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Disperati

La Moratti dice di avere sbagliato i toni: perfetto, penserebbe qualcuno. Infatti la Santanchè riesce solo a dire che siamo sorpresi (loro) del 48% di Pisapia, votare lui significa portare il Leonkavallo a Palazzo Marino, una cosa bestiale”, e Berlusconi “dobbiamo far capire cosa si nasconde dietro il candidato Giuliano Pisapia, cioe’ la sinistra estrema e i centri sociali”. Il cambio di strategia è evidente. Il tutto su LIBERO. Mica noccioline.

Tira una bella aria

Lo scrive Andrea Scanzi su ilfattoquotidiano.it e ne condivido molti dei contenuti: gli analisti che provano a spiegare l’exploit di Grillo, mi ricordano i vecchi genitori che provarono ad opporsi alla beat generation e all’avvento del rock’n’roll, votare centrosinistra non è un obbligo regio o un’imposizione divina. Un voto va meritato, non esatto (participio passato del verbo “erigere”). Ma l’aria che deve cambiare sta tutta qui: oltre al “meno peggio”, qualche volta nella vita può esistere anche il “meglio”. Tuonano, i tromboni:Ha vinto il voto di protesta“. Sì, ma protestare (democraticamente) mica è un difetto. E’ farlo dopo quasi vent’anni, o non farlo, che è imperdonabile.

Elezioni – Liveblogging

21.50 I dati ormai sono chiari. Adesso bisogna buttarsi al ballottaggio. Difendere Giuliano e contrattaccare. E non perdere questo vento. Su IDV c’è molto da dire, e qualcuno deve riflettere. Molto. Domani l’analisi. Buonanotte (appunto).

20.44 Giuliano con i suo amici brigatisti vuole rubare la sedia a Letizia.

20.40 Ferrara minimizza. Un peso minimo.

20.35 Ma la differenza di risultato tra Luigi a Napoli e il partito in giro per l’Italia è un dato politico?

20.26 Giuliano Pisapia: Percentuale: 48,05%  Sezioni Pervenute 293 di 1251

20.23 Ultima agenzia: Bossi è “irritato” dai risultati. E’ diventato doroteo.

20.22 La Moratti ha la faccia della donna fuori dal comune.

20.17 E sono tanti i piccoli comuni che portano nuovo vento.

20.09 A Torino una lista civetta con lo stesso cognome di un candidato sindaco sta prendendo il 3,5. La coscienza e l’informazione degli elettori devono diventare un tema urgente.

19.53 Pisapia al 48,56. Percentuali morattiane.

19.44 L’UDC a Milano ora è sotto il 2. Il partito che molti (anche dei nostri) insistono ad inseguire.

19.13 Giuliano emozionantissimo entra all’Elfo. E si porta dietro un buon vento. Il nostro vento.

19.08 All’Elfo si vede qualche lacrima. È un rinascimento.

18.55 Luigi a Napoli prende i voti delle periferie. Uscire dai salotti e parlare alla gente con la propria storia, evitando i tatticismi, funziona.

18.48 46,5 a 42 la Moratti è rintanata e sparita. Il ballottaggio sarà duro e i colpi di coda sono dietro l’angolo. Ma qui c’è la Milano migliore. Anzi, c’è un pezzo dell’Italia migliore che alza la testa.

18.18 Anche la proverbiale cautela comincia a sciogliersi. Si smette di essere timidi.

18.15 Luigi a Napoli continua a crescere. Vincono le differenze.

18.07 Esce la schermata con Giuliano al 46,5. Qui all’Elfo, comitato elettorale di Pisapia si alza un applauso che ha tutti i colori di queste settimane di campagna elettorale. La cambiamo per davvero, Milano.

17.30 Le proiezioni su Milano hanno il profumo buono e continuano a confermarsi, anche i voti delle liste sembrano sotto controllo. Ci spostiamo all’Elfo al comitato per Giuliano e vi aggiorniamo da lì.

