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Audioteca

Le piccole adozioni che salverebbero il mondo

Ed è una storia di accoglienza. Di solidarietà. Ed è anche una storia di tutto quello che ci stiamo perdendo, proprio ora, in giro per il mondo, affollato di bambini per cui, chissà perché, i nostri occhi si sono induriti e si consolano con un bambino dal nome posticcio di Carmagnola. E come sarebbe bello se Carmagnola fosse grande quanto il mondo.

L’apologia dei secondi

Come diceva Logan Pearsall Smith, Ci sono due scopi nella vita: il primo è di ottenere ciò che vogliamo; il secondo di godercelo. Solo i più saggi tra gli uomini riescono a compiere il secondo.

Buon venerdì.

La giustizia, applicata alla famiglia Ciontoli

Le condanne non is contestano ma si possono commentare. Ancora, per fortuna. E un ragazzo morto per gioco e morto poi ancora per non allertare in tempo i soccorsi sarebbe qualcosa su cui riflettere. Forse. Discuterne.

Denunciamoci tutti

E allora davvero denunciamoci tutti. Smettiamo di litigare, di affidarci ai dogmi dell’università della vita e affidiamoci alla legge.

La memoria stracciata

La memoria è delicata. Ha radici forti, piantate dentro le vittime e i sopravvissuti, ma partorisce foglie giovani che qualche belva si diverte a masticare, sputandole al contrario, facendone fertilizzante per l’odio, capovolgendo la Storia. Non so se anche voi abbiate la sensazione che questo Giorno della Memoria sia stato il peggior Giorno Della Memoria, personalmente lo è, per gli anni che ho: divisivo, incarognito, sporcato, tirato come uno straccio a rubabandiera sulla spiaggia, stracciato. Senza misura.

Prima opposizione: affilare l’attenzione

La prima opposizione che possiamo mettere in atto è affilare l’attenzione. Non farci dettare l’agenda da questa compagine d’avanspettacolo e rimanere sulle domande che riteniamo giuste. Pretendere risposte. Non entrare nella combriccola che si dà di gomito e non si accorge che mentre Lino Banfi impazza altri disperati, ancora, vengono buttati in mezzo alla strada.

«Spirito di corpo»

C’è un punto sostanziale: se alcuni sentono il bisogno di farsi corpo e perché dall’altra parte scorgono qualcosa (in questo caso la legge ma può essere la verità o più banalmente il cosiddetto popolo) che devono ingannare. E questo è il problema. Anche perché «lo spirito di corpo» uccide. Chiedere a Stefano Cucchi.

Vediamo se si capisce con i numeri

Ora, davanti a questi numeri, provate a pensare alle battaglie campali di cui si riempiono i nostri discorsi e i nostri giornali. Come quella vecchia storia del dito e della luna.