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Pietri e la maratona del Nebiolo

Un’anteprima del nuovo spettacolo di Cavalli per presentare il cartellone di Tavazzano

Un’apologia dei “secondi” per la quinta stagione del teatro

Il soffio della polvere ancora nelle orecchie, il cuore che martella nel petto, la solitudine di 42 chilometri, e «qualche centinaia di metri di resto», attaccata al cuore. Un «tonfo trionfale» davanti a 75 mila persone in visibilio nella Londra del 1908; un capitombolo nella Storia per Dorando Pietri, corridore di Correggio, classe 1885, ex garzone di pasticceria, finito a rincorrere il sogno dell’oro olimpico vinto e poi annullato. Una storia, quella di Dorando, scelta per intrecciare un’Apologia dei secondi, prossima produzione della lodigiana Bottega dei Mestieri Teatrali per il progetto Etre di Fondazione Cariplo e “anticipata” sabato sera, nella serata di presentazione della stagione del Teatro Nebiolo di Tavazzano, residenza della Bottega. Nebiolo n°5, «il titolo che è un eccesso di creazione e di intelligenza – ha scherzato il direttore artistico Giulio Cavalli – scelto per un anno importante che nasce da una rete e da molti incontri che hanno permesso di fare in modo che il Nebiolo sia sempre più la casa di tutti». Tra i nomi del teatro della stagione, Vittorio Vaccaro (12 novembre) con le Voci del Po, Walter Leonardi con Milano 70 Allora (11 febbraio), Marco Baliani con il suo Kohlnass (2 marzo, «maestro a cui tutti dobbiamo qualcosa che siamo fieri di poter avere tra noi»), lo stesso Cavalli con L’Innocenza di Giulio – Andreotti non è stato assolto con le musiche originali di Stefano “Cisco” Bellotti (19 maggio) e Urge di Alessandro Bergonzoni (23 febbraio) incluso nella stagione delle Vigne, a cui potranno accedere anche gli abbonati del Nebiolo. Due gli appuntamenti in musica (Yo Yo Mundi e i lodigiani Aca Beicho), nel nuovo cartellone torna la rassegna di filodrammatiche con le compagnie Il Pioppo di Luciano Pagetti (14 aprile) e Teatro Indirigibile (21 aprile). Novità del nuovo anno, il cineforum organizzato con la parrocchia e la commissione cultura, ma anche gli incontri dedicati alla memoria del paese (Tavazzano si racconta). Il lodigiano Stefano Caserini, Nando Dalla Chiesa, Paolo Bolognesi (presidente del comitato delle vittime della strage di Bologna), oltre a Daniele Biacchessi (con la collaborazione dell’Anpi lodigiano), sono i primi ospiti confermati del Centro di Documentazione per un teatro civile, che quest’anno aprirà anche al pubblico per la consultazione. «Il Teatro Nebiolo è una realtà importante del nostro territorio, in cui si fa cultura, ci si incontra – ha detto il sindaco di Tavazzano Giuseppe Russo – ed è ormai un punto di riferimento per il Lodigiano». Anche l’assessore alla cultura Marina Bertoni si è complimentata con la gestione «per una stagione profumata, come quella fragranza a cui rimanda il titolo, e di qualità». A portare il suo saluto anche l’assessore alla cultura del comune di Lodi, Andrea Ferrari, che in un videomessaggio ha ringraziato gli amici del Nebiolo per «l’intelligenza con cui hanno proposto un’integrazione e una collaborazione concreta tra i tre teatri del Lodigiano». Dalla sala di Tavazzano viene, infatti, l’idea di «una sorta di turismo teatrale» con gli abbonati di ciascuna sala che possono accedere al prezzo ridotto nelle altre due. «Abbiamo diminuito gli eventi per aumentare la partecipazione e ci siamo messi in rete – ha chiuso Cavalli – , ma noi abbiamo bisogno di voi. Vi chiedo quindi di esserci, di voler bene al teatro, al vostro teatro». Primo appuntamento con il Nebiolo, venerdì 4 novembre con Le canzoni di Garibaldi, spettacolo originale di Musicarte, organizzato dall’associazione culturale Amici del Nebiolo e compreso nella rassegna di serate ad ingresso gratuito sotto l’egida del comune. Rossella Mungiello

Leaderismo come se piovesse

Pubblicato su IL FATTO QUOTIDIANO

Questo è un post polemico. Perché ci hanno sempre detto che la politica è “fare” insieme. E studiare le soluzioni, affrontare i problemi, uscirne: insieme.