17.22 I numeri di Luigi a Napoli sono un vento che non bisogna disperdere. In tutti i sensi e in tutte le direzioni.

17.18 Belpietro dice che a Milano il ballottaggio era previsto. La faccia come…

17.15 Prime proiezioni Sky a Milano. Pisapia avanti di 5 punti Pisapia: 46,1%. Moratti: 41,3%. Palmeri 5,4. Calise 3,6. Pd al 28.9%, Pdl al 29.5

17.09 Ipr: Pisapia al 46%, Moratti al 43%

17.06 C’è un altro dato: la coalizione PD-IDV-SEL se si mette a lavorare in modo organico pesa e ha numeri da governo.

17.04 I primi risultati del terzo polo suggeriscono già qualcosa: il terzo polo è quarto (come dice Pippo Civati), qualcuno dei nostri ha corteggiato una donna fatta solo di briciole e tra giustizia e ingiustizia non si può stare in mezzo.

17.00 Ho voluto aspettare i primi dati. Su Milano Pisapia davanti nelle proiezioni ma rimane l’ombra delle liste. Intanto a Napoli i numeri di Luigi ci fanno venire l’acquolina in bocca.

La metro verde (o più al verde)

Oltre  600  milioni  di  euro  per realizzare  tutta  l’opera  e quasi 60  milioni  di  euro  per  dar  corso solo alle  varianti. Eh,  si,  le famosissime  varianti in  corso  d’opera – di  craxiana  memoria – che  valgono milioni di euri fruscianti  (tanto  care ai  tangentisti  delle  mazzette per la  Metropolitana Milanese  ai  tempi  di “Mani Pulite”).  E  non  si  sa bene chi caccerà  fuori tutti  sti  quattrini.  Il  dossier  sul  tavolo  di Dexia  Crediop.

Metro5 S.p.A. è la società concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione della nuova linea 5 della Metropolitana di Milano. Metro 5 S.p.A., è una società privata costituita da Astaldi S.p.A. (23,30%), Ansaldo STS S.p.A.(24,60%), Torno Global Contracting S.p.A. (15,40% – società già dichiarata fallita), Ansaldo Breda S.p.A. (7,30%), Alstom Ferroviaria S.p.A.ATM S.p.A. (9,40%). Per  capire  appieno la  serietà della compagine  societaria che  abbiamo innanzi  basta ricordare il  motto del  Presidente di quest’ultima  azienda (ATM),  il  valentissimo   Elio  Catania (quand’era  al  vertice  di  Ferrovie  dello  Stato Spa ha  quasi  gettato sul  lastrico tutto  il  gruppo): “vogliamo improntare la nostra attività interna ed esterna al rispetto dei principi di etica, legalità, trasparenza, correttezza e lealtà”.

lavori della nuova linea metropolitana M5 Bignami – San Siro, la cd.Linea Lilla” sono stati  un  pochino  travagliati. Sulla  carta han  preso  il  via nel novembre 2010 e la fine della prima tratta è prevista nel 2012. Tutti  i lavori dovrebbero teminare entro il 2015 (in  coincidenza  con l’Expò) con la creazione di due tratte della nuova M5. La seconda tratta collegherà lo Stadio di San Siro, Piazzale Lotto, il nuovo quartiere Fiera Milano City, il Monumentale e Porta Garibaldi, connettendosi alla prima tratta già in costruzione, da Garibaldi a Zara.

Il sistema di mobilità che  si  andrà  a concretizzare è  così all’avanguardia che  collegherà rapidamente/comodamente le diverse zone di Milano.  12,6 Km di nuovo tracciato con 19 fermate in grado di trasportare circa 60 milioni di passeggeri l’anno ed  attraversando Milano da nord-est a sud-ovest in meno di 26 minuti. Una grande infrastruttura che dovrebbe garantire un servizio di trasporto pubblico efficiente, sostenibile ed  economico.  La nuova linea metropolitana M5 è sicura, ecologica ed integrata. Votata alla   riqualificazione  di tutto l’ambiente urbano.

Con  la  nuova  Linea  Lilla Milano  sarà più  ecologica e più  verde.

O  più  “al  verde”. Dipende dai  punti  di  vista.

