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Spettacoli

Io a Cesano Boscone: il mutevole racconto dei fatti

Passano pochi giorni, apro la posta, leggo in rete e scopro novità che si sono autoprodotte e riprodotte in modo autonomo. Come tante piccole mezze verità che ciondolano contente come fossero mezze bugie. Qualcuno scrive Cavalli si sarà convinto che D’Avanzo è uno degli angioletti dipinti sulle volte degli altari? Oppure gli sarà stato imposto il silenzio, essendo anche un esponente di spicco dell’Italia dei Valori a livello regionale, sui giornali scopro di avere addirittura fatto pace (!) con il Sindaco D’Avanzo che scrive “equivoco chiarito”.

Vista da qui, del resto, sembrerebbe una piccola diatriba da cortile che merita solo di lasciare cadere la polvere ma qualche minuto per puntualizzare credo che sia ben speso per i pochi affezzionati di questo blog:

– ho preferito non ricevere alcun compenso a Cesano Boscone perché ostinatamente rivendico il dovere dell’opportunità nei rapporti che intrattengono i pubblici amministratori. A Cesano Boscone pezzi della politica hanno dialogato con imprenditori (Alfredo Iorio in primis) che sono i terminali finanziari della cosca Barbaro-Papalia. L’ha descritto perfettamente David Gentili (nel suo blog, qui), riportando con esattezza le carte giudiziarie. Concordo in pieno con l’analisi di David sull’inopportunità politica di alcuni componenti della Giunta. Lo dico con forza e lo rivendico. Il senso della mia scelta di non intrattenere rapporti economici diretti con il Comune è tutto qui. Senza fantasiose reinterpretazioni.
– “A 100 PASSI DAL DUOMO” è uno spettacolo teatrale. Uno spettacolo  cui sono affezionatissimo per l’enorme lavoro che abbiamo fatto insieme io, Gianni Barbacetto e Gaetano Liguori. Uno spettacolo teatrale che racconta (tra le altre cose) il puzzo intorno alla società Kreiamo e agli imprenditori con predisposizione criminale sullo stile di Alfredo Iorio. Per questo A 100 PASSI DAL DUOMO ha bisogno di andare in scena senza rimbalzi o ombre intorno alle persone che raccontiamo. Chi si aspettava che tra Calvi, Sindona, Ambrosoli e Liggio ci prendessimo la briga di ficcare le vicende politiche cesanesi ha una certa disabitudine alle pratiche “di scena” che sono diverse dalle dinamiche di comizio. Per questo sono molto deluso da chi prospettava un nostro “comizio politico” dimostrando un’abissale ignoranza per il mezzo teatrale. Su Iorio ci siamo soffermati con molta calma, a Cesano. Abbiamo raccontato come l’imprenditoria prostituita alle cosche sia un cancro ancora più terribile delle cosche stesse. E quindi quanto la politica debba starne lontano al telefono o con eventuali ex collaboratori, com’è successo a Cesano.

Su eventuali riavvicinamenti o altro non c’è da aggiungere. Abbiamo preso una decisione e continuiamo a mantenerla. Ipotizzare scene da figliol prodigo e di pacificazione è una mezza bugia che non interessa a nessuno: non è né arte né politica. E noi tutti abbiamo altro su cui lavorare.

P.S. Qualcuno mi dice che i due eletti IDV stanno in silenzio su questa questione. Se è vero, peggio per loro. Significa che perdono una buona occasione per dimostrare come l’obbligo morale su questi temi sia di verificare sé stessi e le proprie coalizioni prima degli altri. Ce l’ha insegnato un certo Pio La Torre, mica uno per caso.

 

 

In scena a Cesano Boscone, ma con riserva

Questa sera sarò in scena con lo spettacolo A 100 PASSI DAL DUOMO nel Comune di Cesano Boscone (Mi), per un’iniziativa in occasione della Giornata della Legalità.

Andrò in scena con la solita gratitudine verso il mio pubblico e tutte le persone che seguono i nostri spettacoli e le nostre tourné. Alcuni giorni fa sono venuto a conoscenza di contatti, negli ultimi anni a Cesano Boscone, tra alcune persone della Pubblica Amministrazione e imprenditori legati alla ‘ndrangheta.