E allora mi chiedo perché nessuno alzi la manina, in questi tempi di continuo congresso per dirigenti (e senza delegati), a domandare perché, al posto di “insieme”, qui al massimo possiamo avere il privilegio di stare “con” qualcuno e impegnarci alle sue spalle, davanti alle telecamere, a fare ciao con la manina per farci notare. Sempre in attesa della prossima “scia” da succhiare.

A domandare perché tutti parlino dei movimenti fuori dai partiti e l’approccio più elegante sia un basso tentativo di tesseramento. Perché dovremmo scambiare le dinamiche interne di questo o quel partito per processi che realmente incidano su scala nazionale, e intanto non si riesca a capire la linea su quattro o cinque punti banali: la lettera della Bce, la Tav e le grandi opere, il mercato che è la mutanda della speculazione e tutte queste altre bazzecole. Perché assistiamo a grandi convegni su ambiente e consumo di suolo e poi siamo pieni in giro per l’Italia di amministratori che contraddicono le linee generali. Perché siamo tornati alla desolazione di dover sapere “con chi stai” piuttosto che chi sei.

Ci sono punti su cui non si può mediare, ci sono posizioni che dovrebbero avere una convergenza per creare un programma. Perché dall’altra parte almeno sono uniti su impunità, lobby e prostitute, e di qua sembra che sia impossibile accordarci sull’idea che vogliamo avere sulle famiglie.

Quando sono finite le primarie a sbafo qualcuno ci racconta un paio di idee? C’è qualcuno che sa immaginare e raccontare un progetto politico senza imporsi come leader?

Se Renzi (avrei voluto scriverlo io)

Ma l’ha fatto meglio Gennaro CarotenutoCosa vende il Renzi, se non l’adesione piena al modello economico che ci ha portati al disastro, con Marchionne “senza sé e senza ma”, e con la lettera della BCE come programma politico –dichiarato- da applicare pedissequamente come se Trichet fosse Mosé?
Spero di sbagliare, ma mi pare che nessuno abbia parlato di “beni comuni”. Come nessuno ha fatto riferimento agli “indignati” che dal Cairo a Madrid a Santiago fino a Wall Street (dove di banda larga ne hanno a pacchi e le startup nascono come funghi) stanno palesando quanto il modello economico dal quale Renzi non si differenzia mai, non sia affatto – neanche negli Stati Uniti dove i neolaureati sono sepolti dai debiti – pensato per favorire i gggiovani e il merito, ma solo i ricchi e i ben nati. Non perché tu debba andare ad occupare Wall Strett, ma neanche puoi far finta che nulla sia successo nell’ultimo decennio, che la crisi non sia sistemica e che basta fare come in America per far rifiorire l’Italia… Sta roba, Matteo, andava bene al tempo di Clinton e della bolla della new economy, non dopo il 2008 e mi sa che quello vecchio qui sei tu.

E poi vogliono la privacy

Sono le sei del pomeriggio a Piazza Mignanelli. Nell’ufficio di Bisignani gli inquirenti all’ascolto si imbattono in una conversazione tra Gigi e il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Tono e parole non lasciano spazio ai dubbi.
(…) Bisignani: “Dobbiamo stare attenti ai telefoni perché a Letta gli ho chiesto mo stamattina: pare del fatto… dicono che Woodcock ci sta controllando i telefoni a me e a lui (…)”. Prestigiacomo si allarma: “Come fai a sapere che tu hai l’utenza (…) ma tu non lo senti il fruscio?(…) e quindi e perché Woodcock a te ti controlla?”. L’altro risponde di non saperlo ma non tranquillizza l’interlocutrice: “Mamma mia ma come si può vivere così? (…) Se escono le intercettazioni con me mi rovini”.

Il Requiem per l’antimafia di questo Governo

Giornata dura ieri, per la retorica antimafia governativa.