(doc. pdf.: ” Finanziamento_Metro_5_Milano

http://piemonte.indymedia.org/attachments/may2011/finanziamento_metro_5_milano.pdf)

Giuliano a Milano

Di Giuliano Pisapia apprezzo l’eleganza. E ammetto di continuare a pensare che sia una virtù dei forti; mica di forti sugli altri quanto piuttosto dei forti per sé stessi. L’eleganza di sentirsi umilmente coerenti, senza vippismo, senza urli e senza l’appetenza degli interessati. Se fosse un partito sarei l’eleganza di Pisapia. Per questo a Milano porterebbe un buon vento.

Settimana contro le mafie

Tre anni fa a Milano avevano organizzato la prima edizione e oggi ha già tre anni. Guardate il programma e fateci un salto: la partecipazione a iniziative come questa in città è (positivamente) imbarazzante per qualcuno. La “commissione antimafia” è da anni nelle piazze, nelle scuole e nei comitati di cittadini.

I voti dei milanisti

A Milano disperati si aggrappano ai voti per tifo, come chiede il Premier: non bastano più solo i nani e le ballerine. Adesso diciamolo a tutti che siamo (e vogliamo essere, e lavoriamo per essere) diversi.

Letizia, per dignità ritirati

La giornata era iniziata con l’invito del leghista Davide Boni ad “abbassare i toni sulla campagna elettorale di Milano”. Un leghista che chiede di abbassare i toni è già il segnale che la giornata non promette niente di buono, passano poche ore e Letizia Brichetto (in arte Moratti) dice aGiuliano Pisapia sei stato condannato per furto. Lo dice pochi secondi prima della fine della trasmissione per non concedere nessun contraddittorio, com’è normale per una classe politica che si è costruita culturalmente sugli stacchetti pubblicitari, sui quiz prima del gong.
Abbassare i toni, si era detto. Ma l’atteggiamento di Letizia non stupisce: “abbassare i toni” per la metastasi che è il berlusconismo in Italia (e la Lega in grembiule a fare da cameriera) significa non sputare, non ruttare e non prendersi a ceffoni: la bugia è ammessa. La bugia è la pietra focaia per accendere il falò dell’insinuazione e della delazione. Dì una cosa, ripetila all’infinito e diventerà una mezza verità. Al massimo, se non funziona, sarà una “valutazione politica” (agenzia Adnkronos di donna Letizia delle ore 17.48).

Ci eravamo abituati a sentire le bugie del capocomico in mondovisione negli ultimi anni: in fondo l’avevamo capito tutti che probabilmente sono gli effetti collaterali dei farmaci per la sua terapia della disfunzione erettile. Ma vedere la Moratti scimmiottare il proprio padrone con il dilettantismo dell’eterna incompiuta e dell’alunna che ha svolto bene il compitino non è sopportabile: la Moratticondannata (lei sì) dalla Corte dei Conti a restituire all’ Erario 263mila euro “per gli incarichi esterni a non laureati o soggetti con precedenti incarichi finiti male” che stanno tra le consulenze spartite durante il suo mandato di sindaco, la Moratti che negava di sapere della Bat-casa del Bat-figlio dove invece andava a farsi un bat-tuffo in piscina, la Moratti ha negato per anni la mafiamentre le mafie si compravano Milano.

La III Corte d’Assise d’Appello di Milano presieduta dal dott. Luigi Maria Guicciardi nel procedimento n. 76 del 1985 ha assolto Giuliano Pisapia per non aver commesso il fatto. La sentenza recita alle pagine 1562 e 1563: «In conclusione non vi è prova – né vi sono apprezzabili indizi – di una partecipazione del Pisapia, sia pure solo sotto il profilo di un concorso morale, al fatto per il quale è stata elevata a suo carico l’imputazione di furto, dalla quale l’appellante va pertanto assolto per non aver commesso il fatto». Tale sentenza di assoluzione con formula piena è passata in giudicato ed è quindi definitiva.

Quindi la Moratti oggi è bugiarda e certificata.

Ci chiedevamo se Milano meritasse di avere un Lassini consigliere comunale  e rischiavamo di dimenticarci una bugiarda come sindaco.

Ritirati Letizia, per dignità.

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/11/moratti-per-dignita-ritirati/110561/