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Preso Nirta. Il latitante sporco del sangue di Duisburg.

C_2_articolo_1118718_imageppÈ finita la latitanza di Francesco Nirta, 39 anni, condannato all’ergastolo per la strage di ferragosto del 2007 a Duisburg in Germania. L’uomo è stato catturato in Olanda, ad Utrecht. L’arresto è stato portato a termine dalla squadra mobile della questura di Reggio Calabria con un’operazione che si è conclusa ieri sera. Fratello di Giovanni Luca, anche lui condannato all’ergastolo per lo stesso fatto criminale, Francesco Nirta era ricercato dalla fine del 2007. Era inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità stilato dal Ministero dell’Interno.

Dall’11 marzo 2009 erano state diramate le ricerche in campo internazionale per arresto ai fini estradizionali. Gli agenti della Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretta dal primo dirigente Gennaro Semeraro, sono riusciti a individuarlo ad Utrecht, in Olanda.

Sei morti ammazzati, il 15 agosto 2007, a Duisburg, città della Germania occidentale dove si trasferì la faida di San Luca, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria fino ad allora sconosciuto. Una strage capace di segnare in maniera inequivocabile tutta la ferocia della ‘ndrangheta, con le sue regole e il suo codice. Quattromila anime, tante quanti sono gli abitanti di San Luca, il centro reggino da cui arrivavano le sei persone uccise a Duisburg, balzate al centro della cronaca mondiale.

Un ordine partito dal centro aspromontano per inserirsi in una delle faide più cruenti della mafia calabrese. Sedici anni di vendette, iniziate per uno scherzo di Carnevale e lavate con il sangue di almeno undici morti ammazzati, tutti legati a doppio filo ai clan contrapposti degli Strangio-Nirta da una parte e Vottari dall’altra. Le sei vittime vennero trovate in una Golf Volkswagen, dove c’erano quattro corpi, e in un furgoncino Opel.

I sei avevano festeggiato il 18esimo compleanno di uno di loro, Tommaso Venturi nella pizzeria “Da Bruno”, di proprietà di Giuseppe Strangio. Sei giovanissimi trucidati con decine di colpi d’arma da fuoco: Marco Marmo, Francesco Pergola, Tommaso Venturi, Marco Pergola, Francesco Giorni e Sebastiano Strangio, tutti di età compresa tra i 18 e i 39 anni, quasi a volere stroncare le nuove leve della cosca avversaria.

Sei morti per vendetta. Per rispondere all’omicidio di Maria Strangio, uccisa il giorno di Natale del 2006 in un agguato i cui veri bersagli erano il marito della donna, Giovanni Luca Nirta, e Francesco Colorisi, rimasto ferito in quell’occasione insieme a Domenico Nirta.

Una faida,come detto, iniziata per uno scherzo di Carnevale nel 1991, con un lancio di uova e la morte di due giovani. Per la strage di Duisburg, il 12 luglio 2011, la Corte d’Assise di Locri ha emesso la sentenza di primo grado condannando all’ergastolo otto persone.

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Perché si sta bene soli, se si è soli tutti insieme senza bisogno di confessarcelo

Angela serve la pasta: frutti di mare. Tutte le sante paste ai frutti di mare tutti i benedetti giorni a santificare le feste. La festa che è domenica e ci basta perché sia santificata a festa. La festa che finalmente, una volta tanto, hai visto ci siamo riusciti, che riusciamo a stare insieme tutti i fratelli come una volta, tutti i cristi di pranzi fatti a dirsi che la mamma è stanca e non ha voluto venire comunque dopo la chiamiamo, io l’ho vista bene sì stanca ma alla sua età si sa che è stanca, tutti i pranzi a dirsi che bello che sarebbe fare un pranzo e poi sedersi parlando del prossimo, tutti in famiglia per il gusto di sapere che anche agli altri è venuto il dubbio che il sabato del villaggio sia l’acquolina che ci cucinano le ghiandole per sopravviverci anche questa settimana e in fondo stiamo insieme per confortarci perché si sta bene soli, se si è soli tutti insieme senza bisogno di confessarcelo.

