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Giulio Cavalli

Mi spiego. Ancora.

Rispetto tutte le opinioni. Tutte. Quelle che mi arrivano via mail, che stanno nei commenti del blog o di fb. Per amore dell’equilibrio taglio (personalmente, nel mio metro di giudizio) quelle troppo entusiastiche e le critiche tardive di chi mi ha sempre boicottato e mi richiama alla fedeltà (ma a chi? a cosa?). Sto cercando anche di rispondere a tutti. Intanto qui provo a raccontare la mia posizione. Che non è oggettivamente giusta e non è obbligatoriamente condivisibile. Ma è mia, in un posto dove le opinioni proprie sono una rarità.

Lonate che resiste

La gente guarda il volantino, qualcuno apprezza e li incoraggia, qualcuno legge e lo restituisce. Succede a Lonate Pozzolo e le mani sopra al volantino sono quelle dei ragazzi di Ammazzateci Tutti Lombardia coordinati dall’amico Massimo Brugnone. Ogni volta che vengo invitato penso a quanto sia una privilegio ma in questo caso il profumo ha la forma di una Lombardia che vede, che sente e che parla. Perché nel gioco della ‘ndrangheta lombarda non possono esistere mezze misure e perché la gente ha già raccontato di essere in anticipo sulla costruzione degli anticorpi. Se avete voglia e tempo ci vediamo lì.

Caso MaVib: interrogazione urgente

Interrogazione ex art. 115

I sottoscritti consiglieri regionali

vista la incredibile decisione assunta dalla MaVib di Inzago di licenziare 13 lavoratrici con un provvedimento dal chiaro significato discriminatorio;

rilevato che le difficoltà dell’azienda erano certo note da tempo, tanto da aver motivato il ricorso alla cassa integrazione e che già questo provvedimento aveva riguardato già le sole donne impiegate nella produzione e che, di conseguenza, già era in qualche modo nell’aria che la vicenda avrebbe potuto avere sviluppi ben al di là di una vertenza come purtroppo tante altre in questo periodo;

sottolineato che non è in alcun modo accettabile che sulle donne si scarichino pesantemente le conseguenze delle crisi industriali e che, soprattutto, le istituzioni rappresentative non possono accettare che ritornino pregiudizi e comportamenti concreti che ledono la dignità delle donne, le discriminano e ne svalorizzino le competenze e le capacità professionali;

espressa la piena solidarietà alle 13 lavoratrici della MaVib,

interrogano il Presidente e la Giunta regionale per sapere se intendano

  • avviare un immediato intervento a fronte della crisi aziendale della MaVib;
  • assumere prowedimenti a tutela della dignità delle donne licenziate, assicurando loro il sostegno, anche eventualmente in via giudiziaria, per le azioni contro la discriminazione subita.

 

Milano, 1 luglio 2011

Giulio Cavalli

Chiara Cremonesi

Elisabetta Fatuzzo

Gianmarco Quadrini

Enrico Marcora

Valerio Bettoni

Arianna Cavicchioli

Sara Valmaggi

 

GIULIO CAVALLI LASCIA IL GRUPPO ITALIA DEI VALORI: “SI DIVIDONO LE STRADE, NON I VALORI COMUNI”

Milano, 1 luglio 2011 – “Abbiamo fatto un percorso insieme all’interno del Consiglio Regionale in un anno lungo, faticoso e ricco di soddisfazioni. Oggi le diverse sensibilità ci spingono ad un gesto di chiarezza, dividendo le nostre strade ma non i valori che ancora ci accomunano”. Con queste parole Giulio Cavalli annuncia di lasciare il Gruppo Italia dei Valori del Consiglio regionale lombardo.

“Rispettiamo la scelta di Giulio Cavalli di indirizzare il suo impegno all’interno di un altro partito, consapevoli che continueremo a ritrovarci dalla stessa parte nelle future battaglie”, è il commento del Capogruppo regionale dell’Italia dei Valori, Stefano Zamponi.

“La stima e il rispetto reciproci – sottolinea il consigliere IdV Francesco Patitucci non vengono e non verranno meno anche nel prosieguo del lavoro”.

“Giulio Cavalli ha rappresentato e rappresenterà una risorsa, a prescindere dalla collocazione all’interno dell’aula consiliare – aggiunge il consigliere IdV Gabriele Sola -. La sua generosità nel combattere battaglie vitali per la legalità e contro tutte le mafie ne fa un alleato di riferimento, oggi come ieri”.

 

Gruppo Italia dei Valori

Consiglio regionale della Lombardia