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Politica

I temi e le news della politica in Lombardia e in Italia. L’attività politica di Giulio Cavalli in consiglio regionale della Lombardia.

Eccolo l’onorevole sapientino che ci insegna che la verità costa

Senato, la conferenza stampa dei genitori di Giulio Regeni

Intanto, in un intervento su ‘Libero Quotidiano’, l’eurodeputato del PD Antonio Panzeri dopo un panegirico sull’Egitto e i suoi depistaggi scrive la teoria più realista del re:

«Una cosa però è bene considerarla: se come molti credono c’ è stata una responsabilità dei servizi segreti e se magari sussiste un conflitto interno fra diverse espressioni del regime, allora sarà molto difficile ottenere pieno accesso alle informazioni. Considerare questo elemento non significa abbandonare la ricerca della verità, che è doverosa. Ma capire che questa verità non sarà raggiunta facilmente e che conoscerla potrebbe avere un prezzo, ivi compreso mettere in sofferenza le relazioni diplomatiche per l’ Egitto e l’Italia.»

Ne ho scritto qui.

Quel barbecue di Pasqua laggiù nel Pakistan

Sì, ho volutamente scegliere un titolo forte per il mio #buongiorno di #Left di oggi. E lo rivendico con tutta la forza che sta nelle parole. Comunque se vi interessa altro oltre al titolo l’editoriale è qui. O cliccando sulla straziante foto qui sotto.

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Una ciclofficina a casa del boss

Perché è importante ricordarsi che mentre intorno molto marcisce ci sono piccoli artigiani della legalità che senza troppi strepiti compie piccoli capolavori. L’ultima è un’officina per biciclette lì dove prima c’era la mafia.

nuova_ciclofficina_paisiello_630«Nello stabile confiscato alla mafia di via Paisiello 5 nasce la “Ciclofficina Zona Loreto”: qui, grazie alla presenza costante di un Maestro biciclettaio, l’Associazione Gruppo volontari A.G.V.Onlus insegnerà a ragazzi provenienti dall’area del disagio, in special modo dal carcere del Beccaria, l’arte della riparazione delle biciclette. I ragazzi saranno monitorati da operatori del Comune durante tutto il loro percorso di reinserimento nella società.

“È molto positivo che un bene tolto alla mafia diventi uno strumento per sostenere percorsi di legalità e progetti utili per il futuro dei giovani milanesi – dichiarano gli assessori Marco Granelli(Sicurezza e Coesione sociale) e Pierfrancesco Maran (Mobilità) e Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali) -. È importante che all’interno di questi locali sia sorta una ciclofficina, un servizio che promuove l’uso delle due ruote e della mobilità sostenibile in una città dove i ciclisti sono sempre più numerosi”.

A Milano i beni confiscati e poi riassegnati sono complessivamente 161: sono stati destinati ad associazioni del Terzo Settore e del Volontariato e utilizzati per numerose e diverse attività di sostegno alla persona e promozione della socialità: assistenza agli anziani e alle persone con disabilità, laboratori di quartiere per giovani, abitazioni per famiglie in difficoltà, negozi solidali, spazi per iniziative culturali. Nel mese di aprile si svolgerà l’edizione 2016 del Forum delle Politiche Sociali: durante questa edizione del Festival il Comune consegnerà le chiavi di tre beni, due al Centro Ambrosiano di Solidarietà (Ce A. S.) e uno alla Fondazione Padri Somaschi Onlus, che saranno destinati all’accoglienza di donne maltrattate e vittime di violenza.

Secondo l’ultimo dato pubblicato dall’Agenzia nazionale (ANBSC – 30 settembre 2015) sono 17.577 gli immobili sequestrati e 3.187 le aziende confiscate in Italia: la Lombardia è quinta con 1.266 immobili dopo Sicilia (6.916), Campania (2.582), Calabria (2.449) e Puglia (1.665); è quarta invece nella classifica delle aziende con 286 attività sequestrate e confiscate, dopo le 1.148 della Sicilia, le 529 della Campania e le 315 della Calabria.»

Le lacrime contestate da quelli che ridono

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Ma davvero oggi, giovedì ventiquattro marzo dell’anno duemilasedici, stiamo discutendo del fatto che a Bertolaso paiano indice di debolezza le lacrime della Mogherini? Ma davvero l’amico di quella cricca che rideva al telefono qualche minuto dopo il terremoto a L’Aquila, davvero quella persona lì mischia in poltiglia e propaganda le lacrime di qualcuno?

Piccolo manuale per la paura

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Riflessioni e sguardi d’insieme. Negli attentati di Bruxelles c’è dentro tutta la povertà di un’Europa sempre più ristretta, infeltrita e sciatta. Paghiamo i nervi irrisolti di un’epoca in cui s’è perso il senso politico di una coscienza collettiva. E le reazioni ingrassano i terroristi. Ne ho scritto per Fanpage, qui.

Il giorno dopo, districarsi tra le parole.

Non è stata una gran giornata, ieri: le analisi post attentati galleggiano sempre nel brodo dei pregiudizi e delle analisi alla bell’e meglio. Ne ho provato scrivere nel mio solito buongiorno per Left qui o sulle parole qui sotto:

parole