Al di là dei profili giudiziari e delle soggettive valutazioni politiche rivendico il mio diritto e il mio dovere (soprattutto oggi, in Lombardia) di difendere il valore dell’opportunità.

Per questo ritengo opportuno essere in scena per il pubblico, per chi si è adoperato nell’organizzazione della serata e soprattutto per il rispetto al mio lavoro ma altresì ritengo doveroso rinunciare al mio cachet pattuito con l’Amministrazione Comunale per marcare la distanza da comportamenti e ombre inopportune che mi auguro vengano presto dissipate.

 

Riportiamo un intervento di David Gentili, consigliere milanese del Partito Democratico e membro del Comitato Antimafia, pubblicato sul proprio blog.

Tratto da: www.davidgentili.it

D’Avanzo non si difenda sui giornali, ma davanti ai garanti del Partito

Alcune intercettazioni telefoniche richiamate in un’informativa della Dia narrano di contatti tra Alfredo Iorio, Presidente di Kreiamo condannato ad un anno e 6 mesi, patteggiati, per associazione mafiosa e Vincenzo D’Avanzo Sindaco di Cesano Boscone.

A seguito di queste notizie il Centrodestra di Cesano ha presentato una mozione di sfiducia al Sindaco. La Federazione delle sinistra ne chiede le dimissioni.

Ho letto con attenzione la lettera del Sindaco D’Avanzo inviata a L’Incontro, periodico on-line di Cesano Boscone, a seguito di un articolo che raccontava i contenuti delle intercettazioni.

Mi colpisce una frase: “Perché in oltre due anni e mezzo da quei fatti non ho mai (e ripeto MAI) ricevuto neanche un’informazione di garanzia da parte della magistratura.”

Qui non si sta parlando di responsabilità penali. Qui si parla di questioni che riguardano le eventuali responsabilità politiche.

Se dovessimo aspettare gli avvisi di garanzia o i rinvii a giudizio, oppure la Cassazione, per sapere se un amministratore amministra correttamente, saremmo spacciati.

Dalle intercettazioni del gennaio 2009 emerge che D’Avanzo chiede a Iorio di aiutare una persona che sta cercando lavoro, in quelle del maggio 2009 D’Avanzo chiede aiuto a Iorio per la vicenda della Demas e per l’opposizione che ha incontrato in Consiglio nel portare la richiesta dei proprietari di aumentare la superficie commerciale in un consiglio straordinario prima delle amministrative.

Tre sono le domande: è giusto che un Sindaco chieda ad un imprenditore di assumere una persona? Come faceva D’Avanzo a non conoscere chi era e di cos’era accusato Alfredo Iorio?
Come faceva a non conoscere il vice Presidente della Kreiamo Andrea Madaffari figlio di Domenicantonio (salumiere a Cesano) coinvolto nel rapimento Rancilio (morto durante il sequestro), insieme ad esponenti delle cosche Mammoliti e Sergi e cugino di Salvatore Madaffari ucciso nella notte tra il 22 e il 23 settembre del 1979 a Buccinasco, mentre era in compagnia di Saverio Sergi, vero obiettivo dei killer?

Provo a rispondere alla seconda. Secondo me è impossibile non sappia chi è Alfredo Iorio e che non sappia che è implicato nel riciclaggio dei beni delle famiglie Barbaro, Papalia.

Durante la commissione Affari istituzionali del Consiglio Provinciale del 23 febbraio 2009 (ben tre mesi prima delle intercettazioni che riguardano la Demas), viene resa pubblica la relazione che il 27 novembre 2007 Ferdinando Pomarici, procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Milano, consegna alla Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Francesco Forgione.
La relazione produce effetti dirompenti: le opposizioni in Consiglio provinciale chiedono le dimissioni di Bruna Brembilla, allora assessore in Provincia e Penati riesce ad arginare le richieste perché Minale gli comunica che il procedimento, che coinvolge la Brembilla, citato da Pomarici, viene archiviato il 2 dicembre 2008.
Nella relazione antimafia, resa pubblica, viene scritto che Alfredo e Andrea Iorio insieme al padre Achille possedevano l’Immobiliare Iorio, alla quale è stato, nel 2007, ceduto tutto il capitale della Immobiliare Buccinasco, azienda legata ai Barbaro: Salvatore Barbaro coniugato con Serafina Papalia figlia di Rocco Papalia, era titolare del 90 % delle quote della Immobiliare Buccinasco.