Mio padre in una scatola di scarpe (titolo provvisorio), in scrittura.

A Milano le scuole secondo Costituzione

In tempo di difficoltà economiche la Giunta Pisapia taglia i fondi alle scuole private. Priorità all’istruzione pubblica insomma, secondo Costituzione.

In tal senso la decisione della Giunta Pisapia è stata applaudita dai genitori di Chiedi Asilo, associazione laica: “Siamo totalmente d’accordo su questa scelta: dovendo tagliare le spese, è giusto partire dalle private. Niente da dire sulle scuole degli enti religiosi, ma dovendo scegliere a chi togliere contributi, è ovvio che non si poteva penalizzare la scuola pubblica, già così deprivata. Abbiamo sempre chiesto maggiore trasparenza e fine dei finanziamenti a pioggia. Speriamo solo che adesso le paritarie non si rifacciano sulle famiglie, aumentando le rette”. Sulla stessa linea il commento della Cgil: “Le scuole private hanno già le loro fonti di guadagno attraverso le rette – dice Patrizia Frisoli (Funzione pubblica) – Piuttosto che chiudere i servizi pubblici, il Comune fa benissimo a tagliare i contributi ai privati, che ricevono comunque sempre troppi fondi, nonostante i tagli”.

 

Prenditi il tempo necessario

Prenditi il tempo necessario per diventare il critico più feroce di te stesso nonché il tuo migliore amico. Concentrati sul lavoro, amalo e odialo e rendilo l’espressione migliore e più veritiera di te stesso.

(David Foster Wallace)

Raddrizzare i veleni, oltre alla Concordia

Mentre ci siamo immersi in questi ultimi giorni nell’erezione dell’orgoglio nazionale a forma di nave e nelle parole in queste ultime ore di un condannato (parole facilissime da smentire come hanno fatto qui), insomma mentre si assiste alla monopolizzazione del senso di Stato in una manciata di notizie a Casal Di Principe si comincia a scavare per trovare i rifiuti che tutti sapevano essere lì (ne avevamo scritto qui).

Sogno un partito che raddrizzi l’agenda delle priorità. Sì.

I trapezisti della sinistra

Sinistra Ecologia Libertà celebrerà tra qualche mese il suo Congresso su una linea politica che discuteremo insieme, ma di cui conosciamo già i sommi capi: rafforzamento di una sinistra di governo in Italia, nel solco del socialismo europeo che si cimenti con la (ri)costruzione di una coalizione di centrosinistra e che sappia coniugare le ragioni del lavoro, dei diritti per tutte e tutti e della conversione ecologica. Tutto questo si può fare prescindendo dal Partito democratico o da quello che succede al suo interno? Ovviamente no. Chiunque si dica di sinistra non può essere indifferente a quanto accade nel più grande partito del centrosinistra. Personalmente, non mi sfugge la carica innovativa, a cui ogni tanto corrispondono contenuti non proprio nuovi, di Renzi, la fresca radicalità di Civati, che ad esempio è il meno vicino alle larghe intese, o la profondità di riflessione sull’Europa e sulla prospettiva di Cuperlo. Non mi sottraggo al punto decisivo[…]

Cioè? (il post di Sergio è qui)

Alba Dorata (e di imbecilli criminali)

In Grecia si muore di coltellate per la colpa di essere antifascista. Nonostante qualche triste quotidiano che cerca di sfumare i contorni parlando di litigi mai avvenuti, il rapper Killa P è stato ucciso perché simbolo di antifascismo.

E ce n’è bisogno, di antifascismo in tempi di crisi. Non solo in Grecia.

Per questo concedere un teatro storico di Milano come il Manzoni ad un concerto nazirock è qualcosa di più di un affitto sala.