19:39 MAFIA: GRASSO, OGGI CANDIDATURE SERVONO AD AVERE IMMUNITA’ PARLAMENTARI

‘MAGISTRATURA NON FACCIA LISTE MA LA POLITICA SI AUTOLIMITI’ Palermo, 29 ott. – (Adnkronos) – “Oggi le candidature servono quasi per avere immunita’ parlamentare. E’ vero, non e’ la magistratura che deve fare le liste ma la politica si deve autolimitare a candidare solo persone che possano essere candidate. Se uno e’ indagato e l’altro no, non si spiega perche’ si sceglie quasi sempre l’indagato. Quasi in dispregio della magistratura”. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso intervenendo a palermo ad un covegno su giustizia e pentiti.
“Non si deve aspettare la sentenza definitiva per candidare un politico -ha aggiunto Grasso- semplicemente la politica deve imparere a scegliere i propri candidati. I cittadini possono manifestare con il proprio voto la mancanza di assenso alla persone incriminate”. Grasso ha parlato brevemente anche del ddl intercettazioni. “Si deve trovare un equilibrio perche’ altrimenti si rischia l’imbarbarimento”.

20:25 MAFIA: GRASSO, DIETRO STRAGI SI INTRAVEDE DELL’ALTRO

Palermo, 29 ott. – (Adnkronos) – Dietro le stragi mafiose del ’92 in cui furono uccisi i giudici Falcone e Borsellino “si intravede dell’altro. E’ un dato di fatto, lo dicono anche i magistati di Caltanissetta che hanno da poco completato questa parte di indagine”. Lo ha detto il procuratore antimafia Pietro Grasso intervenendo questa sera a Palermo a un convegno su mafia e giustizia.
“Il problema e’ come proseguire adesso per potere andare oltre -ha aggiunto Grasso- bisogna che ci siano nuovi spunti e approfondimenti, ecco perche’ oggi ho ribadito che chi sa deve parlare. Non so se devono parlare soltanto uomini della criminalita’ organizzata o chi fa parte di altre istituzioni, ma non si puo continuare nell’indifferenza e nella rassegnazione, perche’ non si possono dimenticare quei brandelli di carne che si intravedevano sui balconi dei palazzi in via D’Amelio oppure l’autostrada di Capaci sventrata con i corpi innocenti”.
Secondo il procuratore nazionale antimafia “qualche memoria e’ tornata e questo ci ha consentito di fare degli approndimenti, ma c’e’ ancora tanta strada da fare per andare piu’ a fondo. Io continuero’ a credere nella ricerca della verita’ e non lascero’ nulla di intentato.
Cosi’ come sono riuscito a prendere per i capelli Gaspare Spatuzza posso ascoltare chiunque altro abbia qualcosa da dirmi”.

20:27 MAFIA: GRASSO, DA NOI RISULTATI MIRACOLOSI MA I MERITI LI PRENDONO ALTRI

Palermo, 29 ott. – (Adnkronos) – “Nonostante i mezzi che ci sono i risultati che facciamo quotidianamente sono miracolosi, perche’ ogni giorno facciamo operazioni di polizia con arresti e sequestri, anche se poi i meriti li prendono gli altri a noi non interessa. Noi continueremo”. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso intervenendo questa sera a Palermo ad un convegno su pentiti e giustizia.

Amen

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La mafia a Milano esiste – il video

E’ stata un bella serata quella organizzata da Mattia Calise e i ragazzi del Movimento5Stelle e da Pierpaolo Farina di QualcosadiSinistra. Credo che l’intervento di Cicconi, ad esempio, debba essere il manuale sugli appalti pubblici che dovrebbe stare sui banchi di tutti i consiglieri. Credo che l’obbiettivo di trasformare Palazzo Marino nella casa degli antimafiosi sia una delle promesse più belle da farsi in questo fine anno. Qui il video della serata:

Vitalizi: si continua

Direi che ci siamo. Con tutte le forzature e gli isterismi che racconta bene Agostino Riitano nel suo chiarissimo articolo (nonostante l’aggettivo vendoliano). E continuiamo a stare sul pezzo perché avvenga da questa legislatura (la spinta da diverse parti è forte e potrebbe funzionare). L’avevo detto un anno fa e finalmente comincia a succedere. Vedranno i colleghi consiglieri che poi quando ci si ritrova a parlare di lavoro e pensioni il beneficio di sensibile aumento di credibilità sarà una bella sensazione.