Non è possibile che il Sindaco di Cesano Boscone non sappia nulla del documento che viene distribuito in aula. Tre mesi dopo decide ugualmente di riconoscere a Iorio il ruolo che gli può permettere di portare a casa la delibera Demas prima della chiusura del mandato e gli chiede un favore: convincere un consigliere di opposizione a non opporsi.

Nelle motivazioni della sentenza che ha portato a fine ottobre 2010, alla condanna a sei anni per associazione mafiosa di Andrea Madaffari vice di Iorio nella Kreiamo, si ricorda che presso la Kreiamo ha luogo anche “la famosa riunione del 16 settembre 2008, in cui gli indagati Madaffari e Iorio con i loro collaboratori discutono di contabilità occulta e pianificano la strategia da seguire con gli inquirenti, per distogliere i sospetti dal loro operato e creare una barriera artificiosa tra la stessa Kreiamo e i Barbaro.”

A questo punto e da ottobre che lo chiediamo e lo chiediamo con insistenza: perché D’Avanzo non ritira le deleghe a Francesco Francica, attuale assessore al Bilancio della sua Giunta, Presidente del collegio dei revisori della Kreiamo dal 9 luglio 2007 e restato in carica, si legge nel Cerved del 28 ottobre 2010 fino all’approvazione del bilancio, il 31 marzo 2010.

D’Avanzo dice: “esercitava un controllo legale sui conti e non aveva alcun incarico e controlli nelle società del gruppo. Essendo un professionista di indubbia capacità, onestà e preparazione, il commissario giudiziale nominato dalla Procura della Repubblica ha voluto respingere le sue dimissioni, chiedendogli di rimanere al suo posto.”

Della contabilità occulta Francica non se n’è accorto. Lo stesso Francica, per rispettare pienamente l’Istituzione che rappresenta, dopo le gravissime accuse e le condanne a Presidente e vice Presidente di Kreiamo, dovrebbe togliere di imbarazzo la Giunta e dimettersi.
Le dimissioni possono, al limite, essere interpretate in questa accezione: non sono colpevole, neanche dell’accusa di aver interpretato il mio ruolo con superficialità, ma non voglio che la Giunta di Cesano Boscone venga continuamente messa in discussione a causa mia.

E poi un’ultima questione. È mai possibile che noi (inteso consiglieri comunali del Pd) non si possa attaccare Fabio Altitonante, Consigliere comunale e assessore in Provincia, enfant prodige della destra milanese, che nella stessa informativa della Dia viene citato in più di un passaggio, intercettato telefonicamente e ambientalmente negli uffici della Kreiamo, finché non si fa chiarezza a Cesano?

Al momento ritengo un rinvio dell’intera questione, alla valutazione del Collegio dei garanti del Partito Democratico la traiettoria più breve ed efficace, nello stesso interesse del Sindaco D’Avanzo. Ciò deve accadere nel più breve tempo possibile, pochi giorni e comunque prima che la mozione presentata dal Centro destra cesanese venga portata in aula.

Sabato 4 settembre: Giulio Cavalli con lo spettacolo NOMI, COGNOMI E INFAMI alla festa di Varesenews

Come ogni anno VareseNews è pronta ad incontrare i suoi lettori con una lunghissima festa, che durerà dal 3 al 5 settembre. È la settima edizione di ANCHE IO e la location rimane la stessa: l’area eventi della Schiranna.

Ma cosa faremo in questi tre giorni? Finalmente abbiamo la possibilità di svelare il nostro programma, che vi offrirà incontri, musica, spettacoli e molto altro. Ecco gli eventi:

VENERDÌ

18:00 Si comincia!
Inaugurazione e brindisi

18:15 “1, 2, 3, 4, dieci figli in quattro. Le madri lo sanno”
Incontro con Concita De Gregorio, direttrice dell’Unità. Sarà un evento decisamente speciale, perché si parlerà di famiglia: ad intervistare Concita De Gregorio saranno tre firme femminili di VareseNews, Stefania Radman, Alessandra Toni e Roberta Bertolini.

dalle 18:00 alle 22:00 Bambini
Animazione all’area bambini con VareseCreativa. Tutti i bimbi di tutte le età potranno creare e trasformare bottiglie di plastica in fiori, collane e pesciolini.

