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2015

La bellezza delle visioni

Visionari sono quelli che senza giri di parole, senza complicate architetture, riescono a rendere immediata e facile una nuova prospettiva. Ecco Banksy cosa disegna a Calais, crocevia di migranti:

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La lealtà di fare quel che si può

Schermata 2015-12-10 alle 22.28.07Il Piemonte dell’interno tra Fossano, Savigliano e Racconigi è un paesaggio che sembra disegnato apposta per il treno. Forse sarà che da quelle parti la ferrovia è antica come sono antiche le cose che dai per scontate, come la chiesa o la piazza e alla fine anche la stazione. E stamattina, mentre filavo tra quel Piemonte che sembra un plastico di trenini a grandezza naturale, ripensavo all’incontro avuto con le scuole nel teatro di Savigliano, mentre ragionavamo su quanto sia forte la parola che riesce addirittura a portarsi in spalla per l’Italia quella storia di Michele Landa che pensavano, forse, qualcuno, di avere bruciato insieme a lui e alla sua auto. E quando abbiamo deciso insieme, più i ragazzi di me, che forse davvero dovremmo cominciare ad imparare a fare pace con tutti quelli che fanno quel che possono, che dovremmo cominciare a pensare anche al diritto di avere paura oltre che pretendere eroismi in ogni dove ho visto una voglia, una pulizia che mi ha fatto credere che ogni incontro con loro per me è un fiore. Ecco, i ragazzi stamattina avevano una comprensione, una voglia di solidarietà che mi ha lasciato ottimismo. E me ne sono ripartito felice.

Così. Volevo dirvelo.

La lezione del HP che funzionerebbe così bene anche da noi


L’Huffington Post ha deciso di cambiare registro a proposito della campagna elettorale di Trump negli USA. Ha scritto  Arianna Huffington:

Sì, commenti simili da parte sua non sono mancati fin dall’inizio, dal momento che ha inaugurato la sua campagna con delle dichiarazioni oltraggiose sui Messicani. Ma all’inizio questa xenofobia così esagerata, per quanto disgustosa, suonava più come il numero piccato di un cabarettista ormai alla fine. Ora che Trump, aiutato dai media, ha raddoppiato la dose di crudeltà e ignoranza che ha sempre contraddistinto la sua campagna, le parole “Ma l’ha detto davvero?” un tempo pronunciate con stupore, sono diventate qualcosa di disgustoso e minaccioso, mettendo a nudo un aspetto inquietante della politica americana.

Riteniamo che il modo in cui ci occupiamo della sua campagna debba riflettere questo cambiamento. Nel farlo, non dobbiamo mai smettere di ricordare ai nostri lettori chi è Trump e cosa rappresenta davvero la sua ascesa politica. Come ha osservato di recente Jay Rosen: “Mai come adesso, il ruolo della stampa nelle campagne elettorali si è basato su presupposti condivisi all’interno della classe politica e della macchina elettorale: le regole sono chiare ed infrangerle comporta una punizione. Queste idee condivise sono state sfidate raramente perché il rischio sembrava troppo alto e perché i responsabili delle campagne sono proprio i professionisti “del rischio”, i cosiddetti strateghi.

E sarebbe un’eventualità da valutare anche da noi. Forse.

Sulla Francia e sulla destra

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Ieri sera, subito dopo i primi risultati delle elezioni francesi ho scritto questo editoriale per Fanpage.

Scriverlo di getto inevitabilmente rischiava di essere contraddetto dalle reazioni del giorno successivo. Dopo avere fatto la rassegna stampa invece lo riscriverei allo stesso modo. Forse solo cambiando il tempo dei verbi. È qui.

Curare Baobab

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La petizione per gli amici di Baobab a Roma sembra aver raggiunto un piccolo successo. Almeno sono iniziate le trattative tra il Prefetto Tronca e i volontari e certo suona abbastanza “sinistro” che a pochi giorni dell’apertura del Giubileo della “misericordia” si decida di criminalizzare l’accoglienza (che funziona, è gratuita, non ha strane bande che ci mangiano intorno). Qui Alessandro ci aggiorna su gli sviluppi mentre qui c’è la petizione che vi invito a firmare e fare firmare. È un’ottima buona azione.

Mi ricordo

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Andrea Cardoni sta raccogliendo i ‘mi ricordo’ improvvisati che riesce a trovare in giro per il Paese. Una memoria condivisa e digitalizzata che è diventata un tumblr, una pagina Facebook e uno spazio su Medium. Il progetto nasce da una bella frase d Paul Aster che dice ”

«Fermatevi per un momento o due, date modo alla vostra mente di aprirsi, e inevitabilmente ricorderete, con una chiarezza e una specificità che vi stupirà».

Qui c’è il mio piccolo e breve contributo, sul tempo in cui all’oratorio si “facevano le squadre” prima della partita:

Il Paese dei ricattabili (e la bava del maresciallo)

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Insomma, c’è questo ex comandante dei carabinieri di Capri, Michele Sansonne, che teneva ben stretta un’agendina in cui segnava tutti i piaceri che nel corso degli anni aveva fatto a politici e ufficiali di passaggio nella nota località turistica. Il maresciallo si adoperava in una viscida servitù per un ristorante, un posto barca e tutto quello che potevano desiderare questi che dovrebbero essere, tra l’altro, la classe dirigente di questo Paese. Ma l’aspetto più miserabile è che il comandante sventolasse ai suoi sottoposti l’agenda che, diceva, fosse la sua “assicurazione sulla vita”. E immagino le risate, le pacche sulle spalle e i pettegolezzi privati tra colleghi mentre in caserma si spandeva bava per il potente di passaggio.

Tirate voi le conclusioni.