresciano di Trenzano.
Ieri mattina, infatti, hanno presentato la mozione che approderà e sarà discussa in Consiglio Comunale a fine mese.