21:00 Uniposka e We The Modern Age
La prima di giornata di festa si chiuderà con i concerti delle due band varesine che hanno partecipato al concorso per gruppi emergenti “Va sul Palco”.

SABATO

dalle 15:00 alle 17:00 Bambini
Animazione con Varese Creativa e la Fonderia delle Arti.

16:00 Cooking Jamming Session
Pizze e biscotti al microonde. Lezione di cucina con i blogger del progetto Blogger al Forno. Parteciperanno Pierre Ley (critico gastronomico), Luca Viscardi (deejay e direttore di Radio Number One), e Paolo Franchini (scrittore di romanzi noir).

17:00 Bambini
Merenda per tutti offerta da Latte Varese.

dalle 17:30 alle 19:30 Bambini
Il GiocaFiaba, laboratorio per la costruzione di un libro, con Zattera Teatro e Martin Stigol.

18:00 Tra sacro e profano, tra locale e globale, tra web e carta. Qual è la salute del giornalismo?
Incontro con Concita De Gregorio, direttore de L’Unità e altri ospiti in via di definizione. Conduce Marco Giovannelli, direttore di VareseNews.

19:00 Aperitivo blogger varesini
Un volto un blog: l’aperitivo dei blogger
Ospite speciale Tommaso Labranca

Dei blogger ma anche delle comunità internet varesine come flickr, myspace, twitter e facebook: insomma di chi è varesino, si incontra in rete e per una volta ha voglia di conoscersi al di là del virtuale. A raccontare la sua esperienza ci sarà uno dei più famosi scrittori pop, da sempre affascinato dalla rete.

dalle 20:00 alle 22:00 Bambini
Giochiamo con l’Happy Mais
Laboratorio in collaborazione con Ecotoys

21:00 Nomi Cognomi e Infami
di e con Giulio Cavalli

Produzione:
Bottega dei Mestieri Teatrali
con il contributo di
Next Regione Lombardia e
Fondazione Cariplo-Etre

DOMENICA 5

dalle 11:00 alle 12:30 Bambini
Coloriamo insieme un grande striscione per la festa
Laboratorio creativo con Associazione Culturale Fonderia delle Arti

11:30 Aperitivo giornalisti e LombardiaNews
LombardiaNews è un quotidiano che aggrega news di giornale locali lombardi, è l’ultimo nato in casa VareseNews. Sono invitati all’aperitivo giornalisti e direttori delle testate che partecipano a questa nuova avventura.

14:00 Caccia al tesoro fotografica
A cura di Fotofficina – partecipazione gratuita
Pensi di conoscere bene il lago di Varese? Allora porta la macchina fotografica e partecipa alla nostra caccia al tesoro!

dalle 14:00 alle 16:00 Bambini
La magia delle tue mani: giochiamo con l’argilla
Laboratorio creativo con Associazione Culturale Fonderia delle Arti

16:00 Bambini
Spettacolo Teatrale “Tanti ombrelli per giocare”
Spettacolo della compagnia Arteatro, di Chicco e Betty Colombo

16:00 Made in Varese: anche voi vi inventate le notizie?
Saranno presenti diversi giornalisti varesini arrivati al successo

17:00 Bambini
Merenda per tutti offerta da Latte Varese

18:00 Truzzi Volanti
Esibizione acrobatica con le star dello sport varesino, che hanno spopolato ad Italia’s Got Talent.

19:00 Aperitivo

20:30 I Beans in concerto
Gruppo musicale varesino che compie 30 anni

21:30 Gli Shakers in concerto
Gruppo musicale varesino, specializzato in atmosfere vintage dell’epoca di Elvis, Chuck Berry e Little Richards. Sapore di surf, twist e boogie woogie in chiave moderna.