Al Nebiolo il Dorando Pietri di Cavalli

Per la presentazione della stagione l’attore porta in scena un’anteprima del prossimo spettacolo 

A Tavazzano l’atleta protagonista delle drammatiche Olimpiadi del 1908

Si riparte «di corsa», sui passi di qualcuno che con i suoi, in fila, uno dietro l’altro, l’ha scritta davvero un pezzo di storia della corsa come sport olimpiaco. Non da protagonista privilegiato, ma da secondo, da colui che arriva al traguardo, lo taglia e poi si vede portar via la medaglia d’oro, per un soffio, uno scherzo del destino. Ha scelto Dorando Pietri, atleta nato a Correggio nel 1885 e scomparso a Sanremo nel 1942, l’autore e attore lodigiano Giulio Cavalli come protagonista del suo ultimo lavoro, in fase di produzione e presentato con una lettura scenica questa sera alle 21 nella sala di via IV Novembre per la serata inaugurale del Teatro Nebiolo di Tavazzano, di cui è direttore artistico da cinque anni. Un “antipasto” dunque di quel che sarà uno spettacolo che sembra allontanarsi dai binari tematici su cui ha corso il lavoro di Cavalli e che riflette la voglia di indagare più a fondo, grazie ad un’atleta appassionato e sui generis, sulla vita «dei secondi, di coloro che sono arrivati a un passo dal sogno, ma non l’hanno raggiunto – spiega l’autore -: parliamo di chi è entrato nella Storia per aver perso la sfida con la Storia». Quella di Dorando Pietri è passata per le Olimpiadi di Londra del 1908, dove arrivò, stremato, a tagliare per primo il traguardo. Non ci arrivò da solo, però. Qualcosa, nel suo corpo, si inceppò. A quel passo ci arrivò soccorso da due giudici di gara, che lo sorressero dopo averlo visto barcollare più volte, stremato dalla fatica. Le immagini immortali di quel momento, gli scatti di un uomo vinto dall’irrefrenabile impulso di correre, oltre misura, oltre ragione, oltre gli umani limiti, fecero il giro del mondo e lo consegnarono alla Storia. Il gradino più alto del podio, però, andò a qualcun altro. Per le braccia che lo sorressero, Dorando Pietri venne squalificato e la medaglia d’oro fu assegnata a Johnny Haynes, ma il suo nome entrò di diritto e per sempre nell’albo dell’atletica leggera mondiale. Ad accompagnare Giulio Cavalli sul palco tornerà Guido Baldoni, fisarmonicista che già lo aveva accompagnato in Kabum – Come un paio di impossibilità!, mentre la produzione sarà di Bottega dei Mestieri Teatrali e Progetto Etre, esperienza di residenze teatrali, firmato Fondazione Cariplo. Lo studio lettura di Cavalli sarà solo l’aperitivo della serata, a cui seguirà la presentazione del ricco cartellone di eventi e spettacoli della quinta stagione della sala di via IV Novembre, intitolata Nebiolo n°5. Tra gli appuntamenti di prosa, quello con Marco Baliani e il suo Kohlnaas, Vittorio Vaccaro e le sue Voci del Po (che aprirà la stagione il 12 novembre), ma anche Walter Leonardi con Milano 70 Allora, lo stesso Cavalli con l’ultima produzione L’innocenza di Giulio – Andreotti non è stato assolto , e Alessandro Bergonzoni e il suo Urge, inserito nel cartellone delle Vigne all’Auditorium Bpl di Lodi e a cui potranno accedere anche gli abbonati del Nebiolo. Musica (Yo Yo Mundi e i lodigiani Aka Beicho), incontri del centro di documentazione per un teatro civile (tra gli altri con Nando Dalla Chiesa, Daniele Biacchessi, Stefano Caserini) e serate sul tema memoria e paese (come Tavazzano si racconta), completano l’offerta per il nuovo anno a cui si affianca anche un ciclo di serate cineforum.

Rossella Mungiello (da IL Cittadino)