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BRESCIANI RETICENTE SUL PROTOCOLLO ALZHEIMER DI MILANO

“A Milano sono circa 20 mila le persone affette da demenza, di cui il 60% con malattia di Alzheimer. La Asl ha recentemente elaborato e diffuso un protocollo, il Percorso preventivo-diagnostico-terapeutico-asistenziale-riabilitativo (Pdtar), per questi pazienti. Sul documento, per quanto il tentativo di sensibilizzare e informare i medici di famiglia sul tema sia apprezzabile, si segnalano evidenti criticità. Di queste abbiamo chiesto conto con un’interrogazione all’assessore Bresciani. Il quale oggi, in Commissione Sanità, ha fornito risposte del tutto insoddisfacenti, perché generiche e ben lontane dal merito dei quesiti posti. Non ci ha dato insomma alcuna spiegazione convincente sulla carenza di analisi dell’iter assistenziale, né sul ritardo diagnostico e terapeutico che il diagramma decisionale suggerito ai medici di base introduce, né tantomeno sulla sistematica esclusione dal trattamento farmacologico dei soggetti in fase iniziale di malattia, con un’ingiustificata discriminazione dei pazienti milanesi. E, soprattutto, l’assessore Bresciani si è ben guardato dal comunicarci se sia stata avviata una verifica di appropriatezza ed equità sull’impostazione di questo percorso, prodotto da un gruppo di lavoro che ha coinvolto Asl, medici di medicina generale e specialisti, ma ha incomprensibilmente escluso rappresentanti dei pazienti, delle famiglie e delle società scientifiche. Troviamo che tutto ciò sia molto grave. E di certo non lasceremo cadere la questione”.

Giornata mondiale Alzheimer: dalla Lombardia silenzio assordante

Dichiarazione di Giulio Cavalli, consigliere regionale Sinistra Ecologia Libertà

“Oggi è la giornata mondiale dell’Alzheimer. E il silenzio che regna dalle parti di Palazzo Lombardia risulta davvero assordante.

Nella nostra regione, questa malattia terribile, che devasta i pazienti, la loro vita, le loro famiglie, riguarda – stando agli ultimi dati disponibili, del 2007 – almeno 70 mila persone, senza contare i casi di demenza stimabili intorno ai 120 mila.

Nonostante da anni si chiedano risorse per la cura e l’assistenza, nella nuova manovra finanziaria la difesa a oltranza dei privilegi di casta e di politiche ottuse e inique costringe addirittura al collasso centinaia di migliaia di famiglie.

In questa giornata, Regione Lombardia non fa nulla. Non una parola dal presidente Formigoni o dall’assessore Boscagli, non un’iniziativa. Né una mappatura recente del fenomeno.

E soprattutto, niente che possa offrire qualche rassicurazione su strategie politiche capaci di contrastare gli ennesimi tagli nazionali. Con l’ovvia conseguenza che tutto il disagio continuerà a scaricarsi pesantemente sulle famiglie.

Per quanto ci riguarda, crediamo invece che sia compito prioritario della Regione intervenire al più presto nell’ambito della non autosufficienza e sullo specifico problema dell’Alzheimer.

Sapendo che, tanto per cominciare, andrebbe raccolto e valorizzato l’importante lavoro che viene svolto dall’Aima e dai suoi associati. E andrebbe rispettato il doloroso percorso delle famiglie che si ritrovano a fronteggiare, spesso in solitudine, una malattia che spegne i legami affettivi e sociali”.

 

Milano, 21 settembre 2011