Tag: Raymond Carver

  • Soltanto così poteva andare a dormire tranquillo, con il senso di soddisfazione di qualcosa di iniziato e concluso.

    Soltanto così poteva andare a dormire tranquillo, con il senso di soddisfazione di qualcosa di iniziato e concluso.

    Per Raymond Carver scrivere racconti brevi non era una scelta ma un’esigenza: non solo le giornate di lavoro lo lasciavano stremato, con poche energie, ma da un momento all’altro i suoi figli potevano iniziare a piangere, obbligandolo a interrompere quello che per lui era il suo vero lavoro, la scrittura. La forma del racconto breve gli permetteva di sedersi e, in una sola, rapida seduta serale, iniziare e finire una storia. Soltanto così poteva andare a dormire tranquillo, con il senso di soddisfazione di qualcosa di iniziato e concluso.

    (è l’incipit, bellissimo, di un post di Studio qui)

  • Questa mattina è stata portentosa.

    Questa mattina è stata portentosa. Un po’ di neve
    copriva il terreno. Il sole galleggiava in un limpido
    cielo azzurro. Anche il mare era azzurro e verde-azzurro
    fino all’orizzonte.
    Neanche un’increspatura. Calmo. Mi sono vestito e sono uscito
    a fare una passeggiata – deciso a non tornare indietro
    prima d’aver assorbito tutto quello che la Natura aveva da offrirmi.
    Sono passato accanto a vecchi alberi curvi.
    Ho attraversato un campo disseminato di pietre
    dove la neve s’era ammucchiata in banchi. Ho proseguito
    fino ad arrivare alla scogliera.
    Da lì ho guardato il mare e il cielo e
    i gabbiani che volteggiavano sulla spiaggia bianca
    laggiù. Tutto bello. Tutto immerso in una luce
    pura e fredda. Ma poi, al solito, i miei pensieri
    hanno cominciato a vagare. Con uno sforzo di volontà
    ho cercato di vedere quel che vedevo
    e nulla più. Mi sono dovuto dire che era questo
    che contava, non le altre cose. (E ci sono riuscito,
    per qualche istante!) Per qualche istante
    sono riuscito a scacciare i soliti pensieri su
    quel che è giusto o sbagliato – il dovere,
    i teneri ricordi, i pensieri di morte, come dovrei comportarmi
    con la mia ex moglie. Tutte le cose
    che speravo sparissero questa mattina.
    Le cose con cui convivo ogni giorno. Quel che
    ho calpestato per continuare a vivere.
    Per qualche istante mi sono distratto
    da me stesso e da tutto il resto. Ne sono sicuro.
    Perché quando mi sono voltato non sapevo più
    dov’ero. Finché alcuni uccelli non si sono alzati
    dagli alberi contorti. E sono volati
    nella direzione in cui dovevo andare.

    (Raymond Carver)