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rosario perri

A Desio finalmente un “bel” sindaco sceriffo

torredesio

In tempi di politici “sceriffi” con i fragili, i deboli e i bisognosi ogni tanto succede che un sindaco eserciti la propria carica per sfidare i prepotenti. Ed è, secondo me, una notizia bellissima perché rivaluta la politica come strumento naturale della giustizia. Per questo credo che il sindaco di Desio Roberto Corti che finalmente chiede i danni al fedifrago (condannato e poi prescritto) dirigente comunale Rosario Perri abbia bisogno del sostegno e della vicinanza di tutti, indipendentemente dal colore politico. Per farsi un’idea sul personaggio basta fare un giro proprio sul blog, qui.

Sull’arresto di Ponzoni. A caldo.

Quando hanno arrestato Ponzoni mi sono chiesto “per cosa?”. C’era l’imbarazzo per la scelta. La verità è che noi dobbiamo andare con la giacca per salvare l’onore del consiglio regionale: Boni e Formigoni sono ormai scollegati dal resto del mondo. Dal punto di vista etico, la classe dirigente nominata dal centrodestra ha sonoramente fallito. Le inchieste lo dimostrano. Chiederò le dimissioni di Formigoni, della giunta e dell’ufficio di presidenza. Aspettiamo che nell’ufficio di presidenza ci sia il turnover di tutti i consiglieri regionali del Pdl? E ovviamente lo farò indossando una felpa.

Ponzoni si dimetta

Dichiarazione di Chiara Cremonesi e Giulio Cavalli,

consiglieri regionali Sinistra Ecologia Libertà

“Apprendiamo oggi che le indagini a carico del segretario della Presidenza del Consiglio Massimo Ponzoni sono state prorogate e si ampliano arrivando ora a coinvolgere anche il vicepresidente della provincia di Monza e Brianza, Antonino Brambilla, e l’ex-assessore Rosario Perri, chiamato in causa alcuni mesi fa nelle carte della maxi-operazione contro la ‘ndrangheta.

E’ da oltre un anno che pesa su Ponzoni l’accusa di corruzione, mentre i magistrati negli atti di Infinito lo definiscono ‘capitale sociale dell’organizzazione criminale’.

La sua permanenza nell’Ufficio di presidenza è un oltraggio al ruolo di garanzia che gli è proprio e al prestigio dell’istituzione. E il punto non è più rinviabile. Ponzoni faccia finalmente il dovuto passo indietro”.

 

Milano, 28 luglio 2011

Ponzoni, sempre lui

Indagato per la milionesima volta. Con compagnie eccellenti: l’ex sindaco di Giussano Franco Riva e l’ex assessore provinciale Rosario Perri, dimessosi dall’incarico un anno fa sulla scia delle intercettazioni dell’operazione “Infinito” che ha sgominato le cosche della ‘Ndrangheta nel nostro territorio. Nell’inchiesta, condotta dal sostituto procuratore della Repubblica cittadina Giordano Baggio, altri indagati, tra i quali due imprenditori brianzoli e due funzionari della Regione Lombardia. Intanto lui, Massimo Ponzoni, rimane seduto nella poltrona di fianco a quella abbandonata ufficialmente questa mattina da Filippo Penati. E la Regione Lombardia sembra sempre di più un’oligarchia criminale.