Da venerdì sera a domenica sera saranno serviti pranzo e cena nel nostro stand gastronomicodove, per tradizione, a servirvi ai tavoli saranno gli stessi giornalisti di VareseNews. Giornalisti che potrete conoscere anche alla redazione all’aria aperta, dove potrete curiosare per scoprire come lavoriamo. E poi ci sarà uno stand per registrare i messaggi di Anche Io, il negozio di libri e tante altrearee dedicate alle associazioni (Informagiovani, Arci, Emergency. Legambiente, Libera, Yacouba e molti altri).

Per saperne di più confermate la vostra partecipazione su Facebook e seguite la pagina ufficiale!

Surgelati, trapani e sberleffi alla mafia

Il giornalista Sergio nazzaro racconta l’autore costretto a vivere sotto scorta per i suoi spettacoli.

Esce “Fronte del palco”, libro-intervista all’attore lodigiano Giulio Cavalli

I surgelati, i trapani e l’antimafia. Un sottotitolo strano per raccontare la vita di chiunque, a meno che non si chiami Giulio Cavalli. Dai surgelati venduti a bordo di un furgone al teatro: la vita dell’autore e attore lodigiano finisce in un libro dal titolo Fronte del Palco: surgelati, trapani e antimafia, uscito ieri per Editori Riuniti (pp.200, euro 15).A firmarlo è Sergio Nazzaro, giornalista (ha collaborato con testate come «Il Sole 24 ore», «Left Avvenimenti» e «Megachip») e scrittore, già autore di diversi testi tra cui il viaggio negli inferi della camorra casertana Io per fortuna c’ho la camorra (Fazi Editore, 2007) mentre uscirà a breve MafiAfrica, primo reportage italiano sul potere della mafia africana nel paese. Aneddoti (tra questi il sequestro a lieto fine subito da Cavalli da un malvivente quando vendeva i prodotti di una nota marca di surgelati), riflessioni e confessioni: il libro tocca tutti gli aspetti della vita del direttore artistico del Nebiolo di Tavazzano, dagli esordi ad oggi.Un botta e risposta lungo 200 pagine in cui l’attore lodigiano, ora anche consigliere regionale per l’Italia dei Valori, racconta pubblico e privato di quanto gli è successo nei suoi 32 anni di vita «da lavoratore – spiega Sergio Nazzaro – perché non c’è nulla di radical chic nell’alzarsi alle 5 del mattino per vendere surgelati eppure è stato questo il primo palco di Giulio. Qui ha imparato a raccontare e a raccontarsi con le parole giuste, senza cercare di piacere ad ogni costo». Parole che si sono fatte via via più scomode attraverso il racconto di storie mai rassicuranti. Il «fronte» di Giulio, la trincea che lo porta ad essere l’unico attore in Italia sotto scorta inizia quasi volontariamente nel momento in cui sceglie di «esporsi». Prima un lavoro sulla strage di Linate dell’8 ottobre 2001, poi il turismo sessuale e infine la criminalità organizzata con Do ut des, riti e conviti mafiosi, lo spettacolo coprodotto dai comuni di Lodi e Gela che ha scatenato le prime intimidazioni, A cento passi dal Duomo (la mappe delle cosche nel Nord Italia) e la questione ambientale con L’Apocalisse rimandata ovvero benvenuta catastrofe del premio Nobel Dario Fo. «Sapere affrontare tante questioni mette in crisi le etichette della cultura tradizionale ed è uno dei tratti salienti di Giulio, ciò che lo rende non una vittima, ma come dice lui “un faro sulle storie degli altri” – ha spiegato ancora l’autore – : una posizione non identificabile da quei media in cerca di eroi facili da raccontare». Da qui secondo Nazzaro il silenzio dei grandi giornali, che ha stimolato la sua curiosità di giornalista. «Non credevo possibile che le grandi testate ignorassero la storia di un attore che a soli 32 anni si trova minacciato dalla mafia, sotto scorta e a colloquio con il capo dello Stato al Quirinale (in occasione della consegna dei premi Eti e De Sica dello scorso novembre, ndr) – ha detto Nazzaro – , ma questo è un paese che vive sotto ricatto e in cui vince la gerontocrazia». Un dialogo a due voci, scritto in vari incontri tra il Lodigiano e la capitale, «in cui ho avuto la libertà di chiedere qualsiasi cosa» e «in cui vige la regola del non prendersi troppo sul serio».

Rossella Mungiello

DA IL CITTADINO L’ARTICOLO QUI